Un Consiglio Comunale umiliato. Progetti bloccati. Investitori in fuga. Una Città in miseria.
Per Rosania c’é solo una speranza: “L’amministrazione vada via e riconsegni agli ebolitani la possibilita’ di scegliere un nuovo governo cittadino capace di fare i conti con i problemi enormi ed incancreniti di una citta’ che non merita questo miserevole spettacolo!”
EBOLI – Si è appena concluso il Consiglio Comunale con il quale l’Amministrazione Melchionda, facendo ricorso al “Decreto Salva Comuni” ha approvato il Riequilibrio di Bilancio e ancora non si placano le polemiche sull’altro Consiglio Comunale: Quello del 29 gennaio scorso, andato deserto, su “comando”, che avrebbe dovuto discutere del Parcheggio Interrato di Via Adinolfi. Per quella “diserzione” comandata, si addusse da parte dei capigruppo di maggioranza, Vincenzo Rotondo, Arturo Marra e Pietro Mazzini, la motivazione della vicinanza di un accordo per definire la vicenda dei parcheggi. Quale occasione migliore sarebbe stata quella di coinvolgere il Consiglio Comunale e dare più forza ad una scelta, rassicurando nel contempo i cittadini, che già si erano impegnati all’acquisto di un box ed avevano anticipato anche laute somme alla ditta successivamente fallita.
“Gravissimo e senza precedenti! quello che è successo martedì sera in consiglio comunale ad Eboli: – scrive a tale proposito il Consigliere Gerardo Rosania nel commentare quella presa di posizione ritenuta umiliante per il Consiglio Comunale – il sindaco è terrorizzato dall’idea di dover dare conto di quello che sta avvenendo nel cantiere dei parcheggi interrati di via Adinolfi, lavori da lui fortemente voluti ed imposti contro la volonta’ dei cittadini di quella zona, e fermi ormai da due anni, e allora ordina a mezzo stampa ad una maggioranza ridotta ad una “confraternita di signorsì” privi di qualsiasi autonomia di pensiero, di non presentarsi in Consiglio Comunale.
La legge – fa rilevare Rosania come il Consiglio sia autonomo, vieppiù, come nella conferenza dei capigruppo gli stessi Rotondo, Marra e Mazzini, non avessero obiettato nulla rispetto alla convocazione e alla stesura dell’Ordine del Giorno, evidenziando per questo una scarsa autonomia degli stessi, “costretti” successivamente a modificare le loro decisioni precedentemente assunte – prevede che il Consiglio Comunale (massimo momento di rappresentanza dei cittadini) sia un organo autonomo rispetto al sindaco, che si autodisciplina e che nomina un proprio presidente, proprio per segnare l’autonomia di funzionamento rispetto al sindaco o alla giunta comunale. Ad Eboli non e’ cosi’! Il sindaco ordina che quel consiglio “non s’ha da fare“? Ed i consiglieri di maggioranza, irreggimentati, non si presentano! Ovviamente nella conferenza dei capigruppo, che ha deciso la convocazione del Consiglio, l’ordine del giorno e la data (come da regolamento!) nessuno ha detto niente. La maggioranza, che era presente, non ha fatto obiezione a quella convocazione. Ma poi arriva il veto del sindaco!
Ancora una volta! – continua l’ex Sindaco Rosania – E’ stato umiliato il Consiglio Comunale nella sua autonomia e privato, della possibilita’ di discutere su questioni importantissime che interessano i cittadini ebolitani:
- E’ successo con la richiesta di discutere sulla questione dell’ospedale di Eboli, che giace senza essere presa in considerazione da oltre 1 anno, e nessuno discute piu’ del nosocomio cittadino.
- E’ successo con la questione della chiusura del tribunale, in violazione ad una precisa delibera dello stesso Consiglio. Mentre in altre citta’ colpite dalla chiusura del tribunale si e’ proceduto a fare i ricorsi, ad Eboli grazie a Melchionda & c. la questione e’ passata sotto silenzio .
Ancora una volta! – prosegue Rosania – il Consiglio Comunale viene privato della funzione di controllo e di indirizzo su quello che avviene nella citta’:
- Umiliati i cittadini interessati dalla vicenda dei parcheggi a via Adinolfi, che meritano di avere una parola di chiarimento sullo stato della vicenda, avrebbero potuto strappare qualche impegno ad una amministrazione “troppo distratta” sulle questioni che interessano concretamente gli ebolitani (perchè su quella costruzione ci sono ebolitani che hanno anticipato decine di migliaia di euro e che vorrebbero sapere se avranno mai quello per cui hanno pagato!);
- umiliati i lavoratori disoccupati che da una settimana occupano l’aula consiliare, che si appigliano ad ogni speranza di sblocco di qualche cantiere, e che speravano di ricevere dall’ amministrazione comunale qualche segnale positivo di attenzione, o comunque di disponibilità, di impegno a sbloccare il cantiere di via Adinolfi.
