Corsetto e Morrone PdL sul Difensore Civico: Giovanna Donadio Commissario ad acta

EBOLI – POLITICA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo un Comunicato Stampa dei Consiglieri Comunali del PdL Antonio Corsetto e Antonio Morrone, circa il Decreto di nomina da parte della Regione Campania del Commissario ad acta, nella persona della Dott.ssa Giovanna Donadio, per la elezione del Difensore Civico del Comune di Eboli.

Antonio Corsetto
Antonio Corsetto

La nomina della Dott.ssa Donadio pone fine ad una vicenda che ha visto il Consiglio Comunale ed i suoi rappresentanti, incapaci di effettuare una scelta, soccombenti rispetto alla Democrazia partecipata. Purtroppo il Commissario ad acta non cancella: da una parte, la immaturità che il Consiglio Comunale ha dimostrato in questi anni non sapendosi assume responsabilità di una scelta; dall’altra, la colpevole volontà  di annullare l’istituto pur di non volere una figura di controllo e garanzia per i cittadini come il Difensore Civico.

Immaturità nella colpevolezza e incapacità di esprimere una volontà, che è stata comunque condizionata da giochi e calcoli politici, mortificando una scelta che invece se fosse stata fatta, indipendentemente da ogni cosa, sarebbe stata di grande slancio per la democrazia partecipativa, specie in questa Città, che ha avuto padri nobili, maestri di democrazia e punti di riferimento di intere generazioni.

Si chiude una brutta pagina, che certo lascia un solco lungo e profondo tra cittadini e Amministratori, che non si potrà colmare nemmeno con il ripristino di una funzione Istituzionale così importante come il Difensore Civico. Il difetto democratico consiste nel voler privare i cittadini di una funzione centrale a salvaguardia dei “diritti” fondamentali, che spesso vengono ignorati o peggio ancora negati. La volontà dimostrata e tentata, da parte del Consiglio Comunale di voler eliminare questo Istituto, aimè avallata anche dalle massime Cariche Istituzionali cittadine, è stata un atto di grande protervia e di grande dispregio per i cittadini e per la democrazia, una barbarie paragonabile solo a quelle che la Lega vuole mettere in essere contro gli italiani e i meridionali in particolare.

Anche questa è da annoverare tra le emergenze morali e culturali che purtroppo tocca ampi settori dell’attuale classe politica locale e i cittadini, loro malgrado, sono costretti a sopportare.

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Comunicato Stampa

di Antonio Corsetto e Antonio Morrone

Consiglieri Comunali Forza Italia – PDL

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OGGETTO: Decreto di nomina del commissario ad acta per elezione del Difensore Civico Comunale.

In data 24 agosto con decreto n° 16 protocollo 935 della Regione Campania – Ufficio del difensore civico della Regione Campania è pervenuto allo scrivente ed al comune di Eboli l’atto di nomina del commissario ad acta, al fine di provvedere alla nomina del difensore civico comunale del comune di Eboli.

La d.ssa Giovanna Donadio, dirigente dell’ufficio del difensore civico regionale, è stata incaricata di provvedere, in via sostitutiva, alla nomina del difensore civico comunale ad Eboli su sollecitazione dei Consiglieri  Antonio Corsetto e Antonio Morrone.

Siamo soddisfatti della risposta positiva del difensore civico regionale che con la nomina del difensore comunale garantirà le funzioni di iniziativa e di controllo, svolgendo ruolo di garante dell’imparzialità e del buon andamento dell’attività amministrativa del comune, delle aziende, enti e delle istituzioni da esso dipendente.

Ciò assicurerà ai cittadini la possibilità di ricorrere al difensore civico riguardo ogni possibile abuso, disfunzione, carenza o ritardo dell’azione amministrativa del comune.

