Le primarie delle beffe. Rosania da forfait. Non si candida e racconta il perchè in esclusiva a POLITICAdeMENTE.
SEL non è più la stessa. Dove sta andando? Si sta omologando al Partito Democratico. Malcontenti e delusioni in tutta Italia.
SALERNO – “SEL non è più la stessa”, a dirlo è Gerardo Rosania, leader storico della Sinistra alternativa ex Sindaco di Eboli e ex Consigliere Regionale, cofondatore di SEL. Ed è vero: Sinistra Ecologia e Libertà non è più la stessa, o almeno non è più come prima, come avrebbero voluto fosse gli stessi che insieme a Nichi Vendola l’hanno fondata. A queste rivelazioni viene da chiedersi: ma perché come era?
Questo partito, come tutti i Partiti della sinistra estrema hanno una caratteristica comune, quando non hanno con chi prendersela, si combattono tra di loro e se le danno di “santa” o di laica ragione. Eppure in questo momento ce n’è di carne a cuocere, a partire dall’Agenda Monti, ai costi della politica, alla Legge anticorruzione, al salario di ingresso, Lavoro, alle pensioni e agli stipendi, alla Legge sul Conflitto di interessi, allo Spread, alla Legge elettorale, si proprio la Legge elettorale, che tutti fanno finta di essere indignati e di volerla cambiare, salvo ad utilizzarne benefici ed effetti, si proprio quella Legge elettorale che ormai chiamarla “Porcellum” è riduttivo, e andrebbe ribattezzata: “Scrofam”; proprio per essere la madre di tutti i porcellum.
Tutte questioni che stanno sul tavolo politico da un ventennio, ma che nessuno di quelli intorno a quel tavolo ha voluto risolvere, salvo poi ad accusare Silvio Berlusconi, che invece di quella Legge si è cibato, tutti responsabili in eguale misura quella ipocrita combriccola di commensali, che ne ha tratto benefici e continua a trarne, a giudicare dalle schifezze che sia il PD che SEL, facendo finta di fare i democratici, stanno consumando in questi ultimi giorni.
SEL è cambiata! assolutamente no. Non è cambiata, come non è cambiato il Partito Democratico e non sono cambiati tutti quegli attori di quella sinistra, che di volta in volta si “masturba” in sterili dibattiti, trascurando le cose essenziali e si comporta sempre allo stesso modo senza accorgersi che tutto è cambiato e ignorando caparbiamente di essere cambiati anche loro, e tra vetero-comunisti, post-comunisti e neo-comunisti continuano a prenderci per i fondelli, impastati come sono nei privilegi e nel potere che fanno finta di combattere facendo finta di essere gli stessi, e si imbrogliano talmente tanto, che non si riconoscono nemmeno tra di loro, figuriamoci se li possono riconoscere gli elettori, tranne a ritrovarsi quando mettono in pratica tutta quella ingordigia di predatori di quel potere che accusano, del quale però, ne sono fortemente attratti e alla pari dei drogati, non poterne più fare a meno.
SEL non è più la stessa? Eppure i comunisti sono sempre gli stessi. Come mai non si trovano più? Forse perchè sono sempre gli stessi, e anche se si sono sforzati in quel tentativo di cambiamento impresso da Nichi Vendola, il “poesiologo” trasformando l’azione politica da interventista e di piazza a filosofico-politica, hanno impresso una accellerazione a quella trasformazione che sembra essere più vicina al recente passato craxismo che al moderno liberal-socialismo.
“SEL non è più la stessa – Lo dice anche Gerardo Rosania che si è ritirato prima dalle Primarie Parlamentari e poi dalle Liste, denunciando apertamente i brogli elettorali in una lettera aperta che insieme al circolo “La Sinistra” ha inviato a nichi Vendola. Lettera che non ha avuto e non avrà mai una risposta e di questo se ne è convinto anche un inossidabile comunista come Rosania nel momento in cui dice: “Non abbiamo sentito nessuno dei livelli regionali e nazionali. Presumiamo che le nostre osservazioni non siano state accolte. Il provinciale poi, ci ha rifiutato l’accesso e gli atti stessi.