Niente da fare!
Non ricordiamo – affonda ancora le sue critiche il consigliere di opposizione – di aver mai visto un livello così basso della politica ad Eboli: un Consiglio Comunale marginalizzato e messo nelle condizioni di non potere svolgere il suo ruolo di riferimento delle istanze e delle attese dei cittadini, i partiti della maggioranza assenti sui problemi della città.
Anche di questo, – Conclude Gerardo Rosania – oltre al “dissesto finanziario“, all‘immobilismo edilizio, all‘abbandono della fascia costiera, alla morte della vita culturale cittadina, all’aggressione speculativa del territorio, allo spopolamento del centro a vantaggio delle mega strutture commerciali sorte fuori dal paese, al ritorno prepotente di problemi sociali come quelli della casa, al distacco sempre più marcato dei cittadini dalle istituzioni che stanno irrimediabilmente, giorno dopo giorno, perdendo credibilità, dobbiamo ringraziare questo sindaco e questa maggioranza!
C’e’ una unica speranza, ed e’ che questa amministrazione, ormai acclaratamente pericolosa per il futuro di Eboli, vada via e riconsegni agli ebolitani la possibilita’ di scegliere un nuovo governo cittadino finalmente capace di fare i conti con i problemi enormi ed incancreniti di una citta’ che davvero non merita questo miserevole spettacolo!
Oggettivamente se ci sono delle novità e se si è vicini ad una risoluzione rispetto al problema dei parcheggi Interrati di Via Adinolfi, forse sarebbe stato meglio informare il Consiglio Comunale e coinvolgerlo anche in una eventuale scelta piuttosto che rinviare il problema ed alimentare tutte quelle zone d’ombra che ci sono sulla vicenda.
Zone d’ombra che non si riferiscono affatto alla spiacevolissima situazione che si è venuta a creare a seguito del Fallimento della ditta esecutrice del Project, condizione che certo il Comune non poteva prevedere e per questo escludendo sue responsabilità in merito. Responsabilità invece che si assumerebbe nel momento in cui tiene all’oscuro il Consiglio comunale e la Città, ancorché i cittadini pienamente coinvolti, che andrebbero ad aggiungersi ai ritardi che si sono accumulati e che non giocano a favore di una bonaria risoluzione. E più passa il tempo e più l’operazione e l’investimento diventa poco appetibile e poco risolvibile se non si ricorre a prese di responsabilità coraggiose ed immediate.
Ma questa è una Città particolare, si incovano investimenti e si chiede lavoro, si denuncia da una parte immobilismo edilizio e dall’altra aggressione del territorio, ma puntualmente si fa il contrario: Si corre dietro ad investimenti difficili se non impossibili per la loro scarsa appetibilità come il Project financing dell’ex Pezzullo e si frena su quello che invece è possibile come quello dell’ex Mattatoio; Si facilita l’Husing Sociale Fontanelle, legato ad un concorso e si frena se non si ostacola il PUA Fontanelle che invece un investitore c’é e pare sia intenzionato a non voler più investire nell’area e a Eboli, preoccupato evidentemente, per la lentezza da lumaca con i quali viaggiano i vari permessi e le varie autorizzazioni e preoccupato per eventuali sgambetti presenti passati ed eventualmente futuri.
Se dovesse risultare al vero che la Contact Center – Centro San Luca, rinunci all’investimento, volerebbero via al vento circa 40 milioni di investimenti, circa 100 posti di lavoro intorno al comparto edilizio, e tutte le varie economie legate a quell’investimento, ma soprattutto l’opportunità di risanare l’area Fontanelle, aggredita dalle varie speculazioni edilizie degli ultimi 30 anni, intervenendo sul ruscello Fontanelle e la sua irregimentazione, e alla realizzazione del collettore viario che collegherebbe l’ingresso della città all’area nord-ovest, particolarmente convulsa e pure essa disordinatamente aggredita da una miriade di costruzioni, molte delle quli frutto di abusivismi vari, perpetrati e consolidati nel tempo.
E tra false promesse, fallimenti vari, chiusure di cantieri, progetti bloccati, e investitori in fuga, appare in tutta la sua drammaticità una Città sempre più in miseria.
Eboli, 3 febbraio