Questo il percorso, in breve, che ha portato a tale commissariamento

• Vista la richiesta inoltrata al Difensore Civico Regionale, dr Lucariello Vincenzo in data 6 ottobre 2008 da parte dei consiglieri comunali Antonio Corsetto e Antonio Morrone in cui si sollecitava l’intervento per la nomina del difensore civico comunale

• Considerati i solleciti del difensore civico regionale pervenuti al comune di Eboli e gli incontri tenutisi a Napoli tra i Consiglieri Comunali Corsetto e Morrone, il Presidente del Consiglio Comunale avv. Mario Conte

• Vista la diffida pervenuta al Sindaco in data 15/04/2009 in cui si chiedeva la nomina del difensore civico comunale entro 45 giorni perentori, con espressa avvertenza che in mancanza di tale atto, obbligatorio, si sarebbe provveduto alla nomina di un commissario ad acta per l’adozione di tutti i provvedimenti necessari per la nomina

• Considerato l’ulteriore sollecito da parte dei consiglieri comunali, inviato in data 9 luglio 2009, in cui si evidenziava che, malgrado i solleciti regionali non fosse stato ancora nominato il difensore civico comunale, chiedendo pertanto l’invio del commissario ad acta per la nomina immediata del difensore civico

• Il difensore civico regionale, preso atto che lo statuto comunale obbliga provvedere alla nomina del difensore civico e viste le norme regionali riguardanti l’istituzione del difensore civico n° 23/78 e 15/85

• Constatato che l’amministrazione nonostante il lasso di tempo decorso dal proprio insediamento e le ripetute sollecitazioni a provvedere, da parte del prefetto di Salerno, degli stessi consiglieri comunali di Eboli e delle numerose associazioni di categoria, non ha provveduto ad oggi, sebbene diffidato dall’organo regionale, a tale obbligatorio adempimento, ritenendolo per il comune di Eboli, un atto dovuto

• Decreta la d.ssa Giovanna Donadio, Dirigente dell’ufficio del difensore civico regionale, nominata commissario ad acta al fine di provvedere in via sostitutiva, con onere a carico dell’amministrazione inadempiente, alla nomina del difensore civico comunale di Eboli nel rispetto dello statuto dell’ente.

La dottoressa Giovanna Donadio si è insediata ufficialmente in data odierna.

Eboli 25/08/2009

I Consiglieri Comunali

Antonio Corsetto e Antonio Morrone

7 commenti su “Corsetto e Morrone PdL sul Difensore Civico: Giovanna Donadio Commissario ad acta”

  1. DIFENSORE CIVICO nei fatti EBOLI ha già il suo DIFENSORE CIVICO ADMIN il tuo BLOG è IL DIFENSORE CIVICO RICONOSCIUTO DAGLI EBOLITANI SENZA NESSUN COSTO A CARICO DELLA COMUNITA’ EBOLITANA Ora il COMMISSARIO AD ACTA IL CONSIGLIO COMUNALE COL RIPENSAMENTO DA PARTE DEL PRESIDENTE ” C O N T E ” possano anche nominarlo non saprei chi tre è il migliore NON per capacita’ PROFESSIONALI . ESISTONO LEGAMI DI SUDDITANZA POLITICA E PARENTALE ? LA SCELTA POTEVA ESSERE FATTA MOLTO TEMPO PRIMA. SI CHE ANDAVA NELLA GIUSTA DIREZIONE MA IL NOMINATIVO ERA TROPPO SCOMODO PER LA MAGGIORANZA NON ERA ADDOMESTICABILE ORA LA NOMINA è SOLO UN COSTO PER LA COLLETTIVITA’ EBOLITANA CMQ NOI EBOLITANI RICONOSCIAMO IN te ADMIN COL TUO BLOG SENZA COSTI AGGIUNTIVI IL RUOLO DI DIFENSORE CIVICO Grazie per quanto hai fatto ed andrai a fare PRIAMO

