Il PDL ufficializza la candidatura di Pasquale Aliberti. “Madrina” d’eccezione l’onorevole Mara Carfagna.
E “scoppia” la pace tra il Sindaco di Scafati e l’ex Ministro. Aliberti va per il secondo mandato, il centrodestra si spacca ed è “guerra” con Salvati.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Procede il tour elettorale del PDL, e ieri mattina nella sala consiliare Morlicchio ha fatto tappa l’ex Ministro delle pari opportunità Mara Carfagna, che con la sua presenza alla conferenza stampa, ha tenuto a Battesimo la candidatura bis dell’amico/alleato Pasquale Aliberti. “Di Aliberti mi fido” – Ha detto Mara Carfagna – “Ritengo che Aliberti abbia davvero lavorato tanto in questi 5 anni – aggiungendo – e con grande piacere mi reco in questa città dove sono stati raggiunti dei grandi obiettivi“.
E’ “scoppiata” la pace tra il Sindaco di Scafati e l’ex Ministro Carfagna. In effetti sembrano così lontani quei giorni quando Aliberti fece la scelta “militarista e principesca” di seguire Cirielli e armi e bagagli si allontanò dall’amica Mara. Altri tempi e altri scenari politici quelli di allora, oggi al contrario chi è che sta all’angolo è l’ex Presidente della Provincia di Salerno e si prospettano altri scenari che non lasciano ben sperare per i “Cugini d’Italia” salernitani.
Ma se è “scoppiata” la pace tra Aliberti e la Carfagna è guerra certa tra Aliberti e Cristofaro Salvati e attraverso i due tra Carfagna e Cirielli. In gioco c’è la leaderchip del centro destra, perché quella del Popolo delle Libertà non è affatto in discussione. In effetti negli ultimi tempi le quotazioni di Mara sono cresciute e lo dimostrano le sue numerose e brillanti partecipazioni alle varie trasmissioni televisive, che segnano un cambio di passo non indifferente impresso dal Cavaliere che si è affidato in tutto alle “amazzoni” e tra queste spiccano Mara Carfagna e Mariastella Gelmini.
Per nulla preoccupata della spaccatura avvenuta all’interno del PDL col “volta spalle” dei Fratelli D’Italia, ha mostrato contrariata nel momento in cui si é toccato il tema scottante tema del suo rapporto politico con l’On. Cirielli: “Fino a poco tempo fa, Cirielli aveva un ottimo giudizio di Scafati e dell’operato del primo cittadino,oggi invece mi rendo conto che a prevalere e albergare sono sentimenti di odio e invidia“.
Ci si aspetta una guerra senza quartiere annunciata, laddove nessuno strappo potrà essere ricucito e guerra è se si tiene conto che Cristoforo Salvati, candidato Sindaco di Fratelli D’Italia, ha attaccato il PDL a testa bassa e rivolgendosi al suo avversario ha affidato ad una nota alcune dichiarazioni: “non cederemo ai ricatti di un Pdl che resta attaccato alle poltrone”. E commentando il passaggio all’opposizione di sei consiglieri provinciali del Pdl – Salvati, da consigliere provinciale di Fdi e in linea con il coordinatore provinciale di Fdi Romano Ciccone, ha aggiunto: “Gli uomini seri non passano all’opposizione ma si dimettono dagli incarichi di potere. Tuttavia siamo dinanzi ad un Pdl che non ha avanzato nessuna criticità sul programma e sulle azioni messe in campo nella gestione provinciale dal gruppo politico di Fdi. La loro, è una battaglia priva di argomentazioni che mira ad accaparrarsi poltrone con una logica politica basata sulle minacce. Se il Pdl provinciale non avesse più condiviso un progetto politico; avrebbe dovuto dimostrare nei fatti la sua insofferenza rassegnando le dimissioni. Di contro, si sono avvalsi di sterili tatticismi politici che sono prova solo di un mero attaccamento alla poltrona. La politica, quella seria, si basa su programmi tesi a garantire una gestione ottimale della cosa pubblica : non è uno strumento di cui servirsi per gli smacchi ad personam; tuttavia, questo, i signori del Pdl non l’hanno ancora capito”.
Riguardo a Scafati, Salvati va giù duro e attacca frontalmente Aliberti: “La gestione personalistica e amorale del potere istituzionale, si è concretizzata ancor una volta con il modus Aliberti. Il sindaco di Scafati ha infatti scelto di dare il via alla sua campagna elettorale, bollata Pdl, usufruendo dell’aula consiliare: un luogo deputato alle assisi cittadine, ai tavoli istituzionali e alle iniziative messe in campo dalla società civile e culturale di Scafati e, di certo, non ai comizi elettorali di partito. La casa comunale, che il sindaco ha sempre inteso gestire come “Casa Aliberti”, dovrebbe essere, in realtà, il punto di riferimento istituzionale dei cittadini. Ma questo, Aliberti, continua a ignorarlo. Ci auguriamo, quantomeno, che il sindaco, come qualunque altro cittadino, si sia procurato le dovute autorizzazioni per usufruire dell’aula consiliare per una privata manifestazione di partito in cui annunciato la sua ricandidatura per il Pdl”.
Intanto a dare man forte a Fratelli D’Italia e a Salvati, sembra ci pensi FLI, che nella giornata di giovedì scorso ha dato l’annuncio ufficiale. Adriano Falanga, ex segretario cittadino ha sottolineato la propria volontà e dunque quella degli ex A.N.: “la decisione di alzare la testa risollevando questioni morali e clientelari“.
Scenari politici, dinamiche, ragionamenti, alleanze, risoluzioni e schieramenti definitivi sembrano prendere corpo. E aspettando le prossime mosse e le definitive posizioni al momento si possono fare solo delle considerazioni che certo non promettono gran che. Il quadro politico scafatese sembra vedere disgregarsi i due fronti contrapposti. Sia il centrodestra che il centrosinistra si sono frammentati e per questo è diventato quanto mai difficile azzardare delle previsioni. Previsioni che non possono che far riferimento ai dati nazionali delle ultime elezioni politiche, e per quanto la territorialità spesso non trova corrispondenza con quelli generali, di certo non si discosteranno di molto.
Sul fronte del Centrodestra, Aliberti può vivere sogni tranquilli, i suoi avversari-ex alleati hanno percentuali vicino ai prefissi telefonici e se si pensa poi a quali sono stati i risultati ottenuti da tutti i candidati che nel corso degli ultimi anni sono stati sponsorizzati da Cirielli come: Gerardo Motta a Battipaglia; Vito Busillo a Eboli; Mario Miano a Roccadaspide; Adriano Bellacosa a Nocera Inferiore; Pasquale Di Luccio ad Agropoli; Anna Ferrazzano a Salerno; allora si comprende già il destino di quello di Scafati.
Scafati, 23 marzo 2013