Cosa faremo? Rosania si fa da solo la domanda e da combattente assicura – “continueremo a contestare tutte le anomalie e tutte le prepotenze, ci raccorderemo anche con gli altri, a partire dal circolo salernitano Makeba, per capire come muoversi. Il quadro è estremamente preoccupante – aggiunge Rosania – c’é molta delusione. – e prosegue nel suo ragionamento – Ci saremmo aspettati dal Nazionale una convocazione e una presa di coscienza, magari anche impostata sul “chiudiamo il tutto”, ma il silenzio ci preoccupa. Questo silenzio è da aspettarselo dagli altri Partiti non da SEL. Un Partito di Sinistra dovrebbe essere un’altra cosa e non il silenzio che vorrebbe tendere a ridurre il tutto nelle marginalità. Quella marginalità invece – prosegue Rosania – al contrario, è il risultato di comportamenti similari in Campania, come nel Lazio, in Toscana, nel Veneto, in Sicilia e altrove, il che significa che è un disegno ben architettato e da quì c’é da chiedersi: Dove sta andando SEL?
Le Primarie sebbene siano uno strumento democratico, da sole non rispondono a quei requisiti di completezza rispetto ad una domanda politica specifica che deve dare necessariamente risposte plurali. Queste Primarie – continua nella sua critica e nelle sue osservazioni Rosania – sono un’altra cosa e ora sono state macciate da brogli, da illegalità, ecco perché mi sono ritirato dalle Primarie e dalla Lista, come hanno preannunciato anche Giampaolo Lambiase a Salerno e Tonino Scala a Napoli e come stava avvenendo anche in Toscana – nel momento in cui un’altra ebolitana, manco a farla apposta, Alessia Petraglia, arrivata prima e senza imbrogli, era stata scavalcata e di fronte alla sollevazione generale la furbata è fallita -.
Ora, dopo questa presa di posizione, ci si chiede come andrà a finire e cosa faranno i dissidenti una volta ufficializzate le Liste senza la loro presenza: “Il cosa fare? – risponde Rosania – è legato a cosa succede e alla fluidità della politica. La nostra collocazione dentro SEL (intendendo anche il Circolo “La Sinistra” di Eboli) è legata a capire cosa avviene e le caratteristiche che assume SEL. Ad ora non emerge una chiara volontà di costruire un Partito. I prossimi giorni e i prossimi mesi saranno quelli decisivi.
Sicuramente saranno mesi decisivi per le sorti di SEL e alla luce di quello che sta accadendo in tutta Italia, Gerardo Rosania ha ben poco da aspettare, SEL è ormai tutta un’altra cosa rispetto a quello che era. Saranno mesi difficili è vero, e decisivi soprattutto per noi italiani, ridotti come siamo alla fame e senza speranze.
SEL è Cambiata? Sicuramente si, il problema vero è che sia Vendola, sia Rosania, e sia Michele Ragosta, accusato di essere il regista dei brogli elettorali di SEL salernitano, fanno finta di essere sempre gli stessi, ragionano sempre allo stesso modo, ma hanno abbandonato: l’eskimo per indossare un Blazer blu, possibilmente di Kiton e un cappotto di cachemire di Piacenza; hanno abbandonato la cinquecento per sostituirla con un SUV; hanno archiviato la sigaretta fatta a mano e in taluni casi lo spinello, per sostituirli con un sigaro; hanno accantonato la gassosa e quel vino che sapeva di raspo per sostituirli con lo champagne e con vino d’annata; e qualcuno che sembra essere più trasandato, è solo perché risponde rigorosamente ai canoni missoniani; e con queste premesse non si riconoscono più e non vengono più riconosciuti nemmeno dai loro elettori, mentre gli altri, quelli che li osservano hanno assistito a quella mutagenesi che inevitabilmente ha trasformato una generazione, ma anche un sogno, e poco per volta ne prendono le distanze.
E noi? Noi staremo a guardare.