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  2. Dopo aver letto, con la dovuta attenzione, la nota introduttiva dell’argomento in questione, sorge in me spontanea la riflessione su alcuni aspetti della problematica:
    1) Quale “grande soddisfazione” possono provare i ricorrenti, alla luce del Disegno di Legge sulla riforma delle autonomie locali (proposto da Berlusconi il 9-7-09), che prevede all’art.16 la soppressione della figura del difensore civico comunale? Avevano forse ragione quegli Ebolitani, che consideravano pressocchè inutile l’istituto del D.C.? … e che ritengono – oggi – che la mancanza del suddetto garante (da quasi due anni) non abbia creato alcun danno alla democrazia partecipata nella nostra Città?
    2) Frettoloso, se non ingeneroso, è – invece – il giudizio di immaturità dei Consiglieri comunali, ai quali viene addebitata la responsabilità di una mancata scelta; giudizio teso a trasformare la riflessione politica sul D.C. in accusa di “emergenza morale e culturale”. Certo, alcune responsabilità politiche oggi emergono prepotentemente; mi riferisco alle responsabilità del Partito che oggi conta più della metà dei Consiglieri in carica e che pensava di poter eleggere il D.C. in totale solitudine, individuando fra i candidati quello c.d. “di bandiera”. La discussione, poi, è stata trasferita in ambito più generale ed è stata tesa alla ricerca di una volontà politica condivisa e finalizzata alla valutazione della necessità dell’istituto del D.C., di nuove regole per la designazione ed elezione, della possibilità di legare la durata del mandato a quella del Consiglio comunale, e – soprattutto – di riservare la facoltà di elezione al Consiglio comunale neo-eletto. La Commissione consiliare incaricata con delibera di Consiglio di effettuare queste valutazioni, anche attraverso il coinvolgimento di organizzazioni non istituzionali, non ha prodotto i risultati prefissati.
    3) Eppure, siamo proprio certi che “la nomina del Difensore Civico, in presenza di apposita previsione statutaria comunale, è un atto obbligatorio per l’Ente”? (come ritiene il Difensore Civico regionale); e che, quindi, ne “discende l’obbligo di provvedere alla nomina del D.C.”? (come da presa d’atto del D.C.R.). O forse il Difensore Civico regionale ha ecceduto con il suo potere sostitutivo? Occorre – naturalmente – interpretare con assoluta correttezza la previsione statutaria, per dare risposta a questi interrogativi. Risposte che verranno, mi auguro, in occasione del prossimo Consiglio comunale, con la speranza di poter rimarginare quella ferita di lesa moralità tanto cara a qualcuno.
    Paolo Polito – Consigliere comunale.

