SEL DI EBOLI CHIUDE: FINISCE UN’ESPERIENZA

Rosania e SEL: Grazie, ma noi non ci stiamo! Si è superato il limite della decenza! E’ la fine di un’esperienza.

Dal Congresso alle Primarie false, si è smarrita la strada. I valori della trasparenza e della correttezza non sono più di attualità in questo partito. Il Circolo “La sinistra” di Eboli chiude con SEL. E sabato 26 gennaio 2013, alle 19,30, nasce il gruppo spontaneo “La Sinistra”.

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EBOLI – Il Circolo “La Sinistra” di SEL ad Eboli “chiude”, e insieme a lui chiude anche il Consigliere Comunale, ex Consigliere Regionale ed ex Sindaco Gerardo Rosania, figura storica e di primo piano della sinistra alternativa ad Eboli e in Provincia di Salerno, il Sindaco degli abbattimenti sulla Fascia Costiera e del ripristino della Legalità, quello del sequestro della Villa Galasso ora intitolata a Falcone e Borsellino, decreta la fine di un percorso e non riconoscendosi più in SEL se ne va.

Nella nota che segue, inviataci dal Circolo “La Sinistra” e che si pubblica integralmente, ricostruiscono i vari passaggi di uno strappo, ma anche la denuncia drammatica di un Partito che non è più lo stesso, e che a giudicare da quello che si è detto e che è stato ampiamente riportato da POLITICAdeMENTE e dalla Stampa si è andato trasformando e si è andato omologando al PD, tanto da non essere più riconosciuto dai suoi eletori e da i suoi simpatizzanti. Un partito irriconoscibile che dal giorno dopo le Primarie beffa secondo i sondaggi si è mangiato oltre 2,5 punti a sfavore di Rivoluzione Civile che al contrario sta occupando con Antonio Ingroia quegli spazi a sinistra lasciati liberi da SEL, ma che al contrario sta individuando sui territori candidati riconoscibili.

SEL non ha fatto in tempo ad assaporare l’ebrezza della vittoria e già si è ubriacata, ed è questa ebrezza che spaventa Rosania e i vari iscritti al Circolo “La Sinistra”, tanto da farne una questione morale. Ebrezza che, evidentemente ha creato più di un motivo di disagio, che aggiunto a quelle trasformazioni che hanno interessato sia Vendola che SEL, tanto da cambiare anche nelle modalità e nelle forme di partecipazione alla vita politica, hanno fatto maturare l’idea dell’abbandono e della rigenerazione in un rinnovato impegno che li ha portati alla fondazione di un gruppo spontaneo di azione politica. Ma di questo Vendola se ne rende conto? A giudicare dall’abbandono della linea politica della “filosofia militante e poesiologa”, è probabile di si, ma non riesce più a tornare indietro. Quegli spazi a sinistra sono già occupati. Ed  è proprio in quello stralcio di manifesto che annuncia la campagna elettorale di Migliore: “ProntiAi Posti….. VIA! Conosciamo i candidati” sta il busillis. I candidati li conoscono? Quei candidati sono “pronti” ad occupare i “posti”, quei posti scippati dalle primarie beffe.

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FINE DI UN’ESPERIENZA

Gruppo spontaneo “La Sinistra” Eboli

Il Circolo “La Sinistra” di Sinistra EcologiaeLIBERTA di Eboli, dopo oltre tre anni di duro ma, per tanti versi, entusiasmante lavoro, compie una scelta sofferta, dura, ma non più rinviabile: interrompe le proprie attività.

 Con il gruppo di compagni che ha animato la vita della Sezione in questi anni, abbiamo cercato di far riappropriare della politica la gente comune, di riaffermare che “libertà è partecipazione”, di portare in politica i valori storici della sinistra arricchiti di nuove sensibilità, di costruire anche qui ad Eboli un luogo aperto alla partecipazione di tutti, iscritti e non iscritti, un laboratorio di idee e di iniziative su temi concreti, che riguardano la vita del paese e la qualità della vita dei cittadini.

Con questi compagni abbiamo condiviso un sogno, abbiamo cercato, pur con tutti i nostri limiti, di affermare un nuovo modo di fare politica e, sebbene con tanti errori, abbiamo cercato di costruire un partito nuovo.

Abbiamo fatto tutto questo lottando fin dall’inizio, non solo verso l’esterno ma anche all’interno del nostro partito, con gli organismi provinciali.

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

Una sfida enorme questa in un momento di crisi della politica e dei partiti, di crisi economica e culturale, di disimpegno da una parte e populismo dall’altra.

