Il 2 Aprile chiude l’Ospedale di Agropoli. Un’altra “croce” di merito per Caldoro

Dal prossimo 2 aprile l’Ospedale di Agropoli “non è più”. Gli uomini del “Presidente” colpiscono ancora.

Proteste di un’intera comunità. Il Sindaco Alfieri ricorre al TAR contro il provvedimento di Squillante; il Consigliere Regionale Pica protesta e solidarizza con le popolazioni; dichiarazioni al vetriolo del Segretario provinciale PD Landolfi.

Ospedale di Agropoli
Ospedale di Agropoli

AGROPOLI – “Fuori un altro” e si aggiunge un’altra croce, così facevano i piloti di aerei che nel corso dell’ultima guerra mondiale ogni volta che abbattevano un aereo nemico, mettendo ben in evidenza le croci attribuendosi maggiore prestigio. Sicuramente farà così il Governatore della Campania Caldoro, che insieme al suo Assessore alla Sanità, ai vari sub sub commissari e all’ex Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, di volta in volta che si chiude qualche reparto o come nel caso specifico si chiude l’Ospedale di Agropoli, o si ridimensiona sistematicamente l’Ospedale di Eboli, cercando di aprire strutture ospedaliere nell’agro finite per loro stessa consunzione, aggiungono soddisfatti un’altra crocetta.

Cirielli-Squillante
Cirielli-Squillante

Ma cosa bisogna aspettarsi più da una classe dirigente che non sapendo amministrare per senso di responsabilità, amministra per senso di “appartenenza” e per territorialità? Si aspetta macerie e solo macerie. E così doveva arrivare il Centro-destra di Stefano Caldoro, uno che si dichiara socialista perché figlio del socialista Tonino Caldoro, per scoprire che tutti gli sprechi della Sanità: non sono tutti i carrozzoni clientelari che erogano servizi sanitari nel napoletano, ivi compreso le strutture sanitarie pubbliche, fatiscenti e vergognosamente indecenti;  non sono tutte le centinaia di migliaia di euro per i servizi in ALPI facendo guadagnare centinaia di migliaia di euro agli operatori medici, che se si assumesse nuovo personale o si trasferisse quelli che lo chiedono, si spenderebbe fino a 10 volte in meno, assicurando il lavoro in maniera continuata e coerente; non sono le centinaia e centinaia di convenzioni che si stipulano con strutture private a discapito di quelle pubbliche rinunciando ad erogare servizi anche remunerativi come ad esempio le risonanze magnetiche; non saranno le convenzioni con più di una struttura sanitaria pubblica che si stipulano improvvidamente a personale medico ospedaliero facendogli percepire centinaia di migliaia di euro come nel caso del Dottore Michele Verrioli, e tra l’altro, pare, con nessun beneficio atteso che si parlerebbe di tempi di attesa lunghissimi, sicuramente più lunghi delle aspettative di vita dei pazienti affetti da diverse forme tumorali; non saranno mica le persone diversamente abili che sciupano i soldi e incidono negativamente sui bilanci dell’ASL e non stipendi esageratamente di medici incaricati e non che percepiscono uno stipendi di oltre 4 volte superiore di un infermiere; Non saranno gli anziani e le loro odiose malattie di vecchiaia che fanno saltare i bilanci e non le gare di appalto di attrezzature mai utilizzate o gli appalti infiniti di lavori infiniti in strutture ospedaliere sempre precarie che contribuiscono al fallimento della Sanità pubblica e non le strutture private che operano in locali inidonei e non avendo i minimi requisiti di base per erogare servizi?

cirielli-caldoro
cirielli-caldoro

Niente di tutto questo. Gli sfasciacarrozze continuano imperterriti nella loro azione dem0litrice forti di un mandato elettorale ricevuto perché quelli che li precedevano non facevano altro che la stessa cosa, sperando che quelli che verranno se non ci spareranno direttamente almeno ci diano una sola “medicina” per non soffrire: la Morfina.

E così l’Ospedale di Agropoli inaugurato nel 2004 sotto la giunta Bassolino, l’unico presidio ospedaliero del Cilento, con 6 reparti, 120 dipendenti, 20mila ricoveri in pronto soccorso chiude i battenti nelle proteste della comunità locale, Sindaco Franco Alfieri in testa, accompagnato da un coro di proteste di deputati, Consiglieri Regionali del PD capitanati da Donato Pica, oltre che dal segretario provinciale Nicola Landolfi, tutti unanimemente convinti che è un ulteriore colpo al cuore a un territorio.

Landolfi-Alfieri.
Landolfi-Alfieri.

E c’é da scommetrci. Si tratta proprio di un colpo al cuore specie se si pensa che Alfieri oltre ad aver vinto le elezioni con l’88,99% dei consensi, ha anche monetizzato quella vittoria riuscendo a far eleggere la giovane Sabrina Capozzolo alla Camera dei Deputati consolidando un “dominio” assoluto. Allora non c’erano scelte, andava immediatamente punita un’intera popolazione per aver osato così tanto ed ecco la prima cannonata: via l’Ospedale.

Indubbiamente è un ulteriore colpo basso per il territorio del Cilento che si dimostra sempre più abbandonato a se stesso e dimenticato dalla Giunta regionale guidata, ormai da tre anni, dal Centro-Destra e così dal 2 aprile 2012 l’Ospedale civile di Agropoli chiuderà i battenti e i pazienti saranno costretti a spostarsi verso gli altri ospedali entro il 15 aprile, non lasciando altra scelta al Sindaco di Agropoli Alfieri di dare incarico ad un avvocato e proporre Ricorso dinanzi al TAR Campania, per impugnare il provvedimento del Direttore Generale dell’ASL Antonio Squillante, o quantomeno ottenere una sospensiva per consentire di aprire un tavolo di discussione.

Donato Pica
Donato Pica

E se il Consigliere regionale Pica dichiara a proposito: “Intendo esprimere la mia solidarietà al Sindaco di Agropoli, alla cittadinanza e a tutte le comunità interessate e fortemente danneggiate dallo improvviso  provvedimento del Manager dell’Asl di Salerno”. Il Segretario Provinciale del Partito Democratico Landolfi ci va giù duro affidando alla stampa una sua dichiarazione al vetriolo: “L’atto di chiusura dell’Ospedale di Agropoli è un atto di guerra ad un’intera area vasta. Un’ASL ridotta a Sezione di Fratelli d’Italia, in mano a logighe predatorie e spartitorie… Vergogna, vergogna e ancora vergogna“.

In effetti il Direttore Generale dell’ASL Squillante è uno degli uomini fidati dell’ex Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, come Giovanni Romano Assessore regionale all’Ambiente “vago”, al presidente “commissario liquidatore” del consorzio dei Trasporti CSTP di Salerno Mario Santocchio, al Presidente dell’Areoporto di Salerno Antonio Fasolino, dove tutto si fa tranne che volare, al Presidente dell’ASI Gianluigi Cassandra e così via, scusandoci con gli altri detentori di incarichi per non averli citati, solo per non dilungarci. Tutti gli uomini del Presidente e tutti componenti di FDI, che non è un prodotto che uccide gli insetti, ma solo un Partito con qualche manciata di voti, che nonostante tutto il suo potere ha una particolare propensione ad affossare i territori.

Agropoli, 27 marzo 2013

1 commento su “Il 2 Aprile chiude l’Ospedale di Agropoli. Un’altra “croce” di merito per Caldoro”

  1. Chi ricorda il Decreto 49? Chi se lo ricorda? E se lo si cominciasse ad attuare? Leggere prego cosa dice il decreto 49 a proposito dell’ospedale di Agropoli!

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