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    • Per Paolo Polito,
      come al solito confini la tua intelligenza nei meandri dei regolamenti, nelle scappatoie che si trovano tra le righe dei regolamenti e la estensibilità degli stessi a seconda delle proprie convenienze. Sei arzigogoloso e capzioso. Sai di esserlo e pensi che siano “effetti speciali” che potrebbero darti una marcia in più, ma sbagli clamorosamente.
      Un Consiglio Comunale che non riesce ad approvare un provvedimento che esso stesso ha voluto regolamentare, osservando ad una Legge Nazionale, solo per qualche calcoletto personale e non politico; prigioniero di ricatti personali e non politici; che cerca di cambiare le regole invece che applicarle; che si nasconde con il voto segreto per non dare un giudizi; che si nasconde dietro faide politiche per non fare una scelta, ripeto, qualunque essa sia stata; se non è immaturo e non presenta emergenza morale e culturale, dimmi tu cosa è?
      E’ evidente che si può chiamare in diversi modi, ma dipende solo dal tipo di cultura politica e di morale che si ha.
      Tu sai bene che alcuni candidati non erano di “bandiera”, ma presentati da Associazioni di Cittadini che nulla avevano a che fare con il PD, come tu maldestramente vuoi sostenere, altri lo erano perché presentati da Gruppi politici (e non è una colpa). Ma come al solito la tua intermittenza nei giudizi dipende da dove evidentemente ti siedi nel momento in cui li pronunci.
      La verità è una sola, questo Consiglio Comunale (quando si parla genericamente evidentemente non significa totalità dei componenti) nella sua funzione Istituzionale ha fallito. Ha dato dimostrazione di non volere un Istituto democratico di controllo e garante dei cittadini, e maggioranza e opposizione, sono accomunati in un brutto esempio di DEMOCRAZIA NEGATA.
      Il fastidio di essere controllati è trasversale e prende tutti.
      Gli uomini democratici veri non aspetterebbero una Legge per offrire prove concrete di partecipazione democratica dei cittadine nelle scelte politiche e amministrative, ma farebbero il possibile per cercare ogni forma democratica per facilitare ogni partecipazione dei cittadini stessi.
      Purtroppo, questo Consiglio Comunale, questa prova non l’ha data ed ha compromesso ulteriormente la sua credibilità, già fortemente minata dai comportamenti dei singoli Consiglieri, dal momento in cui con disinvoltura cambiano partito o schieramento come io mi cambio le mutande.
      Un consiglio Comunale che non vuole il Difensore Civico organo di garanzia per i Cittadini, ma si tiene Assessori che si sono macchiati del reato di voto di scambio continuato e aggravato; che si nomina parenti in commissioni e organi istituzionali e di controllo; che consente di rinunciare agli Usi Civici di terreni usurpati agli ebolitani e che approva un accordo perdente per i cittadini; che consente di far scadere i termini e arrivare ad un contenzioso come quello dell’Aracne; che non controlla sugli incarichi dati agli avvocati, che tra l’altro non vincono nemmeno le cause, e che si costituiscono contemporaneamente anche contro il Comune, ma che riscuotono parcelle milionarie; che toglie una ditta e ne mette un’altra e per questo dobbiamo pagare 2 milioni di euro alla Seta; che ha consiglieri con parenti che sono abusivisti; che continua a tenere un convenzionato che non dovrebbe esserci per motivi “suoi”;che ha consiglieri, come tu stesso hai denunciato, che stanno in “troppe” Commissioni Consiliari e percepiscono soldi per “arrotondare”, contravvenendo a quelle regole che loro stesso si sono date e che tu le elasticizzi a secondo delle tue posizioni; e potrei continuare ancora….. credi che sia maturo o che si avvicini alla moralità?
      Il Difensore Civico si sarebbe dovuto occupare di queste cose, e sicuramente, sarebbe intervenuto e in modo istituzionale, anche per correggere il tiro di certi atti che coinvolgono tutti, il Presidente del Consiglio che nelle sue “verginità” non ha saputo tutelare “diritti elementari” dei cittadini e si è fatto portavoce di una “soppressione democratica”, e anche te caro Paolo.
      Potrei parlarti anche della morale e di cosa è, ma sarebbe solo un esercizio.
      Un consiglio. Anziché esercitarti nel trovare cavilli per evitare di cambiare le regole o annullare un diritto, facendo riferimento ad una proposta di un Ministro che chiama “porcate” le leggi che egli stesso fa, fatti promotore di “cavilli” per far vincere la democrazia partecipativa, indipendentemente dalle Leggi e da chi dovrebbe essere il “tutore” dei diritti dei cittadini, faresti un figurone.
      Grazie del tuo intervento.

  3. in risposta a Paolo Polito

    1- il ricorso è stato inoltrato in data 6 ottobre 2008 (il disegno di legge sulla riforma delle autonomie locali è di un mese fa…..ed è appunto solo un disegno….).

    2- Fosti proprio tu ad indicare ed a credere nella figura del difensore civico precedente che fu eletto proprio grazie al commissario ad acta regionale.

    Ora, mi sembra strano che tale figura sia diventata all’improvviso inutile solo perchè ha sancito una ennesima figura di m…. del Sindaco Melchionda e dei suoi seguaci socialisti che, pur avendo un buon nome a disposizione, hanno pensato solo a litigare, fregandosene dei diritti dei cittadini.

    Ti abbraccio caro paolo.

