Ecco i 10 “Saggi” di Napolitano, non ci manca nessuno

I dieci ‘saggi’: chi sono gli uomini scelti da Giorgio Napolitano? Saggi o “commissari” di Governo? I due gruppi di saggi convocati al Colle alle 11 e alle 12.

Il presidente Napolitano ha nominato sei esperti di economia oltre a quattro personalità politiche per superare il momento di fermo politica. Tra presidenti e vice, prof Universitari e uomini di apparato: Ecco i loro profili, non ci manca proprio nessuno.

Napolitano-10-Saggi
Napolitano-10-Saggi

ROMA – Nessuna donna, Dieci uomini e nessuna donna. E’ già polemica, ad indirizzare le prime bordate ci pensa Emma Bonino. ritiene che il messaggio che passa è che tra le donne non c’é saggezza. La Bonino stia tranquilla, dietro quei saggi ci saranno le mogli oppure no? Speriamo di si e speriamo che quando affronteranno i problemi dell’Italia i “Saggi” parleranno con le mogli, così seppure indirettamente le donne avranno un ruolo decisivo e sarà sicuramente meglio per noi.

E chi sono questi “Saggi”?: dal 56enne Presidente dell’Istat, Enrico Giovannini al 70enne ex Presidente della Corte Costituzionale, Valerio Onida, e così via, tra Presidenti, Vice Presidenti, cattedratici e uomini di Stato e di Apparato, si sa una presidenza in Italia specie se appartieni al “bottone” non si nega a nessuno. E premesse a parte, ecco la sintesi che ha diramato l’Ansa, del profilo dei componenti della “Squadra” del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha messo in campo per superare la fase di stallo politico in cui è piombato il Parlamento e il Paese, a seguito dei veti reciproci dei Partiti, che impediscono un normale e corretto confronto politico e parlamentare. I dieci saranno suddivisi in due gruppi ristretti: un gruppo di sei si occuperà di temi politico-istituzionali; l’altro formato da quattro, di quelli europei e socio-economici.

Enrico Giovannini: 56 anni docente di statistica all’Università di Roma, autore di numerosi saggi e pubblicazione, è presidente dell’Istat dall’agosto 2009. In precedenza, dal 2001 al 2009, è stato a capo del dipartimento statistica dell’Ocse.
Giovanni Pitruzzella: 54 anni, è avvocato cassazionista, docente di diritto costituzionale all’università di Palermo, da novembre 2011 siede alla presidenza dell’Antitrust. In precedenza è stato presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi.
Salvatore Rossi: 64 anni, è vice direttore generale di Bankitalia dal gennaio 2012. Dal primo gennaio scorso è componente del Direttorio dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Autore di numerosi saggi su temi di economia internazionale, politica e storia economica,è tra l’altro membro del Comitato Strategico del Fondo Strategico Italiano.
Giancarlo Giorgetti: 47 anni, deputato della Lega Nord eletto in Lombardia e già segretario della Lega Nord dal 2002 al 2012, è attualmente Presidente della Commissione speciale per l’esame di atti del Governo della Camera.
Filippo Bubbico: 59 anni, senatore del Pd eletto in Basilicata è presidente della Commissione speciale al Senato. In passato è stato anche nella commissione permanente (industria, commercio, prezzi).
Enzo Moavero Milanesi: 59 anni, è attualmente ministro per gli affari europei del governo Monti. Milanesi, che ha lavorato alla Commissione Ue per 20 anni, è stato capo di gabinetto di Monti quando questi era commissario Antitrust. Nel suo curriculum anche incarichi come consigliere nei governi Amato e Ciampi.
Valerio Onida: classe 1936, è docente di giustizia costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano. È stato eletto nel 1996 giudice costituzionale e poi, nel 2004 presidente. Nel 2010 corse alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Milano arrivando terzo dietro a Pisapia e Stefano Boeri. È stato presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti ed è presidente del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.
Mario Mauro: presidente del gruppo ‘Scelta Civica per l’Italia’ al Senato, è stato vicepresidente del Parlamento europeo dal 2004 al 2009 e capo della Delegazione del Pdl a Strasburgo dal 2009 al 2013. A gennaio di quest’anno lascia il Popolo della Libertà criticando il ritorno in campo di Silvio Berlusconi e la nuova alleanza con a Lega.
Gaetano Quagliariello: senatore Pdl, spesso impegnato in prima linea nella ricerca di intese sulle riforme con il Pd, è presidente e fondatore della Fondazione Magna Carta.
Luciano Violante: ex presidente della Camera nel 1996 dopo due anni passati al vertice della Commissione antimafia. Esperto costituzionalista del Partito Democratico, come Quagliariello più volte indicato come sherpa per le riforme.

Saranno pure Saggi, ma più che “Le Badanti” della Democrazia come li ha definito Beppe Grillo, sembrerebbero “Le badanti” del Governo dei Tecnici. Tecnici che controllano i tecnici, qualcuno imbarazzabtemente si troverà a controllare se stesso comenel caso di Milanesi, e che dovrebbero mettere in piedi un canovaccio di proposte “nuove” dalla riforma elettorale alle misure urgenti per uscire dalla crisi e avviare il Paese alle elezioni generali, che dovrebbe trovare poi la condivisione del PD,del PDL, di Scelta Civica e soprattutto del Movimento 5 Stelle.

Un’impresa veramente difficile, anche perché tra i 10 “Saggi”, non ci manca proprio nessuno: da chi mette nel paniere dell’Istat le cose più assurde, per modo da fornire dati uffciali, che danno l’Inflazione in maniera contenuta senza mai superare quel 3% pericoloso, naturalemte salvo poi a precisare che c’è un’inflazione programmata e un’altra percepita, di quest’ultima non si conoscono mai le reali cifre.

