E’ ufficiale: una Delibera di Giunta ha sancito ufficialmente il passaggio della Zona Industriale dall’ASI al Comune di Battipaglia. Si va verso il Parco Scientifico e Tecnologico.
Da oggi gli imprenditori dovranno rivolgersi al Comune per le pratiche amministrative ed urbanistiche. Spesi in servizi oltre 7 milioni di euro per gli assi viari. Si va verso una nuova fase che Santomauro mentre si ricandida a Sindaco, definisce di “crescita e sviluppo”.
BATTIPAGLIA – “Ci siamo finalmente liberati di un Ente che ha mortificato i nostri imprenditori. Il Consorzio ASI (Area Sviluppo Industriale) di Salerno, non ha più nessun potere sui terreni industriali di Battipaglia. Oggi è stato restituito alla Città il suo “cuore” produttivo”. – E’ così che un Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro raggiante, ha annunciato nella conferenza stampa appositamente convocata a Palazzo di Città, la conclusione di un complesso iter burocratico, culminato con la Delibera di Giunta che ha sancito definitivamente la volontà da parte dell’Amministrazione comunale di Battipaglia di recesdere dal Consorzia ASI Salerno, istituedo conseguentemente presso il SUAP un ufficio speciale diretto dall’ing, Busillo che avrà il compito di curare tutti gli spetti amministrativi, burocratici e urbanistici in sostituzione dell’ASI.
Un complesso iter burocratico, ma anche un braccio di ferro tra i due Enti e un feroce botta e risposta tra il Sindaco Santomauro e il Presidente dell’ASI Gianluigi Cassandra, entrambi impegnati l’uno a recedere, l’altro a conservare un “vincolo” che in tutta franchezza rappresentava per certi aspetti anche una barriera generando diversità di trattamenti tra gli stessi imprenditori a seconda se rientravano nell’ASI o meno.
Botta e risposta che non risparmia frecciate al vetriolo, ma che da la dimensione di quanto sia importante la Zona Industriale di Battipaglia, e di come questa si considera la “gallina dalle uova d’oro“, e così solo l’altro ieri il Presidente dell’ASI Cassandra aveva bollato l’iniziativa di recesso del comune di Battipaglia come “chiacchiere”. Secondo Cassandra non ci sono problemi di competenze o di attribuzioni. Invece ci sono e come e la Delibera di Giunta è un atto amministrativo che in ogni caso attribuisce di fatto poteri al Comune di Battipaglia sia rispetto agli indirizzi urbanistici, sia rispetto alle procedure amministrative, sia rispetto a quelle autorizzative e conseguentemente farebbe registrare anche una notevole riduzione di costi, come lo stesso Sindaco nel corso della Conferenza stampa ha fatto notare, legata ai compensi che gli imprenditori versavano per le varie istruttorie all’ASI.
Un fiume in piena Santomauro che visibilmente soddisfatto continua nella sua esposizione: “Volevamo istituire un tavolo di concertazione per esercitare il nostro diritto al recesso e recuperare l’agibilità di quella che è il Polo Industriale più importante del mezzogiorno, ma non è stato possibile, abbiamo cercato un colloquio ma non abbiamo riscontrato nessuna disponibilità – e aggiunge – Ci sono le condizioni ora per costituire un Distretto industriale di tutto rispetto coinvolgento le altre realtà circostanti e principalmente Eboli la cui area Industriali è confinante con quella di Battipaglia. – E dando una spiegazione all’atto delibarativo che la Giunta comunale ha assunto, ha aggiunto ancora – Abbiamo esercitato il nostro diritto di recesso in un quadro di assenza di Leggi e di specifici accordi di deroghe, così come prevede anche la Legge Regionale, e di conseguenza il potere decisorio e pianificatorio spetta al Comune. Per altro rimangono inalterate le condizioni e permane il presupposto ai finanziamenti. Al momento la Resistenza dell’ASI si limita ad un Ricorso al TAR, mentre il Consiglio di Stato ne ha limitato l’efficacia nel tempo. Con la Sentenza del TAR del 2013 e la delibera di giunta il Consorzio ha cessato tutti i diritti, quindi l’Area Industriale di Battipaglia è assoggettata alla strumentazione urbanistica del Comune”.