    Antonio Corsetto

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    • Per Paolo Polito,
      Ma quale veleno, sei ancora vivo. Tu sei intelligente e con te è piacevole discutere. Spesso ci siamo scambiati opinioni e non mi sembra ci siano state molte divergenze, ma quando ti metti a cavillare allora perdi la tua normale spiritosaggine e vai nel ragionierato più classico, mortificando il tuo normale spirito critico, spiritoso versatile e spumeggiante. Tuttavia nella fattispecie oltre ad esprimere le tue opinioni, rispettabili, hai anche espresso giudizi, e sotto forma di interrogativi, hai voluto dare un taglio “cattedratico” all’argomento, quasi a giustificare la validità di una iniziativa che, fortunatamente non è riuscita da parte del Consiglio Comunale, mirata a sopprimere un diritto, quello del Difensore Civico, ritenendolo una figura pressoché inutile, e tra l’altro, dispendiosa.
      Nel fare questo, il Consiglio Comunale ha mancato di rispetto (istituzionalmente parlando) al Dott. Giovanni De Martino, che ha ricoperto quel ruolo con il suo stile di uomo corretto e riservato.
      Si è mancato di rispetto (oltre che a contravvenire alla legge, volendo eliminare tale funzione dopo che Associazioni e Partiti avevano candidato ed esposto delle persone rispettabili e dopo che avevano espresso giudizi nemmeno troppo attinenti il ruolo, sui singoli candidati espressione della società civile, anziché valutare i curricula), cercando di trovare cavilli su quelli che in alcune stanze andavano bene e in altre invece no.
      Cambiare le regole in corso è stato il colpo finale. Per evitare di fare una scelta, qualunque essa sia stata, rimescolando le carte per legare la funzione alla legislatura, in modo da diventare merce di scambio, o addirittura eliminandola, per evitare che alcuni o tutti assurgessero al ruolo di Difensore Civico, è stato l’atto più sprezzante e irriguardoso verso le regole (e qui centra la morale). Si è tentato di tutto, Tizio non ha i titoli perché non è Laureato in Legge, Caio è incompatibile perché è Avvocato ed esercita la professione, Sempronio mi è antipatico e potrebbe dare fastidio, allora eliminiamolo proprio per buona pace di tutti.
      Caro Paolo mi sarei aspettato che il Consiglio Comunale avesse fatto una scelta, dimostrando la propria maturità e il coraggio di dire si a un candidato, senza per questo offendere gli altri non eletti. Bene ha fatto il difensore Civico Regionale a nominare un commissario ad acta, esautorando il Consiglio delle sue prerogative, la scelta non sarà motivo di nessuna contestazione, sarà la presa d’atto, allo stesso modo di quando fu nominato il dott. Giovanni De Martino, e il tentativo che ora vorrebbe fare il Consiglio Comunale per mettere un “cappello” è tardivo e inopportuno. Non esistono più le condizioni di imparzialità e un intervento del Consiglio, non sarebbe riparatore ma sarebbe solo inquinante rispetto ad una vicenda molto ma molto consumata.
      Poi per quanto riguarda l’eliminazione di una figura di Garanzia come il Difensore Civico, ad opera di una Legge di questo Governo, è veramente una “porcata”.
      Grazie dei tuoi interventi