Non manca chi avrebbe dovuto effettuare controlli per evitare lo scandalo del Monte dei paschi di Siena e non manca chi avrebbe dovuto controllare sui prezzi e sulle assicurazioni, un altro “cartello” pericoloso che non si accenna a scofiggere. Ma per fare una squadra completa manca l’undicesimo, ebbene potevano includere anche qualcuno di Equitalia e magari qualche riserva dell’Agenzia delle Entrate così possono vigilare meglio ed evitare che Bulgari e altri possano evadere il fisco per miliardi di euro a fronte dei controlli a cui scrupolosamente sottopongono  i pensionati e stipendiati l’unica cassa per mantenere una banda di “Papponi“.

Il Progetto di Napolitano sicuramente contiene elementi di principio giusti, ma era proprio necessario scegliere personalità che hanno contribuito in maniera solidale agli sprechi e allo sfascio del paese insieme a quella classe politica che per non avere ostacoli si bendava gli occhi e si tappava le orecchie?

Intanto dopo le critiche che si sono levate da tutti i Partiti, il Colle ha fatto sapere che è un incarico a tempo ed esplorativo, e domani (oggi per chi legge) sono stati convocati al Colle per ricevere i primi indirizzi. I due gruppi di “saggi” saliranno al Quirinale dal Presidente Napolitano che: Alle 11.00 riunirà le sei personalità incaricate di occuparsi dei temi economico-sociali ed europei, Enrico Giovannini (Istat), Giovanni Pitruzzella (Antitrust), Salvatore Rossi (Bankitalia), Giancarlo Giorgetti (Lega), Filippo Bubbico (Pd) e il ministro Enzo Moavero Milanesi; Alle 12.00 sarà la volta dei quattro esperti di temi istituzionali: il costituzionalista Valerio Onida, Luciano Violante (Pd), Mario Mauro (Scelta civica) e Gaetano Quagliariello (Pdl).

….. e che Dio ce la mandi buona.

napolitano-e-la-squadra-dei-10-saggi.
napolitano-e-la-squadra-dei-10-saggi.

Roma, 1 aprile 2013

4 commenti su “Ecco i 10 “Saggi” di Napolitano, non ci manca nessuno”

  1. Stanno facendo l’impossibile per mandare in orbita il m5s e pare ci stiano riuscendo benissimo. Si pensava che già la volta scorsa il m5s li mandasse al tappeto ma sono coriacei.
    E infatti coriaceamente persistono in questa azione politica senza senso che contribuirà a spazzarli via una volta per tutte.
    Speriamo.
    Non sono solo impresentabili , sono indifendibili e inguardabili quando si pavoneggiano in tv contrapponendosi ai loro competitors come galli che si azzuffano in un pollaio senza, da 20 anni, pensare a risolvere uno solo dei tanti problemi del Paese.

    Rispondi
  2. Dopo i “tecnici”, adesso sopportiamoci pure i “saggi”!!!
    SALTA ALL’OCCHIO CHE,TUTTI “MASCHIETTI” E NESSUNO OVER 50 A QUANTO PARE,CONCORDO CON LUKAS,SEMBRA UN ASSIST PER LE CONTUMELIE DEL M5S ALLA “VECCHIA” POLITICA.
    D’altronde non potevamo auspicarci di meglio,l’andazzo reale nel Paese è stato sempre questo.
    Premetto che anch’io vedo in questo comitato di “saggi”, profili di una illegittimità Costituzionale, anche se non è stati nominati per governare.
    Che fine ha fatto la nostra Costituzione, tanto ribadita fino al punto di farla diventare cosa sacra e intoccabile, un Tabù?
    Non è piu’ possibile riferirsi ad una bellissima costituzione che pero’ cozza in certi casi con i rapidi cambiamenti di costume. Siamo oramai maturi per una repubblica Presidenziale
    Avranno limiti temporali? Ma guarda. La verità è che hanno limiti sostanziali, perchè i loro suggerimenti saranno inutili.
    Infatti, o contempleranno provvedimenti incisivi e severi, e nessuna parte politica allora li condividerà; oppure raccomanderanno le solite soluzioni di compromesso che non risolvono niente. Serviranno soltanto a tenere per altro poco tempo Napolitano in carica, che colla loro benedizione potrà ritirarsi atteggiandosi a padre della patria deluso invece, come sarebbe logico, di dimettersi per lasciare spazio a un successore più disponibile alla dialettica democratica.
    i sigg.ri Alfano/Berlusconi – Bersani/ Renzi – Grillo/Casaleggio o chi per essi, dovrebbero sedersi ad un tavolo in rappresentanza dei loro partiti di riferimento e trovare una nuova legge elettorale, una nuova legge severissima contro la corruzione che punisca con la confisca dei beni e l’eliminazione della pensione coloro che venissero giudicati colpevoli di corruzione e quant’altro di similare ai danni dello Stato (compreso gli assenteisti), ed un decreto legge immediato per il pagamento dei debiti dello Stato verso le imprese. partiti dovrebbero essere equiparati alle società di capitali con tanto di amministratore responsabile ed ogni fine anno dovrebbero restituire quel che non hanno speso ad un fondo benefico. ..ma forse chiedo troppo!

    Rispondi
  3. A me sembra un espediente di Napolitano per guadagnare tempo scaricando sul suo successore l’incombenza di risolvere l’intricata questione. Trovo l’escamotage molto scaltro. Riesce a dare una fittizia immagine di stabilità, dà l’idea che ci sia un percorso, una strategia, che in realtà non c’è.

    Rispondi

Lascia un commento