Letture in Biblioteca con “Kitchen” di Banana Yoshimoto

Giovedì 17 gennaio 2013,ore 16.00, Biblioteca Comunale “Simone Augelluzzi”, incontro di lettura sul  libro “Kitchen” di Banana Yoshimoto.

L’incontro organizzato dal Gruppo di lettura “Libri insieme/liberi insieme”, giunto al quinto anno, è condotto dalla dott.ssa Enza Davino. Un romanzo pertinente e calzante alla società italiana e ai giovani incamminati verso falsi miti: del bello, della ricchezza, del successo a tutti i costi.

Banana Yoshimoto
Banana Yoshimoto

EBOLI – Lettura in Biblioteca inizia giovedì 17 gennaio 2013 alle ore 16.00 nella Biblioteca Comunale “Simone Augelluzzi”, l’incontro di lettura sul  libro “Kitchen” di Banana Yoshimoto. L’incontro è stato organizzato dal Gruppo di letturaLibri insieme/liberi insieme“, è giunto al suo quinto anno di appuntamenti, ed è condotto dalla dott.ssa Enza Davino.

“Kitchen” è edito da Feltrinelli, è’ un romanzo che si colloca nella “narrativa” e nella letteratura internazionale, e si inoltra nel mondo dei giovani e mette in evidenza soprattutto la solitudine giovanile, ma anche del desiderio che attraversa i giovani di un focolare domestico, di una famiglia, tanto che se non la si ha si possa addirittura pensare di immaginarsela e virtualmente costruirsela, immaginando attorno a questa famiglia anche tutti gli affetti che si possono coltivare.

.Il Gruppo di lettura “Libri insieme/liberi insieme“, non poteva iniziare il suo quinto anno di appuntamenti che con Banana Yoshimoto e il sul romanzo “Kitchen”. Sicuramente è pertinente rispetto a come e dove si sta incamminando la nostra società e specie quella italiana, “drogata” da diversi ventenni che per quanto abbiano evidenziato gli stessi scopi, hanno prodotti e in periodi diversi gli stessi effetti, perché avevano gli stessi obiettivi: quelli di disgregare la società e la famiglia, di banalizzare i suoi insegnamenti, di minare i valori universali, di coltivare il culto del bello, della ricchezza, della forza; riproducendo un vissuto, sia esso autarchicamente, sia esso mediaticamente, lontano dalla realtà e pericolosamente individualista e qualunquista.

E così in “Kitchen”, le cucine nuove e luccicanti o vecchie e vissute che siano, riempiono in maniera determinante i sogni della protagonista Mikage, drammaticamente sola specie dopo la morte della nonna. Cucine che rappresentano quel calore domestico desiderato. La trovata geniale di Banana Yoshimoto è proprio quella che attraverso i luoghi, la “cucina” che rappresenta quel focolaio domestico a cui ognuno vorrebbe tendere, in contrasto alla “solitudine programmata“, quella famiglia si possa, non solo scegliere, ma addirittura inventare.

Quella fantasia creativa che consente al padre del giovane amico della protagonista Yuichi di diventare o rivelarsi madre e Mikage li assume come propria famiglia, alimentando quell’ambiguità che è tipica delle situazioni irreali ma che è anche fonte di un crescendo che si raffigura tragico e comico al tempo stesso. Con il suo romanzo, Banana Yoshimoto da una rappresentazione del Giappone ai lettori italiani e occidentali completamente sconosciuta, usando un linguaggio fresco e originale che rappresenta una rielaborazione letteraria, e più raffinata dello stile dei fumetti manga.

Questa iniziativa è sicuramente interessante, ma come si anticipava è l’occasione per tutti e specie per i giovani di oggi, di guardare in faccia alla realtà e scegliere sempre quella, che sebbene si presenti piena di insidie è circondata di verità amare, spiacevoli, brutte, ma anche di sentimenti semplici, di amore, di valori, di onestà. Una realtà che nessuna fantasia potrà mai eguagliare.

Per informazioni: Enza Davino 334- 3056593 vicdavit@yahoo.it

Eboli, 15 gennaio 2013

2 commenti su “Letture in Biblioteca con “Kitchen” di Banana Yoshimoto”

  1. L’autrice nipponice è da oltre un decennio conosciuta in occidente,col suo senso dello scalpore e la fresca irriverenza delle sue narrazioni,ha scandalizzato ed appassionato giovani e meno alle sue opere letterarie. D’altronde Kitchen,il suo primo lavoro, ebbe un successo enorme con 60 ristampe in Giappone.
    I suoi libri hanno avuto numerose trasposizioni cinematografiche,possono essere divertenti, svago, ma hanno sistematici riferimenti all’ideologia tralaticia giapponese e contengono riflessioni sulla vita, la morte, l’amicizia, l’amore e la ragione, temi molto rinomati alla scrittrice, a cui piace farli percepire tra i cardini delle sue opere.
    “Sono new age e contro la guerra, contro tutte le guerre. Anzi d’ora in poi scriverò i miei romanzi per combattere quest’estrema violenza. Il primo sarà per i bambini, che sono le prime vittime della crudeltà del mondo d’oggi”….un bel “tipino”

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  2. Ho partecipato per la prima volta ieri pomeriggio agli incontri mensili,di questo interessante simposio cittadino,ed ho riscontrato da subito grande fermento intellettuale congiunto ad una spiccata umanità.
    I componenti del “gruppo di lettura”,con consumata abilità, disputavano delle tematiche del libro in questione oltre della poetica dell’autrice “in toto”,dimostrando una cultura ed esperienza di livello.
    Il prossimo incontro,il 14 p.v.,tratterà di un altro autori nipponico,Murakami Haruki,segnatamente alla sua opera :La ragazza dello Sputnik del 1999,tradotta in Italia,nel 2003,penso che sia una occasione interessante di stimolo culturale,da sperimentare a breve!

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