Santomauro continua nelle esplicazioni ma si lascia andare anche a qualche sfogo che però trasforma in appello per gli imprenditori: “Oltre alle resistenze dell’ASI, abbiamo riscontrato anche quelle dell’UTC e degli imprenditori. E se l’Ufficio Tecnico deve operare nei termini stabiliti dalla Delibera di Giunta istituendo un apposito Ufficio, agli imprenditori chiedo collaborazione. – e sebbene riconosce che spesso le resistenze sono legate più alla novità rispetto ai percorsi precedenti che fine a se stesse, sottolinea – Gli Imprenditori da oggi sono liberi dal Consorzio ASI, e non dovranno più essere assoggettati a procedimenti costosi, ai quali provvederà il Comune con pochi euro, e tra l’altro, in tutti questi anni ha compromesso lo sviluppo del territorio”.
“Dico a Cassandra – e quì la bordata finale di Santomauro al Presidente dell’ASI che ha bollato la Delibera di recesso come ‘chiacchiere’ – Non sono affatto chiacchiere e lui rappresenta per Battipaglia la figura di uno dei tanti “Don Abbondio”. Per il Comune parla la Legge. Lui è vittima ed ostaggio di questa struttura e lo invito a liberarsene“.
Taglia corto il Sindaco Santomauro, ma in ogni caso non sbatte la porta e al contrario si prodiga nei ringraziamenti e lo fa specificamente rivolgendosi all’Onorevole Edmondo Cirielli che da ex Presidente della Provincia aveva dimostrato interesse per le istanze prospettategli – Voglio ringraziare Cirielli che fin da subito ha dato la sua disponibilità da Presidente della Provincia di Salerno, condividendo le ansie sia di Battipaglia che di Cava. Cercavamo una rimodulazione di quell’Area anche ai fini di un suo inquadramento nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento provinciale) approvato lo scorso anno. Quel Piano lo abbiamo impugnato perché non ha tenuto conto della pianificazione comunale. – aggiunge Santomauro – Cirielli era d’accordo a creare una nuova struttura che superasse l’ASI e in quella prospettiva creare anche uno sportello a Battipaglia. Tra l’altro, avevamo rivendicato anche il management del consorzio a noi del tutto estraneo. Abbiamo trovato un muro.
Non si comprende come mai sebbene l’On. Cirielli fosse d’accordo a ridisegnare una nuova struttura che sostituisse l’ASI di Salerno, quest’ultima, ivi comprendendo anche il Presidente Cassandra, tra l’altro uomo di Cirielli, non ha mai indirizzato gli sforzi in quella direzione, liquidando un Ente che negli anni, a giudizio dei più, si è dimostrato essere un “Carrozzone” politico prima a servizio della vecchia Democrazia Cristiana salernitana, poi del Partito Democratico e successivamente del Popolo della Libertà, salvo poi a gestire in maniera autonoma agni iniziativa non rispondendo più alle linee guida di chi negli anni lo ha sostenuto e cibato.
Il Cosorzio ASI aveva un senso negli anni ’50 e ’60, negli anni della ricostruzione post-bellica, quando era necessario in mancanza di infrastrutture generali sul territorio individuare delle aree e concentrare su di esse piani ed investimenti. Successivamente le grandi concentrazioni industriali hanno procurato non pochi problemi e dal punto di vista ambientale e dal punto di vista urbanistico, diventando aree dismesse e nella quasi totalità dei casi, convertite in aree commerciali e di servizio, tanto da creare problemi e tanto da definirle nel termine di “archeologia industriale“.
In questo la Zona Industriale di Battipaglia non è che ha subito sorti diverse, e negli anni, è stata quasi inglobata nel tessuto urbano cittadino tanto da assumerne man mano anche caratteristiche diverse, per niente tipiche di un’Area Industriale, comportando anche problemi di natura diversa, che sommati al destino inesorabile del declino delle attività produttive ha visto anche la trasformazione dei vari edifici non più finalizzati alla produzione ma di servizio alle crescenti nuove domande del variegato nuovo mondo della produzione e dei servizi.
Per contro appariva nelle sue forme e anche nel suo aspetto completamente abbandonata a se stessa, proprio in virtù di una concezione superata della gestione di qualcosa che non somigliava più alla sua originaria destinazione, ma che non rispondeve nemmeno a quella nuova che andava assumendo, vivendo nel degrado e nell’abbandono. E oggetivamente il Comune di Battipaglia con ben due interventi distinti ed uno altro in via di avviamento è intervenuto in quell’area operando una sorta di recupero al resto della città ridefinendo in maniera evidente gli assi viari sistemando la fascia stradale, gli arredi urbani, l’illuminazione, i servizi e i sottoservizi, con un impegno economico di ben tre tranche di finanziamenti, di cui due di rispettivi 2milioni e 700mila e 3milioni e 300mila euro a carico del Ministero delle Infrastrutture, e un ulteriore impegno di 2milioni e 200mila euro finanziati con i proventi degli oneri di urbanizzazione. Interventi che indubbiamente hanno trasformato via delle Industrie e stanno trasformando via Brodolini e tutte le altre arterie presenti nella Zona Industriale di Battipaglia costituendo inevitabilmente un nuovo decoro a quel comprensorio precedentemente del tutto abbandonato a se stesso.