  4. Lettera in risposta al Dott. Gaetano Naimoli
    Per Gaetano Naimoli.
    Gentilissimo Gaetano, credo posso chiamarti per nome, perché anche se non ti conosco, (non è una colpa, vista la tua età, ma per me è una colpa, poiché conosco praticamente tutti o quasi tutti), ma conosco i tuoi genitori, specie tuo padre al quale mi lega un’antica ed affettuosa amicizia dalla nascita.
    Gli auguri te li ho già fatti ma come si dice, repetita juvant, te li faccio ancora. Sono d’obbligo perché con questa nomina, è nelle tue mani l’equilibrio. L’equilibrio, nel senso che devi vigilare sugli atti che spesso non vanno nella direzione giusta per il cittadino, senza per questo avere nessun preconcetto verso l’Amministrazione. Spesso gli amministratori spinti dagli eventi e dalle richieste , magari insistenti di taluni, commettono leggerezze, prepotenze o prevaricazioni, che invece producono disagi notevoli ai cittadini, i quali non necessariamente devono avere ragione, ma devono in tutti casi avere soddisfazione. Prepotenze, prevaricazioni e leggerezze, aggravate poi dal voler a tutti i costi difendere il proprio operato, magari indifendibile, che se prese in tempo, potrebbero essere corrette ed annullare ogni disagio.
    Mi chiedi la collaborazione. Mi chiedi una cosa scontata. Così come è scontato per ogni cittadino a cui sta a cuore questa o qualsiasi altra Città. Tuttavia, ognuno deve svolgere il proprio ruolo a secondo dello spazio che occupa nella società, nelle Istituzioni, nei luoghi di lavoro. Il mio spazio, nonostante il mio tradizionale lavoro, me lo creo coltivando i miei hobbies e le mie passioni, tra queste vi metto al primo posto la politica.
    Allo stesso modo insieme ai miei hobbies mi piace coltivare l’amicizia e i rapporti interpersonali, dando per scontato tutto quello che si può provare per la famiglia. Quindi al primo posto in assoluto, gli affetti, la politica. Quindi la morale, l’onestà. Nutrendo per contro un’avversione per tutto quello che si contrappone a questi valori per me fondamentali.
    Per questo, per curare questi valori e questi affetti decisi di non partecipare più attivamente alla politica, che mi attribuiva anche un ruolo pubblico e un discreto successo, ritenendo, senza per questo abbandonare la politica, che si potesse partecipare in vari modi a questo bell’esercizio. Nel mio percorso ho incontrato persone eccezionali e persone spregevoli, uomini onesti e corrotti, delinquenti e persone per bene, e questi incontri hanno contribuito alla mia crescita e all’esercizio della conoscenza del genere umano.
    Il Mio carattere, mi dicono gioviale ed affettuoso, mi ha aiutato moltissimo in tutti questi anni e per questo ho deciso di partecipare a mio modo al fermento della società, affidando per anni a rubriche giornalistiche (quotidiani, settimanali, mensili) le mie opinioni e i miei commenti, senza fare sconti a nessuno.
    In questo modo ho alimentato ancor più la mia autonomia, il mio senso civico e il mio essere uomo d’onore e democratico, fino a quando non ho deciso di realizzare questo web site, attribuendogli anche un nome, POLITICAdeMENTE, che si presta con quel “de”, che non è solo privativo, ad una doppia interpretazione: politica fatta con la “mente”; politica fatta priva della “mente”.
    Non ho fatto sconti a nessuno in tutti questi anni, non ne sto facendo adesso e non ne farò in seguito, la mia morale me lo impedisce. La collaborazione è naturale se va nella direzione dell’onestà, improntata sulla lealtà, sui valori, se esalta la legalità, se combatte ogni forma di sopraffazione a partire dalla corruzione, dalla criminalità, per finire alle mafie o alle Camorre che tanto tormentano le nostre terre e tanto ne condizionano la crescita e il relativo abbandono. Collaborazione ma nel rispetto dei ruoli, altrimenti rischia di diventare una “conventicola”. E’ giusto, però, che chiedi la collaborazione ai cittadini, ma non prima di aver “ispirato” te stesso e scegliere il tipo di percorso che sei intenzionato a fare.
    Credo che la madre di tutti i problemi sia l’accesso agli atti. Non esiste un solo atto, che si può definire privato, quando questi nelle sue implicazioni produce effetti pubblici. Quindi la prima richiesta è quella di fare una battaglia perché l’accesso ai documenti non sia vincolato da “sbarramenti”. Per il resto non mi sento di suggerire l’agenda degli impegni, non è mia prerogativa e non è giusto, è giusto invece affidarti il mio buon augurio.
    Massimo Del Mese

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