Una sfida ancora più difficile in un partito che, nel mentre a parole affermava – per voce del suo massimo esponente – la volontà di coagulare la “sinistra diffusa” e di tutti i suoi valori e tutte le sue istanze (su lavoro, giustizia sociale, solidarietà, diritti, …), nella pratica faceva terra bruciata alla sua sinistra; mentre a parole affermava valori di libertà, di partecipazione, di uguaglianza, nella pratica permetteva che al suo interno crescessero e si affermassero i “padroni” dei partiti che avevano inizialmente aderito a S.E.L., a volte il peggio, almeno nella nostra esperienza.

Si è smarrita la strada!, non capiamo più dove stanno andando e che partito stanno costruendo.

E così abbiamo dovuto, fin dalla nascita di questo Circolo, lottare con le unghie e con i denti per affermare la nostra libertà di azione e di pensiero, trovandoci nelle scorse elezioni amministrative con un segretario provinciale che sosteneva non il candidato sindaco di S.E.L., ma il candidato sindaco di un’altra coalizione (candidato poi passato a destra prima della conclusione del ballottaggio), trovandoci di fronte ad organismi regionali e nazionali che hanno fatto finta di niente, che non hanno dato alcuna risposta ai nostri ricorsi, che hanno messo la polvere sotto il tappeto anche quando abbiamo denunciato le gravi “irregolarità” (per usare un eufemismo) del congresso provinciale farsa con il quale fu “scelto” a Salerno il primo segretario provinciale, Michele Ragosta.

Aver taciuto allora, crediamo abbia aperto la strada alle ancora più gravi “irregolarità” verificatesi all’atto delle primarie del 29 dicembre: possiamo oggi definire le “irregolarità” del congresso provinciale “prove tecniche” di brogli.

Dal congresso provinciale ad oggi i nostri rapporti con i livelli provinciale e regionale del partito si sono man mano ridotti a quelli strettamente indispensabili; abbiamo continuato a lavorare a livello locale, sperando con il tempo, collegandoci ad altri circoli, di “contaminare” il partito con “buone pratiche”, continuando a sperare che il livello nazionale del partito fosse altra cosa.

Abbiamo continuato a svolgere la nostre attività politica anche quando hanno cercato, avvalendosi di persone “più in linea” con quelle logiche, di “occupare” il Circolo di Eboli, perché non lo si era riuscito a zittire ed a piegarlo a logiche spartitorie.

Fino ad arrivare alle primarie farsa di dicembre 2012.

Michele Ragosta
Michele Ragosta

Avevamo già avuto notizie su quello che si stava organizzando e lo abbiamo denunciato agli organismi regionali e nazionali, al punto da arrivare alla decisione di ritirare, prima del 29 dicembre, la candidatura di Gerardo Rosania dalle primarie per la scelta dei candidati.

Ma il partito ha preferito far finta di niente!

Dopo abbiamo solo potuto assistere a dei veri e propri brogli: regole diverse per i diversi Circoli, numero di schede votate che andavano ben oltre il numero dei possibili votanti, maggioranze bulgare di voti per alcuni candidati, scorrettezze inaudite verso i circoli “non allineati”.

Abbiamo scritto esposti alle commissioni interne al partito, ancora convinti che si trattasse di “episodi” e non di un “sistema”.

Abbiamo scritto direttamente a Nichi Vendola, convinti che lui e il partito nazionale non avrebbero potuto non intervenire ed espellere chi aveva usato questi metodi, che non avrebbero potuto non commissariare la Federazione di Salerno.

Ma nulla si è mosso.

Abbiamo anche cercato di capire la delicatezza del momento, con le elezioni alle porte, ed abbiamo proposto soluzioni che permettessero di mettere da parte chi aveva organizzato tutto questo per garantire la propria elezione in Parlamento, senza danneggiare il partito e senza far perdere la faccia ai malfattori.

Ma non si è voluto seguire nemmeno questa strada, probabilmente perché si preferisce non sentire la puzza di chi porta voti e far finta di non vedere i metodi utilizzati per portare quei voti.

Le risposte burocratiche e formali ricevute nella riunione regionale dal rappresentante della direzione nazionale, Gennaro Migliore, e dai responsabili regionali del partito ci dicono con una brutalità sconvolgente, purtroppo, che la questione morale, i valori della trasparenza e della correttezza non sono più di attualità in questo partito.

Col passare dei giorni siamo venuti a conoscenza del fatto che situazioni simili si erano verificate in tante altre città sparse per l’Italia. I ricorsi si sono moltiplicati, ma tutto è stato messo a tacere, alla faccia della questione morale!

