Interrogazione urgente di SEL sull’esistenza dei beni confiscati alle Mafie sul territorio di Pontecagnano e sul loro riutilizzo a sostenere del welfare e del lavoro per giovani.
Naddeo (SEL): “Quali sono i beni confiscati alla malavita e quale è il loro attuale stato d’uso e se attualmente sono riutilizzati, da chi e a quali condizioni, e perché non sono utilizzati a sostegno al lavoro per i giovani e i disoccupati di Pontecagnano”.
PONTECAGNANO FAIANO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’interrogazione a risposta scritta che il Dr. Carlo Naddeo, Consigliere Comunale e Capogruppo consiliare di Sinistra Ecologia Liberta, ha inviato al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco Ernesto Sica, all’Assessore al Patrimonio del Comune di Pontecagnano, per sapere se ci sono e quali sono i beni confiscati alla malavita e quale è il loro attuale stato d’uso e se attualmente sono riutilizzati, da chi e a quali condizioni, e perché non sono utilizzati a sostegno al lavoro per i giovani e i disoccupati di Pontecagnano Faiano.
Naddeo con questa interrogazione esprime anche la posizione politica del suo Partito, SEL, mostrandosi contrario alla vendita di quei beni sottratti alla malavita locale e guardando alla positiva esperienza di Don Ciotti, indica anche la soluzione che sicuramente è praticabile e naturalmente immette quei beni in un circuito virtuoso e produttivo.
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Interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta sull’esistenza dei beni confiscati alle Mafie sul territorio di Pontecagnano Faiano e sul loro riutilizzo per sostenere il welfare e il lavoro dei nostri giovani.
Egregio Sindaco Ernesto Sica
Egregio Assessore al Patrimonio,
sicuramente siete informati circa le numerose attività che l’Organizzazione Libera di Don Ciotti, che raccoglie in Italia circa 1300 tra associazioni, enti e gruppi locali, sta promuovendo contro le mafie e il malaffare.
Fra le tante iniziative messe in campo c’è quella che riguarda l’utilizzo dei beni confiscati alla camorra in Campania. Beni confiscati da rendere disponibili per favorire il loro riutilizzo sia per fini sociali che per creare occasioni di lavoro per i giovani e le fasce deboli.
A tale riguardo e con l’intento di dare, a nome dell’intera Comunità di Pontecagnano Faiano, un contributo sostanziale alla lotta contro le mafie e al sostegno al lavoro per i giovani e i disoccupati della nostra comunità, gradirei conoscere quali sono nel nostro Comune i beni confiscati alla malavita e quale è il loro attuale stato d’uso ovvero: se sono attualmente riutilizzati o meno, se sono riutilizzati da chi e a quali condizioni, e se c’è da parte del Sindaco e dell’Assessore al Patrimonio la volontà di non metterli in vendita per fare cassa ma di pianificarne il recupero e l’assegnazione, tramite bando di evidenza pubblica, per fini sociali e lavorativi.
Chiedo altresì al Presidente del Consiglio Comunale che, nell’ambito di una effettiva democrazia partecipata, l’interrogazione e la risposta siano comunicate ufficialmente al Consiglio Comunale nella prossima adunanza.
In attesa di una tempestiva risposta a questa mia “interrogazione” invio distinti saluti.
Dr. Carlo Naddeo Consigliere Comunale – Capogruppo Sinistra Ecologia Liberta
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Pontecagnano, 21 marzo 2013