La Regione Campania, unica in Italia, aumenta l’imposta sui canoni demaniali marittimi del 100%.
Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “un provvedimento inaccettabile. Il turismo balneare lungo la nostra fascia costiera è di vitale importanza e va salvaguardato”.
EBOLI – La Regione Campania nella scorsa legge finanziaria ha previsto, per l’anno in corso, un aumento pari al 100% dell’imposta sui canoni di concessione del demanio marittimo ad uso ricreativo e turistico. Tale disposizione è stata aspramente contestata anche dalle imprese balneari della Campania, attraverso i propri sindacati di riferimento.
La Campania è l’unica regione che ha previsto l’aumento al 100 % dell’imposta sui canoni di concessione del demanio marittimo del 10 % del canone di concessione statale. Difatti, nelle restanti regioni del Sud Italia, l’imposta è pari a circa il 10-15 per cento, toccando un massimo del 30 % rispetto al parametro di riferimento.
A riguardo interviene l’assessore alle Attività Produttive ed al Turismo Francesco Bello: “Siamo in prossimità dell’apertura della stagione balneare ed un provvedimento di questo tipo comporterà gravi conseguenze per l’economia e per il turismo lungo la nostra fascia costiera.
Si tratta di un aumento davvero considerevole, – prosegue l’assessore – se si pensa che lo scorso anno l’ammontare dell’imposta sui canoni di concessione del demanio marittimo era pari al 10%, quest’anno, addirittura è stata portata al 100 %, senza considerare che siamo l’unica regione del Mezzogiorno sulla quale tale imposta si abbatte così duramente”.
“Come Amministrazione Comunale, – interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda – faremo il possibile affinché tale provvedimento venga rivisto. E’ nostra intenzione tutelare gli imprenditori turistico-balneari del nostro territorio, soprattutto i piccoli e medi operatori, per i quali una imposta di tal tipo rappresenta un vero e proprio salasso.
Credo, inoltre, che l’intero importo del canone debba essere incassato dai comuni, in quanto essi si fanno carico di servizi che ricoprono grande importanza quali, ad esempio, la sicurezza, l’attività di guardiania lungo il litorale e la pulizia delle spiagge.
Il turismo balneare lungo la nostra fascia costiera rappresenta un settore produttivo importante per l’economia della nostra città, pertanto, non possiamo accettare un provvedimento di questo tipo, che rischia di compromettere gravemente l’intero comparto”.
Eboli, 7 aprile 2013
L’inasprimento delle concessioni demaniali non rappresentano una buona notizia per nessuno.
Prendo spunto però dal comunicato per esporre un quesito che proprio non riesco a risolvere; nella circostanza riporto testualmente ” Francesco Bello: “Siamo in prossimità dell’apertura della stagione balneare ed un provvedimento di questo tipo comporterà gravi conseguenze per l’economia e per il turismo lungo la nostra fascia costiera”
Quali sono, nello specifico le gravi conseguenze per l’economia e per il turismo lungo la nostra fascia costiera?
Chi sono i soggetti che principalmente verranno interessati dall’inasprimento della tassazione?
Farei un errore nell’ipotizzare che quest’interesse spasmodico non è altro che un dazio da pagare per una vicinanza politica con alcuni degli imprenditori locali del comparto?
Quale turismo attualmente abbiamo sulla nostra fascia costiera?
Quali benefici diretti o indiretti la collettività percepisce per la tipologia di turismo che interessa il nostro litorale?
Anche quest’anno la società multiservice esternalizzerà la gestione parcheggi oppure adempirà ad uno dei presupposti che sostanziano il proprio statuto?