In Campania le situazioni più eclatanti. Proprio nel nostro sud, proprio nella nostra regione, dove maggiore è il bisogno di affermare la cultura della legalità.

E, per finire, quando abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti, per poter verificare il numero di votanti, le firme degli elettori ed il rispetto delle regole su chi poteva votare, ….. sono spariti i 64 scatoloni contenenti le schede votate in tutta la provincia di Salerno e tutte le liste dei votanti con le firme degli elettori!

Nichi-Vendola-Eboli
Nichi-Vendola-Eboli

Ma allora come si sono valutati i ricorsi?

E come si sono stilate le liste dei candidati?

Abbiamo sentito come uno schiaffo in faccia le dichiarazioni secondo cui “le primarie sono state una grande festa di partecipazione democratica”.

E, per riconoscere “l’ottimo lavoro” svolto dal segretario provinciale salernitano di S.E.L., Nichi Vendola si candida capolista proprio nel nostro collegio elettorale, salvo poi optare per il seggio che conquisterà in Puglia e far arrivare direttamente in Parlamento chi, qui in provincia di Salerno, ha organizzato tutto questo: Michele Ragosta.

E arriveranno in Parlamento tutti gli altri Ragosta sparsi per l’Italia.

E’ una triste scelta quella effettuata da Vendola e dall’intero partito, quella di far finta di niente, quella di venire a millantare le primarie come una gioiosa prova di partecipazione democratica.

Non è questo il partito che volevamo costruire, non sono queste le persone che possono rappresentarci, non è questa la politica nuova che volevamo proporre agli ebolitani e agli italiani.

Grazie, ma noi non ci stiamo!

Si è superato il limite della decenza!

Sono questi i motivi che ci hanno indotti ad una scelta così dolorosa.

Il circolo di S.E.L. “La Sinistra” CHIUDE! in segno di dissenso profondo verso le pratiche della “cattiva” politica invalse in S.E.L. in provincia di Salerno, clamorosamente avallate dall’atteggiamento del “nazionale”!

Una scelta dolorosa per questo “collettivo” e per ciascuno di noi; non a caso il simbolo di S.E.L., che per l’ultima volta campeggia su un nostro comunicato, è listato a lutto: hanno ucciso l’idea di un partito “diverso”, nato per riunificare la sinistra e per ridare voce e speranza ai più deboli.

Ogni compagna/o deciderà, a livello personale, se conservare la propria adesione a S.E.L.; sicuramente ci sarà chi, con l’avallo del segretario provinciale (contento per aver rimosso l’ “anomalia” ebolitana), meno sensibile alla questione morale ed ai valori della correttezza e della trasparenza cui abbiamo informato l’attività del nostro Circolo, provvederà ad aprire una nuova struttura di S.E.L.; ma questa, francamente, è una “narrazione” che non ci interessa, non ci affascina, non ci riguarda!

gennaro-migliore
gennaro-migliore

Nonostante tutto, però, noi continuiamo a credere che un modo diverso di fare politica esiste, che la Politica è qualcosa di bello, di necessario, di entusiasmante.

Continuiamo a pensare che la Politica è la vita della collettività, che (come dice Benigni) bisogna “amare” la Politica.

È per questo che l’esperienza con S.E.L. di questo gruppo, compreso il Consigliere Comunale Gerardo Rosania, SI FERMA QUI, ma la nostra attività CONTINUA.

Abbiamo tutti insieme, infatti, deciso di non disperdere il piccolo patrimonio costruito in questi anni ed abbiamo deciso di dare vita al Gruppo SpontaneoLa Sinistra, un movimento aperto a chiunque si riconosca in questa idea di Politica.

Ci sembra bello riprendere nel nome lo spirito di partecipazione di cittadini attivi che, negli anni ’70, diedero vita ad Eboli alla bella esperienza del Gruppo Spontaneo d’Azione: un gruppo di cittadini che scelsero di non stare a guardare dalla finestra ciò che accadeva al nostro paese in quel periodo e di non fermarsi semplicemente a parlar male degli amministratori locali del tempo, ma attivarono un doposcuola popolare nel centro storico e denunciarono sistematicamente e pubblicamente la mala-amministrazione del tempo.

Invitiamo anche i tanti iscritti di S.E.L. in altre parti d’Italia che hanno condiviso con noi l’indignazione per quello che si è verificato a mettere in piedi laboratori simili ed a collegarci in rete.

