Buona sanità all’Opsedale di Battipaglia. La chirurgia del rachide guidata dal dott. Scarpetta ha eseguito per la prima volta in Italia due interventi innovativi di chirurgia del rachide.
L’Unità Operativa di Chirurgia del rachide dell’Ospedale di Battipaglia, ha eseguito su due pazienti salernitane, affette da dolori lombosciatalgici, utilizzando, per la prima volta in Italia, una tecnica assolutamente innovativa, finalizzata alla cura di alcune patologie discali.
BATTIPAGLIA – Due interventi, ffinalizzati alla cura di alcune patologie discali utilizzando, per la prima volta in Italia, una tecnica assolutamente innovativa, sono stati eseguiti dall’Unità Operativa di Chirurgia del rachide dell’Ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. Le due pazienti, salernitane, che erano affette da dolori lombosciatalgici e non avevano tratto alcun giovamento dalle tecniche classiche, ora stanno bene.
Gli interventi sono stati effettuati da una équipe multidisciplinare, guidata dal dott. Scarpetta, e composta dai medici spagnoli Hector e Peter Salgado, dai dottori Alessandro Zalaffi, Nicola Maio e Raffaele D’Amato, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e dagli infermieri Giacomo Brunetti e Cosimo Palo del Gruppo Operatorio e dell’Unità Operativa di Chirurgia del rachide.
La tecnica utilizzata denominata “Approccio mininvasivo epidurale anteriore endoscopico con decompressione neurale” prevede un approccio ”iato sacrale” per l’inserzione tramite tecnica percutanea di seldinger di un endoscopio flessibile videoguidato, con lo scopo di accedere facilmente e naturalmente allo spazio anteriore epidurale per avere in questo modo una diretta visualizzazione del disco sia medialmente che in prossimità del nervo e delle radici all’interno del forame. L’utilizzo di un emostato inserito attraverso il cono sacrale tramite piccola incisione cutanea permette di aprire facilmente il legamento posteriore. Questa piccola laminectomia permette alla video guida di scivolare sotto il ligamentum e la cauda equina e di indirizzarla verso la parte anteriore laterale dello spazio epidurale.
“Gli interventi, perfettamente riusciti, hanno consentito alle due pazienti di essere dimesse già nel pomeriggio – spiega il dott. Scarpetta – si tratta di una convalescenza molto breve rispetto a quella che richiede la normale tecnica. Ringrazio il direttore generale Antonio Squillante, il direttore sanitario aziendale Federico Pagano, il direttore sanitario del Plesso di Battipaglia Rocco Calabrese ed il direttore amministrativo Camillo Valitutti per avermi dato l’opportunità di effettuare questi interventi, i primi in Italia con tale tecnica innovativa”.
Questo sicuramente è un esempio di buona sanità, ma è anche un esempio di fiducia e di supporto che si è dato ad una equipe Medica multidisciplinare. Esempio che mette in e videnza come in tantissime altre circostanze questo assist non viene fornito, costringendo gli operatori sanitaria barcamenarsi e ad esercitare la loro professione “frenati”.
L’esempio mette in evidenza che i tagli più che gli aiuti non favoriscono quella spinta che viene da chi quotidianamente esercita ed è costretto a rinunciare a determinati sogni, sol perché si fa qualche conto in più e magari si nega il personale necessario, o macchinari utili o semplici sussidi che poi fanno la differenza.
Battipaglia, 13 febbraio 2013
x il dott rocco calabrese ma non era gia operativa come unita’spinale ( l’avra mica istituita l’allora dir. gen pagano e il f.f dir san. dott calabrese) da molti anni … ?
Io dico che quando si fa qualche cosa buona tipo il sù citato intervento, parliamone diciamo alla gente quello che abbiamo fatto senza stare a discutere chi la fatto o chi non la fatto come di solito si fa nella politica queste comunelle lasciamole fare ai politicanti di professione tanto a loro interessa solo questo non vi pare?un grande augurio ai medici bravi.