Sabato 16, ore 11.30-13.00 e 15.00-16:30; domenica 17 marzo 2013, 11:30-13.00, Sede di Buddismo, via Camaldolilli 142 Napoli, incontro con il Venerabile Ghesce Dargye.
Nell’incontro di due giorni sui principali fondamenti dell’insegnamento e meditazione buddista si festeggia anche l’insediamento di Ghesce Dargye come coordinatore e guida spirituale del centro Buddismo Napoli.
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NAPOLI – Sabato 16 marzo (dalle 11.30 alle 13 e dalle 15 alle 16:30) e domenica 17 marzo 2013 (dalle 11:30 alle 13) presso la sede di Buddismo Napoli, in via Camaldolilli 142, il Venerabile Ghesce Dargye tiene un incontro di due giorni nel quale introduce i principali fondamenti dell’insegnamento e meditazione buddista.
Terzo incontro interattivo, per buddisti e non, con uno spazio dedicato a domande e risposte, che sta delineando la concreta possibilità di dar vita, viste le numerose affluenze, a un corso di buddismo per coloro che intendono conoscere e praticare con maestri qualificati e ammirati per la loro saggezza e compassione. In quest’occasione, inoltre, si festeggia l’insediamento di Ghesce Dargye come coordinatore e guida spirituale del centro Buddismo Napoli.
Per il pranzo di sabato ognuno può portare qualcosa da mangiare da condividere con gli altri.
Ghesce Dargye è nato nel 1949 a Tashigang, in Bhutan. All’età di 15 anni ha conosciuto il suo primo Maestro, un Lama Gelugpa dal monastero di Tawang (in Arunachal Pradesh, in India) mandato per dare insegnamenti in Bhutan. Geshe-la ha studiato con lui per quattro anni. Nel 1960 è stato il primo monaco a essere ordinato in India dopo la fallita rivolta tibetana nel 1959 e l’arrivo nell’esilio Indiano di SS. il Dalai Lama e molti altri grandi Maestri.
Ha ricevuto i voti dal Venerabile Serkon Tsenzhab Rimpoche, Maestro di SS il Dalai Lama e il più alto Lama reincarnato in quel momento al monastero di Gaden. Ha studiato al monastero di Gaden Jantse con vari Maestri qualificati tra i quali gli abati Kensur Yeshe Gawa, Kensur Sonam Gyaltsen e Khenpo Atso Sonam Kunga. Nel 1994 ha conseguito il più alto titolo di studio, Geshe Lharampa.
Dopo gli esami è stato scelto per dibattere davanti a Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala davanti a un’assemblea di Maestri e monaci dei più grandi monasteri in India. Si è poi recato per un anno nel Monastero Tantrico di Gyüme dove ha studiato i testi tantrici, tra cui il “Sentiero graduale dei Tantra” di Lama Tzong Khapa.
Successivamente è tornato in Bhutan e durante i seguenti cinque, sei anni ha fatti numerosi ritiri in alta montagna, accompagnato da cinque, sei discepoli che meditavano con lui. Nel 2002 è stato richiamato dal suo monastero per guidare un tour di monaci di un anno negli Stati Uniti e in Canada.
Nel 2005 si è recato su richiesta del monastero in Italia e altri paesi Europei per un simile tour culturale-religioso della durata di un anno. Tra il 2006 e il 2007 ha insegnato in un Centro Buddista in Taiwan. È arrivato a Roma nel mese di aprile come Maestro residente dell’Istituto Samantabhadra.
Per info e prenotazioni degli insegnamenti 3392979595 | 081 5453531 | info@buddismonapoli.it
Per iscrizione e costi visitare il sito www.buddismonapoli.it
Napoli, 16 marzo 2013
Il venerabile in questione,appartiene al Buddismo Tibetano,il +conosciuto in occidente assieme allo Zen ed al Nichiren della Soka Gakkai.
Errato è parlare di Buddismo,ma meglio di Buddismi delle varie scuole,un arcipelago che pur partendo da concetti comuni,ognuno li sviluppa e ne ricalca alcuni maggiormente che altri.
Il Buddhismo è la terza religione per diffusione in Italia, dopo il Cristianesimo e l’Islam: esso conta infatti, secondo i dati Cesnur pubblicati nel 2002[1] circa 74.000 credenti. Per Baumann rappresentano invece lo 0,1% della popolazione totale italiana[2]. Da considerare, visto il numero di immigrati che professano questa fede religiosa (circa 50.000 nel 2004, secondo i dati forniti dalla Caritas[3]), che questi dati potrebbero essere ampiamente sottostimati.
In Italia sono presenti due importanti associazioni buddhiste con diverse sedi sul territorio nazionale.
Quando si copia e incolla da wikipedia e’ buona norma non copiare anche i riferimenti bibliografici [3] se no si viene sgamati subito.
Bravo Antonio, me ne ero accorto anch’io.
Mi sembrava strano che questo Marco sapesse così tante cose e stesse ancora in questo misero paese invece che dietro una cattedra alla Normale di Pisa.
Marco, stò scherzando, ovviamente!!!
Ti consco da quando eri piccolissimo visto che abitavo a pochi metri dal negozio di tuo padre a via Matteotti.
Ciao ad entrambi
A.V.
xAntonio: solo la seconda parte e poi wiki è open source,esiste per questo,io nel riferire tali dati ho voluto essere preciso visto che son buddista anch’io,ma della soka gakkai da 7 anni,come vedi la tua velenosa frase ti è tornata indietro,noi lo chiamiamo karma negativo..buona domenica!
@armando,un saluto affettuoso e uno sfottò simpatico è sempre gradito,buone cose!