Per Cecilia Francese di Etica per il Buon Governo è il momemto di nominare le Donne nella Giunta: ora è legge dello Stato.
Francese: “Ora il balletto della maggioranza a guida Santomauro, che da oltre un anno impedisce la modifica dello statuto comunale di Battipaglia, che assicuri la parità di genere in Giunta Comunale dovrà finire, contrariamente chiederemo la nomina di un “commissario ad acta”.
BATTIPAGLIA – “Finalmente è legge! – Esulta Cecilia Francese, fondatrice e leader del Movimento politico Etica per il Buongoverno nell’annunciare che ormai è un obbligo di Legge nominare le donne in Giunta – “Il 26 dicembre 2012 – precisa – è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 215 del 23/11/2012 avente ad oggetto: “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli comunali e nelle Giunta degli enti locali e nei Consigli Regionali”.
Ora – per Cecilia Francese – l’osceno, vergognoso balletto della maggioranza a guida Santomauro, che da oltre un anno impedisce che si modifichi lo statuto del comune di Battipaglia, per assicurare la presenza delle donne nella Giunta Comunale dovra’ finire. La legge è chiara: “entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge (la n° 215 del 2012) gli enti lcali adeguano i propri statuti e regolamenti …”.
Per quanto vogliano continuare a ricercare i loro equilibri sulla pelle delle donne, – aggiunge la leader di Etica per il Buongoverno – entro il 26 giugno lo Statuto Comunale dovrà essere modificato! Va da sè che in caso di ulteriore inattività, Etica per il Buon Governo chiederà la nomina di un “commissario ad acta” che si sostituisca al Consiglio Comunale inattivo.
Certo, rimane il senso di disagio al pensiero che da un anno (dal 5/ gennaio/2012) questa maggioranza ha continuamente fatto venire meno il numero legale in Consiglio Comunale pur di non effettuare la terza e definitiva votazione che avrebbe consentito la modifica dello Statuto.
Una “partita” – secondo la Francese – che ha evidenziato a pieno il livello d’interesse di questa maggioranza verso il problema della rappresentanza delle donne nei livelli istituzionali. Fra l’altro la proposta di deliberazione sulla quale il Consiglio Comunale si è bloccato dalla delibera n° 2 del 5/1/2012, usava esattamente le stesse espressioni che ora la legge nazionale ha assunto: “garantire” la presenza delle donne in Giunta. Battipaglia ha perso una occasione per mettersi “autonomamente” alla pari con tutte le altre città d’Italia delle stesse dimensioni, che da anni hanno già assunto la parità di genere nelle istituzioni come principio fondante. Noi abbiamo avuto bisogno che ce lo imponesse la legge dello Stato.
Ora, però, questi signori – prosegue in senso di sfida la Francese – dovranno fare i conti con la portata complessiva della legge, che impone la parità di genere anche nei Consigli di Amministrazione delle società, degli Enti partecipati e negli organi collegiali non elettivi. Noi di Etica, adesso, chiederemo la piena applicazione della legge in tutte le sue articolazioni; chiederemo che la nostra città, adesso, faccia un passo avanti sul terreno della cultura e della civiltà e che, quindi in tutti questi ambiti sia assicurata la presenza delle donne e da subito!
Continuaiamo a chiamare tutte le donne della nostra città – conclude Cecilia Francese – a vigilare sulla piena applicazione della legge 215/2012. Noi di Giovanni Santomauro e della sua “brancaleonesca” maggioranza non ci fidiamo, men che mai sulle tematiche della parità di genere, alla luce della degradante prova di “vecchiume” culturale di cui hanno dato prova sulla vicenda della modifica statutaria ancora sospesa dopo oltre 1 anno”.
Battipaglia, 9 gennaio 2013