Invitiamo tutti fin d’ora all’inaugurazione di questa nuova esperienza sabato 26 gennaio 2013 alle ore 19,30 nella nostra sede di Via Europa 6.

Eboli, 16 gennaio 2013

9 commenti su “SEL DI EBOLI CHIUDE: FINISCE UN’ESPERIENZA”

  1. ma che ne sa Rosania dell’opera svolta da quel gruppo,fra cui occorre ricordare Mario Bonavoglia ,la mente ispiratrice, dei sacrifici fatti ,in modo disinteressato ,senza scopi di carriera pèolitica.
    Giù le mani,quindi ,dall’appropriazione di quella eredità ,da parte di chi,tradendo le lotte e i programmi della sinistra si è arroccato per nove anni nel “Castello comunale ” con prosieguo per cinque anni alla Regione Campania ,ove ha fatto la bella statuina di Bassolino

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  2. compagni i gruppi spontanei d’azione degli anni 70 erano una cosa seria, voi purtroppo ed ha ragione compaesano non assomigliate a loro nemmeno per un poco.
    secondo me godete ad essere pochi e soli e mi dispiace che una persone intelligente come Rosania vi venga ancora dietro.

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  3. Che dire da dove cominciare.
    Oggi si assiste alla distruzione di una sinistra che ha in comune con il vecchio alcuni leader,i quali sono talmente incalliti che non hanno capito che il loro tempo è passato.Ma l’indifferenza alla poli9tica delle nuove generazioni incoraggia cainamente le loro intenzioni di non gettare la spugna.Eboli riflettendosi nel quadro nazionale della politica la rappresenta in tutte le sue sfumature.La crisi economica ,la politica beffarda che premia solo il clientelismo e i padroni scoraggiano sempre di piu le nuove generazioni le quali seguono stereotipi imposti e sbagliati,ingannevoli,per cui non vogliono sentire piu parlare di sacrifici e di lotte, i loro sogni non ci sono piu sono spenti e allora si aspetta la Manna politica che con un si da suddito risolve i singoli problemi.I fantasmi della sinistra si muovono sulle loro stesse ombre ,sembrano sogetti di un libro vecchio e polveroso nessuno piu li crede,io non ci credo piu. Il qualunquismo è alle porte non ci sono leader da seguire che avvolgono la massa affascinandola con i loro discorsi.in tutto questo la posizione piu scomoda la prende chi dice la verita’ ,ma chi dei nostri politici dice la verita’?

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  4. Prendo atto con sorpresa della scelta di una parte dei compagni/e di SEL di uscire dal partito.Mi preme precisare però che la loro scelta pur rispettabile ma non condivisibile non comporta la chiusura del partito ad Eboli, perchè i compagni che insieme a me avevano solo un mese fa chiesto le dimissioni del gruppo dirigente non mollano, non escono, anzi rilanciano e sono pronti a continuare. D’altra parte preciso che le assemblee che hanno deciso il cosiddetto scioglimento si sono tenute senza rispettare la regola elementare che vuole si invitino TUTTI gli iscritti o simpatizzanti che si è tenuti ad invitare. Si può insinuare il sospetto che gli “avversari” è meglio escluderli perchè così ci si compiace di essere maggioranza senza contarci.
    D’altra parte non è strano che chi esce lista a lutto un simbolo che si abbandona e ci si autoproclama erede della sede per farci un gruppo spontaneo politico. Noi che vogliamo rimanere nel partito potremo riunirci per darci dei nuovi organi dirigenti? E’ vero che qualcuno presume che con loro finisce una bella esperienza ed io sono pure d’accordo, ma chi sceglie di andare via non può autoproclamarsi erede di se stesso. Perchè non ci hanno dato la possibilità di dire la nostra nelle varie circostanze in cui hanno deciso di denunciare brogli o altro, sarei stato d’accordo con loro come ho sempre fatto su questo terreno, anche quando stavamo in altri partiti ed in gioco c’erano i tesseramenti gonfiati. Come quando uscii dalla breve esperienza del PD di fronte ad altrettanti scandalosi comportamenti. Mai mi sarei aspettato da coloro che hanno fatto del rispetto della legalità e delle regole il vessillo della loro battaglia politica, di calpestare a loro volta i diritti degli iscritti di poter partecipare alle riunioni dove si operavano le scelte più importanti della vita del partito di quest’ultimo mese. Magari mi sarei potuto riconoscere nelle stesse posizioni, ma oggi non più. Come si fa a decidere che un circolo si chiude se si è consapevoli che ci sono altrettanti iscritti se non di più che pur non condividendo la linea politica portata avanti a livello cittadino dalla segreteria sarebbero pronti come sono ad ereditarne i compiti ed il lavoro da fare? Questo è un grave errore di rispetto delle regole e delle persone che si sono confrontate e scontrate in una libera dialettica democratica anche quando si era una minoranza interna. O magari non si è voluto agitare la storia dei presunti brogli perchè si temeva di essere diventati una minoranza e invece di confrontarsi in un congresso straordinario così come ci si aspettava da parte di quelli che sono stati definiti il Gruppo dei 18, si è preferito uscire dal partito, dicendo che non ci sono più i margini per una dialettica democratica alla pari? Comunque vi auguro buon lavoro anche se non vi seguirò.

