Eboli – L’eterno equivoco del Partito Democratico

Melchionda da una parte e il Partito dall’altra. Nell’equivoco un valzer di incarichi. Fuori i nomi.

EBOLI – In due interviste diverse, ma dagli stessi contenuti, il Sindaco Melchionda e il suo Assessore Luca Sgroia, hanno dato una interpretazione della crisi interna al PD, attribuendola a capricci e ricatti di vario genere che una parte del Partito avrebbe fatto al Sindaco e alla sua Amministrazione.

“Non cederò a ricatti e condizionamenti”; “non riconosco chi viene nominato”, dichiarava Melchionda. “No al Partito degli Assessori e dei Difensori Civici”, tuonava, in tutta la sua imperiosità, l’Assessore Luca Sgroia.

Anche senza essere attenti osservatori politici, appare evidente la profonda divisione che il PD sta vivendo. Da una parte Sindaco, Assessori e Consiglieri vari e di varia provenienza; dall’altra la maggioranza che esprime il Segretario Guercio, che si richiama alle sensibilità di De Luca, Villani e Cuomo. Non sfugge a nessuno che l’Amministrazione è lontana dal maggiore Partito della coalizione e che il Sindaco Melchionda e lontano dal suo Partito di provenienza.

Appare evidente, che questa maggioranza composita, anche se numericamente prevalente, è senza riferimenti politici, sorretta da forme partitiche residuali e da posizioni che risultano esasperatamente ed estremamente individuali, navighi a vista e in acque paludosi.

Il Sindaco, contrariamente alle sue dichiarazioni, non è condizionato da nessuno, tanto è che: ha “licenziato” gli Assessori del suo partito, che riteneva contrari alle sue posizioni; ha nominato nuovi Assessori; ha distribuito incarichi e convenzioni; ha amministrato, gestito appalti e Varianti Urbanistiche; senza che nessuno lo abbia “ricattato” o “condizionato” nelle sue scelte e se così non è sarebbe interessante saperlo. Anche Sgroia è stato scelto e nominato Assessore senza che nessuno abbia condizionato il Sindaco. Sarebbe interessante sapere quale sia stata la logica, poiché dal suo profilo, non emergono specifiche competenze. Pare che il Sindaco lo abbia affidato ad un esperto, che in qualche lezione lo ha proiettato nel suo ruolo. Ecco perché Sgroia, in un rigurgito di onestà, non vorrebbe essere quello che è e dice: “no al Partito degli Assessori e dei Difensori Civici”, riconoscendo che sarebbe stato meglio incaricare il suo Maestro. Forse ci vorrebbe qualche Assessore in meno e qualche Difensore Civico in più, per difendere i cittadini. Il Difensore Civico non è un problema di maggioranza, semmai è un problema di conquista democratica, e non è colpa di nessuno se sia il Sindaco sia il suo Assessore senza competenze, non hanno questa sensibilità democratica.

Dalle due interviste emerge un nervosismo, dettato dall’isolamento politico che attraversa l’Amministrazione, sempre più prigioniera dei singoli da una parte, e dall’abbraccio mortale dei Socialisti di Conte dall’altra, ma appare anche una incapacità del PD di gestire questa vicenda complicata, che mostra un’immagine deleteria alla Città e agli elettori. A memoria politica, nessuna Amministrazione ha raggiunto mai un livello di impopolarità così alto. L’irresponsabilità che pervade i principali attori, non tiene conto di quanto accade in questo Partito, attraversato in lungo e in largo da una crisi morale senza precedenti. Crisi che non esclude nessuno. Voler ignorare la realtà è un atto di un’arroganza senza pari.

Un atto di grande responsabilità democratica e politica, da parte del Sindaco Melchionda e da parte del non più giovane Sgroia e altri, sarebbe quello di rendere pubblica tutta la mappa del potere, degli incarichi a vario titolo attribuiti, e delle assunzioni operate nelle Società partecipate. Così capiremmo se è vero e perchè L’Assessore Luca Sgroia ha rapporti con la Teletributi e se è vero e perché il Consigliere Vincenzo Ruggia sta al consorzio Salerno Bacino 2 e se magari ricevono qualche prebenda, e capiremmo tante altre cose. Aprire un confronto serio, significa evitare altre strade.

Pubblicato su CRONACHE del MEZZOGIORNO il 18/01/2009

3 commenti su “Eboli – L’eterno equivoco del Partito Democratico”

  1. la solita storia del potere aquisito e che nessuno lo vuole lasciare e capitato in passato e capitato ora e capiterà un domani solo persone sagge e con molto interesse a far crescere il paese saranno in grado di poter aggiustare il tutto quindi amici miei cerchiamo persone nuove e motivate per le prossime elezioni altrimenti non ne usciremo meglio

    Rispondi
  2. Caro Claudio, hai ragione, non ne usciremo fino a quando questi ometti si vogliono mettere sempre dalla parte dei giusti, ritenendo di essere immuni da tutto. Sono sempre pronti a puntare il dito verso gli altri dimenticando che sono i primi ad essere puntati per la loro “immoralità” e per le loro incapacità. Troppo spesso assistiamo a questi films. Io vorrei cambiare e fino a quando mi è possibile mi adopererò per sostituire gli ometti “interessati” con gli uomini disinteressati.

    Rispondi
  3. caro adamin ti ringrazio della risposta ma ti dirò si puo fare di piu lo dice anche una nota canzone ma nn suoniamo sempre la stessa musica ogni tanto la gente ne vuole sentire delle nuove io personalmente confido in te e credo in quello che dici ma facciamolo capire a tutti

    Rispondi

Lascia un commento