Finiscono le polemiche a Scafati. Con il via libera a Scarlato candidato del centrosinistra, rispettate le Primarie.
Il Segretario Provinciale del PD Landolfi al Movimento “Primavera non bussa”: “O si sta dalla parte del Partito Democratico, e si segue la scia delle primarie oppure decidano se essere un Partito o un Movimento.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Sembra che il Partito Democratico anche quando le cose sono lineari riesce a complicarle e complicarsi la vita e il rapporto con gli elettori. Si è cercato di dotarsi con le Primarie, di uno strumento democratico che consentisse la partecipazione attiva oltre che degli iscritti anche della così detta società civile, e poi quando il risultato non aggrada si cerca tutte le strade per non rispettare le decisioni. E’ successo in diverse parti d’Italia, si ricorderanno i casi eclatanti, gli ultimi in ordine di tempo, di quelle napoletane del PD e quelle di coalizione di Palermo, quando a primarie svolte e a risultato conseguito si fecero saltare e poi…. e poi si sa come è andata a finire, e così a Napoli con Luigi De Magistris e a Palermo con Leoluca Orlando, il PD non solo è stato sconfitto, ma è stato fagocitato dai due “guru” giustizialisti e marginalizzato.
In quella circostanza alle primarie per scegliere il candidato Sindaco di Napoli, l’Europarlamentare bassoliniano Andrea Cozzolino aveva sconfitto Nicola Oddati e Umberto Ranieri, a Palermo invece il giovane IDV Fabrizio Ferrandelli vinse le Primarie contro Rita Borsellino ed anche in quel caso fu “lesa maestà”, si ruppero i patti, non si accettarono i risultati e subito si si prese le distanze, e quando non si vuole qualcuno in politica si adobrano sospetti, legami, connivenze.
Il caso di Scafati non è dissimile. Corrado Scarlato ha vinto ed ha vinto contro ben tre candidati di tutto rispetto del PD, Donnarumma, Vitiello e Grimaldi e il candidato di SEL Tafuro. La condizione stessa della candidatura di ben tre esponenti di rilievo del PD fa comprendere come questo Partito a Scafati sia diviso, divisione che si è manifestata nei risultati anche nelle Primarie Parlamentari, non appoggiando nessuno dei due candidati locali.
E’ evidente che la personalità dell‘Imprenditore Scarlato era nota a tutti e accettandolo nella competizione si è anche accettato il suo impegno politico che al momento, o almeno fino all’intervento del segretario Provinciale Landolfi, era stato messo in discussione. “Lesa maestà” anche in questa, evidentemente Scarlato se avesse perso era un ottimo alleato con la sua lista al contrario no. Attardarsi su questa questione per il PD e per i suoi alleati significa concedere un vantaggio al Sindaco uscente Pasquale Aliberti, che al contrario pur ostentando una unità granitica della sua coalizione, ha un’alleanza che fa acqua da tutte le parti con il PDL o quello che resta da una parte, e il neonato Partito Fratelli d’Italia dall’altra, che se le cantano e se le suonano di santa ragione.
Con queste premesse non poteva non esserci un chiarimento che fosse risolutivo e il segretario Provinciale del PD Nicola Landolfi è intervenuto e ha chiarito ruoli e posizioni, senza lasciare spazi ad equivoci. “Il partito democratico scafatese e’ unito, e il risultato lo si è appurato all’indomani delle elezioni primarie di centro/sinistra che hanno decretato il nome dell’imprenditore Corrado Scarlato candidato sindaco per le amministrative di Febbraio”. Questo è il commento lapidario ma coerente e significativo del Segretario provinciale del Partito Democratico Nicola Landolfi sulle vicende politiche scafatesi.
Il popolo scafatese e’stato chiamato al voto delle primarie per rilevare e individuare chi nella prossima tornata elettorale avrà più carte da giocarsi per battere l’uscente Amministrazione. Il risultato delle primarie e’stato convalidato, sebbene i dissidenti di Primavera Non Bussa capeggiata da Michele Grimaldi hanno più volte chiesto l’annullamento del plebiscito popolare.
“L’unico nostro interesse, – ha sottolineato Nicola Landolfi – e’ quello di avere un dialogo aperto, e che gli iscritti al partito portino idee atte ad unire in maniera coercisiva il programma al quale si sta lavorando, chiarendo ogni dubbio, ma sopratutto allargando una squadra sempre più unita e coesa.
Ci saranno tempistiche e modalità per creare nuove alleanze, ma sembrerebbe che il leader di primavera non bussa Michele Grimaldi, abbia intenzione di prendere le distanze non riconoscendosi “libero”.
“O si sta dalla parte del Partito Democratico, e si segue la scia delle primarie oppure decidano se essere un Partito o un Movimento. Primavera non bussa non è parte del Partito Democratico, e se ha deciso di opporsi, rimanga pure nella sua posizione” – continua Nicola Landolfi.
Le riunioni convocate in citta’ con i vertici di partito hanno dato sempre esiti positivi, ultima quella del mese scorso, dove l’unico “bastian contrario” sembrerebbe essere stato proprio Grimaldi.
Landolfi dal canto suo tiene a ribadire le sue opinioni a riguardo, non si torna indietro e tutto è irrevocabilmente deciso: Enrico Donnarumma capogruppo d’opposizione del PD, Mariarosaria Vitiello vicesegretario provinciale e presidente dell’associazione SPES, e Ignazio Tafuro di SEL sosterranno la candidatura di Corrado Scarlato. Grimaldi deciderà quale strada intraprendere.
Intanto, domenica mattina, nonostante le avversità atmosferiche è stato allestito un gazebo per i nuovi tesseramenti. Più di 1000 “new entry” nella sola giornata di domenica hanno molto soddisfatto il direttivo locale.
Scafati, 6 febbraio 2013
Al partito democratico della gente se ne infischia, importante è avere il potere. A Scafati faranno la fine di Napoli. I dirigenti impongono le candidature e il popolo vota altri candidati. Questo partito in Campania è alla frutta..
Scafati rappresenta perfettamente quello che e’ il PD a livello nazionale. Appena avvertono la possibilita’di poter vincere concretamente, si fa tutto il possibile e con la massima arroganza per perdere.
Riusciranno con successo a far rivincere Aliberti e la sua Famiglia.
Ma chi vi deve votare. Sarete i responsabili del declino politico di Scafati, ormai citta’ destinata ad essere un agglomerato di case senza senso.