L’Ospedale non decolla. Il Centrosinistra è in alto mare. Scarlato è archiviato. Grimaldi “rompe”. Il Partito Democratico è al palo e Aliberti è favorito.
Mentre si consumano atti politico-clientelari, il PD, trascinando anche il centrosinistra e i suoi alleati, si attarda in guerre intestine che non fanno altri che favorire il Sindaco uscente Aliberti.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – C’é poco da fare quando il Partito Democratico si impegna, riesce a perdere alla grande tutte le competizioni elettorali, siano esse interne che esterne, e le ultime elezioni politiche sono un saggio chiaro ed inequivocabile di come sono bravi a farlo, avendo dilapidato un notevole vntaggio e avendo sciupato in un mese una vittoria certa trsformandola in un “pareggio” che ha bloccato l’Italia e Dio solo sa dove andremo a finire.
Si ricorderanno le Primarie napoletane, vinte alla Grande dall’euro parlamentare Andrea Cozzolino o quelle di Palermo vinte sempre alla grande dal giovane Fabrizio Ferrandelli. Se il primo si collocava nel filone di Antonio Bassolino e quindi necessariamente da archiviare perché contrario all’establishment del PD, il secondo aveva peccato di lesa maestà scoffiggendo Rita Borsellino e affermandosi contro il parere dell’altro Totem della politica nazionale e siciliana Leoluca Orlando.
In entrambi i casi il risultato delle Primarie fu annullato e sappiamo tutti come è andata a finire: a Napoli si impose un altro totem dell’assolutismo politico-giustizialistico Luigi De Magistris, confinando il PD ai minimi termini e preparando quella che poi è stata la sconfitta definitiva del centrosinistra alle ultime elezioni politiche e la riaffermazione del PDL e del Centrodestra; a Palermo dopo l’annullamento delle primarie e la scusa che favorì la ricandidatura di Leoluca Orlando, sebbene vincente, pose un altro tassello allo scardinamento che poi ha reso ingovernabile la Regione, “prigioniera” del Movimento 5 Stelle, che nel frattempo si è andato affermando, introducendo elementi di novità che il professionista o i professionisti dell’antimafia fino ad ora non erano per nulla riusciti a farlo, forse perché non ci avevano nemmeno provato.
Quello che è accaduto altrove è accaduto anche a Scafati. Si è accettato di partecipare in 5 alle primarie di coalizione, e guarda caso tra i cinque candidati oltre a Corrado Scarlato, espressione del movimento civico “Scafati libera“ che le ha vinte alla grande, e al giovane Ignazio Tafuro, consigliere comunale di Sel, il partito di Vendola, ben tre candidati erano esponenti di spicco del Partito Democratico. Una delegazione del PD di tutto rispetto, composta: dal giovane Michele Grimaldi componente della Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici, leader di Primavera non bussa, vicino all’Onorevole Guglielmo Vaccaro e fiero oppositore del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca; dal giovane Capogruppo PD in Consiglio Comunale Enrico Donnarumma, sostenuto tra l’altro dall’ex Sindaco Pasquale Bottoni, dal Segretario della Sezione PD Giuseppe De Francesco e dal Consigliere Michelangelo Ambrunzo; dalla docente e Vice Segretaria Provinciale del PD Mariarosaria Vitiello, presidente dell’Associazione civica Spes, deluchiana e sostenuta dalla Segreteria Provinciale; Condizione che indica senza alcun dubbio una profonda divisione all’interno del PD.
Corrado Scarlato ha vinto le primarie, e il PD e i suoi leader locali sebbene abbiano accettato la realtà non l’hanno mai digerita e ogni pelo da quel momento è sembrato una trave. Si cercavano le scuse per annullare quella competizione, non si è avuto il coraggio di farlo quando sono apparsi i guai giudiziari di Scarlato dirigente della Scafatese, ma si è sempre cercato di minimizzare quel risultato mettendolo in discussione fino ad arrivare a riaprire le danze.
E ora si è punto e a capo con Michele Grimaldi, leader del movimento “Primavera non bussa” che sembrerebbe ancora deciso a intraprendere il cammino verso le prossime elezioni amministrative “in solitudine” dimostrando ancora una volta di essere l’unico “bastian contrario” intenzionato e convinto di avere la verità tra le mani. La dimostrazione oggettiva l’ha raccontata ieri mattina nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la sede sociale del suo movimento.
Alla riunione era presente anche il consigliere regionale On. Donato Pica, che nei dettagli ha illustrato il suo impegno politico e le varie interrogazioni che nel corso degli ultimi anni avrebbe presentato in Consiglio Regionale.
Lo scottante tema “Ospedale Scarlato” sembrerebbe quotidianamente assumere le vesti di una soap opera, dove la politica assumerebbe ruoli con tanto di regista, attori e comparse. fatto sta che la Regione Campania e il Presidente Stefano Caldoro nella sua qualità di Commissario ad acta della sanità nei giorni scorsi, e per la precisione qualche giorno prima del voto aveva destinato all’Ospedale Scarlato di Scafati la somma di 3.600.000 euro per lavori di riconversione del P.O. Scarlato di Scafati in struttura ad indirizzo riabilitativo, rispondendo ad un “principio” elettorale più che a reali potenzialità e rispondenze vocative della struttura. E mentre si consumano atti politico-clientelari, il PD trascinando anche il centrosinistra e i suoi alleati, si attarda in guerre intestine che non fanno altri che favorire il Sindaco uscente Aliberti, il tempo passa e gli elettori si rendono conto di quantosia inaffidabile, per colpa di alcuni, questo Partito.
Dei risvolti e del vero finale, nessuno sembrerebbe esserne a conoscenza, ed e’ questo il motivo per il quale Grimaldi organizzerebbe riunioni definite “tendenziose” e di mera corrente politica, puntando ovunque il dito, lanciando accuse a destra e a manca non rendendosi conto di mettere il bastone tra le sue stesse ruote.
Eppure poco meno di un mese fa’ il segretario provinciale del PD salernitano Nicola Landolfi, usando toni piuttosto duri, si rivolse a Grimaldi definendo il suo atteggiamento a paradossali livelli narcisistici e tendenziosi; Landolfi, inoltre lancio’ una sorta di ultimatum al leader di PNB, invitandolo a seguire la scia dei risultati delle primarie o a seguire i propri ideali, dunque: o dentro o fuori.
Intanto a subire le conseguenze di tutti questi tira e molla sono solo i cittadini Scafatesi, che nel giro di pochi mesi, nonostante i proclami vedono allontanarsi le speranze di recupero della struttura ospedaliera che darebbe una spinta all’economia della Città ma anche un servizio all’intero comprensorio.
Una battaglia aperta, una realtà che fatica e a singhiozzi riesce a riemergere. Ieri Grimaldi e Pica,”domani” il sindaco “Pinocchio”(ndr) una campagna elettorale in itinere e poche, incoerenti certezze.
Scafati, 5 marzo 2013