Nel centrodestra anche a Cava, con Siani e Germano Baldi, si consuma lo strappo, come a Scafati con Salvati, e a Pontecagnano con Anastasio.
Il Sindaco Marco Galdi va verso la nuova Giunta: la quinta. Conta su 18 consiglieri. I due cirielliani restano fuori. Lo scontro PDL-FdI è sempre più violento. Continua il pressing della Carfagna su Cirielli ridotto all’angolo.
CAVA DEI TIRRENI – Nell’incontro tenuto nella mattinata di ieri a Palazzo di Città, nel corso del quale il sindaco di Cava de’ Tirreni Marco Galdi ha illustrato il documento programmatico, i rappresentanti di Fratelli d’Italia il Partito fondato da La Russa, Crosetto e Meloni che ha come leader assoluto a sud della Campania l’ex Presidente della Provincia di Salerno Onorevole Edmondo Cirielli, hanno ribadito la loro netta contrarietà ad una soluzione politica che li vedrebbe coinvolti nella nuova Giunta, ritenendo sia una posizione contraddittoria, pasticciata e pericolosa per gli interessi della comunità cavese, e che sembra solo finalizzata a conservare le poltrone, imbarcando tutto ed il contrario di tutto.
“Non possiamo condividere nessun percorso politico con quanti hanno frapposto ostacoli di diversa natura e create difficoltà di vario genere all’Amministrazione comunale di Cava de’Tirreni”. – Hanno dichiarato alla stampa Fabio Siani e Germano Baldi, rispettivamente coordinatore e capogruppo consiliare di “Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale” di Cava dei Tirreni, rispondendo all’invito del Sindaco Marco Galdi di entrare nella nuova maggioranza. –
«In questi tre anni – hanno aggiunto ancora Fabio Siani e Germano Baldi a rafforzare la loro posizione politica – abbiamo sostenuto con lealtà e senso di responsabilità l’Amministrazione comunale anche quando abbiamo avuto perplessità sull’operato del sindaco allo scopo di garantire governabilità, mentre altri contrastavano in tutti i modi l’operato della maggioranza e, in qualche caso, non si sono fatti scrupoli di minare addirittura illegalmente il terreno. Con la stessa lealtà, ma anche con grande serenità e ferma convinzione, ci collochiamo all’opposizione, rifiutando con nettezza l’invito del sindaco Galdi ad entrare in Giunta».
Nella serata di oggi i gruppi consiliari che sosterranno il sindaco Marco Galdi firmeranno il documento programmatico che è stato predisposto e sottoposto alla loro attenzione e successivamente si procederà alla nomina della nuova giunta, la quinta in ordine di tempo dell’era Galdi, che sicuramente sarà comunicata o nelle prossime ore o nei primi giorni della settimana prossima. Dopo l’incontro con il PDL e il firmamento vicino al PDL: Cava per le Libertà-Pdl; Forza Cava de’ Tirreni Prima-Pdl; il movimento civico “Responsabili per Cava” e il consigliere Marco Senatore; il Sindaco ha chiuso le consultazioni e ha dichiarato alla stampa “Sono ottimista e penso che questa partita si chiuderà nel migliore dei modi perché c’è tanta voglia di partecipazione e di aprire una nuova fase della vita della città.H o accolto le varie richieste di emendamenti al documento programmatico, tra l’altro volte a favore l’occupazione e alcune della viabilità. Penso di poter contare sull’appoggio di diciotto consiglieri, 9 del Pdl, 8 consiglieri del movimento civico e Marco Senatore“.
Intanto si è consumato lo strappo tra il PDL e Fratelli d’Italia, mostrando un centrodestra sempre più diviso da una resa di conti che vede una guerra guerreggiata tra i seguaci dell’ex Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna che ha ben salde nelle mani le redini del Partito e un Edmondo Cirielli e i suoi uomini, ormai ridotti all’angolo dopo un quadriennio di assoluto ed incontrastato potere che ha fruttato loro l’occupazione di tutte le “Piazze” politiche del potere, dall’Aeroporto all’ASI, dai Trasporti con ATACS alla gestione dei Rifiuti e alla Sanità ecc.
Una guerra senza frontiere, che produce sul territorio scelte appunto divaricanti e così come a Scafati con Salvati, a Pontecagnano con Anastasio, a Cava dei Tirreni allontanandosi da Galdi, e nella stesso Ente Provincia, gli uomini di Cirielli fanno resistenza al pressing della Carfagna, che nelle ultime settimane pare abbia risalito anche la scala della rappresentanza politica a livello Nazionale, che non ha nessuna intenzione di “concedere” al suo avversario di sempre, sempre più lontano dal PDL e sempre più confinato nella estrema destra, nessuna tregua.
Cava dei Tirreni, 5 aprile 2013