Insomma si apre per Battipaglia una nuova fase. Fase che non significa sia lastricata d’oro, tanto che permangono molti dubbi circa il destino dell’ASI stesso e circa la definizione delle esposizioni che il Consorzio ha in itinere per eventuali finanziamenti che ha ottenuto specularmente al suo scopo, ma queste cose sono risolvibili e lo saranno soprattutto nel momento in cui si dovrà quantificare in termini economici i riflessi del recesso del Comune di Battipaglia dal consorzio Stesso.
E Santomauro ne è consapevole nel momento in cui lancia l’appello agli imprenditori e li invita a creare una appossita associazione che necessariamente dovrà sorgere per interloquire ed essere parte attiva della nascente nuova gestione, nella quale il Sindaco promette che “rivedrà i casi controversi, ma nello stesso tempo tutti gli abusi saranno perseguiti” – comprendiamo che ve ne sono di situazioni al limite, situazioni che si sono andate consolidando nel tempo. Ma la Nuova fase è tutta da definirsi, intanto c’é l’obiettivo di coinvolgere le città vicine e nella visione di realizzare il Parco Scentifico e Tecnologico in risposta e a servizio di quella che si definisce “Area vasta”, coinvolgere anche l’Università di Salerno e principalmente gli imprenditori, come contenitore di iniziative imprenditoriali, ma anche di servizi e di sviluppi scientifici moderni, Santomauro non manca, sollecitato, a parlare di politica, ritenendosi soddisfatto sia dei risultati elettorali che ha ottenuto l’UDC (beato lui), del quale egli non solo si sente parte dirigente, smentendo tutte le voci che lo davano in “partenza” verso il PD, complice quell’amicizia con l’On. Antonio Cuomo, che Santomauro definisce “Un amico sincero al quale non smetterò mai di essergli grato per l’opportunità che mi ha offerto”, e rilancia preannunciando la sua Candidatura ufficiale a Sindaco di Battipaglia per conquistare il secondo mandato.
Ma se c’é ottimismo da parte del Sindaco c’é anche qualche buona dose di ostacoli da superare e all’uscita della Conferenza stampa non poteva mancare Giuseppe D’Elia alias ‘L’uomo del popolo” che rappresenta il vessillo tra gli imprenditori battipagliesi contrari all’ipotesi di recesso, il quale si lascia andare ad un laconico “Sono tutte cose inesatte e lo dimostrerò. La delibera è contro gli imprenditori di Battipaglia. E’ un atto unilaterale, non persegue interessi generali” e preannuncia battaglia.
Chi ha ragione? Innanzitutto si proceda dal punto di vista urbanistico ad una sorta di “armonizzazione urbanistica” a che non vi siano posizioni che conteplino diversità di trattamento rispetto ai cambi di destinazione d’uso frutto delle interpetrazioni e delle gestioni “separate” dei due Enti.
Battipaglia, 9 marzo 2013
Bravo Sindaco Santomauro,l’ASI di Battipaglia infatti,fu oggetto di scandali ed inchieste giudiziarie,che fecero già scalpore negli anni novanta.
Ora,l’eliminazione di diaframmi inutili e dispendiosi tra imprese e comune,è un risultato eccellente che va verso il riordino di spesa,in attuazione del concetto di efficacia ed efficienza, un principio fondante del buon andamento pp amm.ne.
Meno sprechi,più risorse,e specialmente una lotta,”in nuce”,alla corruzione,la corte dei conti la stima in 60 mld l’anno,e vive, “ut supra”,di troppa inutile burocrazia!
Non so quali siano le vere motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione a intraprendere la strada del recesso dall’ASI ma credo sia una cosa giusta.
Credo lo stesso che i lavori che si sono fatti hanno dato un’altra faccia a tutta la zona industriale. Adesso è tutta un’altra cosa.
Adesso la Zona Industriale di Battipaglia ha un’altra faccia.
Ha fatto bene Santomauro a uscire dall’ASI, ma questo non significa che la sua Amministrazione sta facendo tutto bene.