C’era una volta la scuola elementare “E. De Amicis”. Una scuola importante che accoglieva tantissimi bambini del centro.
L’Associazione Mariarosa Battipaglia ricorda ai battipagliesi come la “De Amicis” rappresenti la storica e l’identità di una Città nuova e giovane.
BATTIPAGLIA – “C’era una volta la scuola elementare “E. De Amicis”. Una scuola importante che accoglieva tantissimi bambini del centro. – Sembrerebbe l’inizio di una favola di quelle che si raccontano ai bambini, invece è solo l’introduzione di una nota stampa o meglio di una riflessione che Mariarosa Battipaglia, Associazione onlus, non nuova per impegno civico rispetto alle molte problematiche del territorio. –
Molti di noi, – si legge nella nota di Mariarosa Battipaglia – erano tra quei bambini, ed ora che siamo cresciuti riusciamo a capire benissimo quel senso di sicurezza e di gioia che quella scuola ci ha dato. Sono certo di non esagerare se affermo che “nella memoria di quei bambini, quell’edificio resterà sempre ”la Scuola”, qualsiasi cosa diventi o ci venga costruito”.
Quella scuola è stata per noi una seconda casa ed è inevitabile che metta un timbro nel libro della nostra vita. Il nostro passato, la nostra storia: sono queste le fondamenta della nostra comprensione e della nostra identità. Se questo metro di identificazione è intrinseco negli esseri umani, perché non dovrebbe esserlo simbolicamente anche per le città, che degli esseri umani sono prodotti della propria percezione?
La città di Battipaglia nacque il 28 aprile 1929, – ricorda Mariarosa – e questa è storia; l’edificio scolastico iniziò a nascere il 21 aprile del 1931 per volontà del Commissario Prefettizio Alfonso Menna, e questa è storia. Coloro i quali affermano che Battipaglia non ha un identità storica è perché essi non considerano le vicende e le speranze che hanno legato gli abitanti di questi luoghi.
Battipaglia non avrà legalmente una storia millenaria ma, come territorio, è sempre stata abitata e forgiata da persone con caratteri propri. La storia di Battipaglia è la nostra storia, e come tale va tutelata. L’ amministrazione comunale, nel perpetuare il progetto di svendita della città, sta cercando di togliere ai battipagliesi pezzi di storia, pezzi di identità. Questo non è accettabile.
L’Associazione di Promozione Sociale “Mariarosa” e l’Associazione “Historia Nostra”, stanno cercando di mantenere viva quel poco di storia che c’è rimasta, cercando di fermare l’ennesimo progetto di vendita (delibera della Giunta comunale n.205/12) messo in gioco dalla parte politica e cioè quello di abbattere l’edificio per poi farci nascere uffici, sale, parcheggi e negozi, tutto in mano privata, prevedendo soltanto poche aule per una “scuola materna primavera”.
Come associazioni attente e propositive, – mettono in evidenza le due associazioni – non possiamo non considerare sia l’urgenza di riqualificazione dell’edificio, sia la difficile situazione economica in cui versano le casse del Comune, ed è per questo che proponiamo al sindaco una modifica del progetto. Le modifiche si concentrano su due punti essenziali: il primo è che l’edificio scolastico, debba ritornare così come era stato pensato negli anni’30 e cioè abbattimento del terzo piano con salvaguardia della facciata principale e le due ali laterali; il secondo punto è che l’edificio dovrà tornare a svolgere quel servizio pubblico a cui era destinato fin dall’inizio. Soltanto così si potrà ridare un po’ di dignità ad una città da troppo tempo vittima di amministrazioni speculative ed opprimenti.
Questi due principi non sono assolutamente un deterrente per l’eventuale investitore, – aggiunge Mariarosa – attratto solo da possibili profitti, in quanto l’edificio offre tantissimi spazi per le diverse destinazioni descritte nel decreto. Infatti la grandezza dell’edificio offre la possibilità di permettere la coesistenza sia delle attività proposte dal progetto che delle attività educative. “…Il mio pensiero corre, ora, spontaneo alla data in cui l’edificio, completato nelle sue parti principali ed accessorie, accoglierà per la prima volta, i figli del popolo”. (Commissario Prefettizio A. Menna “Il Nuovo Comune di Battipaglia”1932, pg. 163)
Questo – Concludono l’ Associazioni battipagliese Onlus – Mariarosa era lo spirito con il quale si intrapresero i lavori dell’edificio scolastico e questo spirito deve essere mantenuto per non perdere il ricordo del nostro passato. Una seria amministrazione dovrebbe salvaguardare i plessi storici e non venderli, dovrebbe considerare le opinioni dei cittadini e non solo quelle derivanti da vertenze da lei promosse.
Come mai si è dato valore a quelle 600 firme a favore della z.t.l., e non alle 1800 firme raccolte a favore della scuola “De Amicis”? “…E voglio sperare che presto, nel nuovo edificio, si trasferisca la fucina che dovrà plasmare il pensiero, il carattere e la salute di voi bimbi di Battipaglia”. (Commissario Prefettizio A. Menna “Il Nuovo Comune di Battipaglia”1932, pg. 163)
Battipaglia, 3 aprile 2013