La prima Colonia felina protetta ad Eboli. L’assessore all’ambiente Massarelli: “una ulteriore conferma dell’alto livello di coscienza civile della nostra comunità.”
L’iniziativa parte dalla giovane ebolitana Annaluce Ferrè che, in collaborazione con il Comune di Eboli ed ottenuto il riconoscimento dell’ENPA e l’autorizzazione dell’Asl, vede ufficializzata la sua attività di cura e tutela dei gatti presenti nella zona.
EBOLI – Questa mattina, in via Magna Grecia, si è tenuta l’inaugurazione della prima colonia felina nella Città di Eboli. Alla manifestazione sono intervenuti: il commissario provinciale dell’Ente Nazionale Protezione Animali di Salerno Manuela Zambrano, la presidente dell’associazione L’una e l’altra Ignazia Maioli, il dirigente del distretto veterinario sanitario di Eboli Luigi Morena, l’assessore all’Ambiente Ilario Massarelli e il Sindaco di Eboli Martino Melchionda.
La colonia si trova nella parte bassa del Centro Storico, nel luogo dove abitualmente i felini trovano rifugio, in cui è stato individuato uno spazio destinato alla posa di cibo ed acqua, identificato dalla presenza di un cartello apposto dal Comune.
L’iniziativa parte dalla giovane ebolitana Annaluce Ferrè che, in collaborazione con il Comune di Eboli ed ottenuto il riconoscimento dell’ENPA e l’autorizzazione dell’Asl, vede ufficializzata la sua attività di cura e tutela dei gatti presenti nella zona.
A riguardo interviene il commissario provinciale dell’ENPA Manuela Zambrano: “Il Comune di Eboli dimostra grande sensibilità rispetto alla tutela degli animali, ed in particole dei gatti. La presenza di una colonia felina protetta è un gesto di grande civiltà, e grazie all’impegno dei volontari e alla disponibilità delle istituzioni, si potrà garantire, fra l’altro, un maggiore controllo, oltre che monitorare la proliferazione dei gatti attraverso le opportune sterilizzazioni.”
“Si tratta – dichiara l’assessore all’Ambiente Ilario Massarelli – di una iniziativa importante, che ribadisce, innanzitutto, diritti che la legge riconosce agli animali domestici, in particolar modo ai felini. Abbiamo ufficializzato una attività che la giovane Annaluce praticava già da tempo, prendendosi cura dei felini presenti nel nostro centro storico, che lì abitualmente trovano rifugio, cibo e protezione.
Inoltre, grazie al contributo dei volontari e dell’Asl, sarà possibile tenere sotto controllo la diffusione dei gatti in quell’area, anche dal punto di vista igienico-sanitario. La normativa che consente il riconoscimento delle colonie feline è in vigore da tempo, ma Eboli è una delle poche città ad essersi attivata in tal senso. E’ una ulteriore conferma – conclude l’assessore all’Ambiente – dell’alto livello di coscienza civile della nostra comunità.”
Eboli, 18 febbraio 2012
GRANDI,MERITORIA INIZIATIVA,UN ESEMPIO DI NOTEVOLE CIVILTA’!!!!
ma cosa volete far passare, l’utilità dei gatti o dei mangiagatti che sono nella foto;
quello più assente è il primo cittadino che è abituato a svegliarsi per ben altri motivi
CARO FRESSOLA “IL BEL TACER NON FU MAI SCRITTO”, INFATTI HAI EVASO UNA BELLA OCCASIONE PERSA X TACERE!!!
COSA C’ENTRA LA POLITICA CON UNA AZIONE CIVILE ED ANIMALISTA DI QUESTE PERSONE?NON RIESCO A VEDERE UN NESSO LOGICO.
VA BENE POLEMIZZARE SU QUESTIONI DIVERSE SU ALTRI POST PIU’ ACCONCI,IL CRITICARE “TANTO PER”,SOLO A PAROLE,E’ TIPICO DI UNA ITALIETTA DA PAROLAI CHE HA CONTRIBUITO AL DECLINO GENERALE…BUONE COSE!
Un plauso ad Annaluce per questa meritoria iniziativa perché, come si diceva ad Ebart domenica scorsa, l’indifferenza e l’odio per gli animali è l’anticamera per odiare gli uomini. In un centro antico dove stenta ad arrivare il senso civico (le micro discariche, gli escrementi di animali ovunque lo dimostra) una ventata di senso di civiltà fa sempre bene.
Auguri ragazzi!
A.V.
x marco naponiello
veda la politica c’entra sempre, soprattutto quando fa bella (o meglio brutta) mostra di sè prendendo a spunto i gatti randagi
sono sicuro che neanche i randagi si sarebbero messi in posa con coloro che entrano nella foto solo per pubblicità politica appunto
per fressola:
la questione è che l’han fatto,vi è una struttura,il retro-pensiero può essere giusto o errato ma secondario.
In diritto si dice “riserva mentale” che inficia nel diritto canonico la libertà del volere contrarre matrrimonio (quando io dico una cosa ma ne penso deliberatamente un’altra),ma in questo caso nell'”ordinamento laico” non ha ragione d’essere…stammi bene
x marco naponiello
scusa ma di quale struttura struttura parli, qua l’articolo parla della posa di un cartello
MA TU PENSI DAVVERO SIA SOLO UN CARTELLO? E DEI PROFESSIONISTI,PERSONE MATURE SI SBUGIARDEREBBERO X TANTO POCO? TI RIPETO,L’AZIONE VALE LA MENZIONE…