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  5. Ho deciso che andrò sabato alla riunnione indetta dai “compagni” ex-SEL. Devo però fare qualche considerazione: Negli anni fine ’60 inizio ’70, vi era ad Eboli una grande partecipazione ad attività “spontanee”, Una delle più grandi esperienze fu il Gruppo Spontaneo, ma nache le Acli ed in parte l’MPA. Poi nacque l’ARCI ( circolo Rocco Scotellaro) e per oltre 10 anni vi fù un grande attivismo partecipativo con grandi iniziative che ancora oggi sono nella memoria di chi partecipò attivamente. Non si tratta di ricordare chi c’era e chi no’. Certo che la storia non si ripete e per questo un piccolo numero di “reduci” di quelle esperienze hanno organizzato una forma nuova di cittadinanza attiva ( EBOLI NUOVA), quindi ben venga anche una “forma” di riedizione del GSd’A.Quello che non condivido è quando si lista a lutto un Simbolo di un Partito. Nessuno ne è proprietario e nessuno può deciderne LA MORTE, specialmente quando si va verso una elezione politica importantissima e QUEL SIMBOLO ha un candidato locale come il prof. CARLO MANZIONE. Non credo che Rosania e compagni hanno voluto danneggiare Carlo, ma certamente anche se non voluto, l’immagine che si dà di SEL a livello locale è molto degradata. Io non voto PD non voto SEL ma la coalizione del Centro Sinistra e mi dispiace ogni iniziativa che di fatto direttamente o indirettamente AIUTA I)L CENTRO-DX. Spero che abbia successo l’iniziativa del GS d’A, ma spero che SEL riapra una sua sede e continui ad essere una presenza forte di una sinistra INDISPENSABILE nella più ampia coalizione di CS.

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  6. La gramigna è inutile tagliarla,si combatte con prodotti chimici per farla essicare.Altri tipi di erba è possibili coltivarli e ascoltare il loro delicato fruscio provocato dal vento, ma la gramigna …anche le capre che mangiano di tutto la rifiutano.Piu comunemente il detto dice “da che pulpito viene la predica”.

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  7. Dopo l’intervento del dott. Lioi sono costretto a ribadire, facendo mio in toto, quanto scritto da un ebolitano di quel gruppo spontaneo (a cui va il mio fraterno abbraccio) aggiungendo che ciò vale,con tutto il rispetto, anche per EBOLI NUOVA.
    In quanto ai nomi ha ragione Lioi quando dice che non si tratta di ricordare chi c’era e chi non c’era ma chi di quel gruppo ha fatto parte sa bene che Mario Bonavoglia ne è stata l’anima vera e questo lo può testimoniare anche qualche reduce di quell’esperienza che oggi frequenta Eboli Nuova. La fusione con le Acli di C/so Umberto I diede vita all’Arci che avrebbe avuto tutte le carte in regola per costruire una futura classe dirigente politica ebolitana di sinistra/centro sinistra,giovane,colta, onesta ,pulita,fortemente radicata al territorio che avrebbe certamente preservato e difeso dai successivi scempi perpetrati specie in epoca bassoliniana. Ma i socialisti, “quei” socialisti occuparono scientificamente tutti gli spazi e per quelle persone e la Politica che immaginavano non c’è stato futuro. Del gruppo spontaneo d’Azione i migliori,Mario Bonavoglia in testa, andarono via. Di quell’esperienza è rimasto solo un bell’esempio perchè nessuno,nemmeno chi è rimasto si è mai piegato a “quella” politica, peggiorata ancor di più quando i socialisti prono-Contiani hanno dovuto cedere il potere ai comunisti prono-Bassoliniani.
    Ma questa è un’altra storia,ed è questa che che Lei dott. Lioi certamente conosce e può raccontare meglio di me.

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