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Le teste di lista di Sel in Italia
Ecco l’elenco:
Lombardia 1 – Camera Claudio Fava, Daniele Farina, Valentina La Terza, Patrizia Quartieri
Lombardia 2 – Camera Titti Di Salvo, Luigi Lacquaniti
Lombardia 3 – Camera Franco Bordo Senato Lombardia Monica Frassoni – presidente Verdi Europei Tino Magni, Pina Giorgio,
Piemonte1 – Camera Giorgio Airaudo – segreteria nazionale Fiom Celeste Costantino, Michele Curto,
Piemonte2 Camera Giorgio Airaudo – segreteria nazionale Fiom Fabio Lavagno, Senato Piemonte Monica Cerutti, Maria Chiara Acciarini
Veneto 1 Camera Alessandro Zan, Michela Faccioli,
Veneto2 Camera Giulio Marcon – portavoce della campagna “Sbilanciamoci” Valentina Dascanio Senato Veneto Pape Diaw, Maria Teresa Di Riso
Friuli Venezia Giulia Camera Serena Pellegrino
Friuli Venezia Senato Grazia Francescato, Loredana Panariti
Liguria Camera Stefano Quaranta, Nico Isetta
Liguria Senato Francesco Forgione – ex presidente commissione parlamentare Antimafia Carla Nattero
Emilia Romagna Camera Francesco Ferrara, Giovanni Paglia, Cinzia Terzi
Emilia Romagna Senato Massimo Mezzetti, Elena Tagliani
Toscana Camera Martina Nardi, Marisa Nicchi, Gabriele Berni, Farihia Aidid
Toscana Senato Alessia Petraglia, Renzo Ulivieri
Umbria Camera Elisabetta Piccolotti
Umbria Senato Roberto Natale – ex presidente della FNSI
Marche Camera Laura Boldrini – portavoce Agenzia ONU rifugiati Lara Ricciatti
Marche Senato Maria Luisa Boccia
Abruzzo Camera Gianni Melilla
Abruzzo Senato Roberto Natale – ex presidente della FNSI Anna Suriani
Camera Lazio 1 Massimiliano Smeriglio Sergio Boccadutri, Ileana Piazzoni Filiberto Zaratti, Cecilia D’Elia
Camera Lazio 2 Nazzareno Pilozzi
Senato Lazio Loredana De Petris, Massimo Cervellini, Maria Rita Manzo
Campania 1 camera Gennaro Migliore, Arturo Scotto, Antonella Cammardella
Campania 2 Camera Gennaro Migliore, Michele Ragosta
Campania Senato Peppe De Cristofaro, Dino Di Palma
Basilicata Camera Antonio Placido
Basilicata Senato Giovanni Barozzino – operaio Fiat di Melfi, reintegrato sul lavoro dopo sentenza giudice
Calabria Camera Ferdinando Aiello, Andrea Di Martino
Calabria Senato Ida Dominjanni – giornalista Eva Catizone Camera
Sicilia 1 Laura Boldrini – portavoce Agenzia ONU rifugiati Erasmo Palazzotto Camera
Sicilia2 Laura Boldrini – – portavoce Agenzia ONU rifugiati Sofia Martino
Sicilia Senato Francesco Forgione – ex presidente commissione parlamentare antimafia Raffaele Gentile, Anna Bonforte
Puglia Camera Nichi Vendola, Nicola Fratoianni, Annalisa Pannarale, Toni Matarrelli, Donatella Duranti, Arcangelo Sannicandro
Puglia Senato Dario Stefano, Giulio Volpe – rettore Universita’ di Foggia Francesca Abbrescia
Sardegna Camera Michele Piras
Sardegna Senato Luciano Uras
Salerno, 6 gennaio 2013
“I dirigenti comunisti non vogliono stare con gli operai ed i contadini ma A CAPO degli operai ed i contadini” (Don Milani).
Il potere logora chi ce l’ha!
http://www.beppegrillo.it/2013/01/se_cinque_anni/index.html
Io cinque anni fa non sapevo manco chi fosse Grillo, anzi pensavo ad un bravissimo comico ritiratosi a godersi i suoi meritati guadagni. Fu grazie ad un amico, quattro anni fa, che scoprii il Blog di Grillo, e da quel giorno non me ne sono più staccato, leggendo con interesse ogni giorno almeno un nuovo articolo scritto altro che da un comico, da uno che di politica ne ha fatto vita e passione. Del V-day non ho memoria, se lo avessi saputo oggi sicuramente anche la mia firma starebbe in discarica come quella di altri 350.000 cittadini che hanno firmato. Non per questo sono meno indignato del trattamento subito. Soprattutto se penso che ci hanno riempito di chiacchiere negli ultimi cinque anni su fasulle riforme elettorali, per cosa? Per andare ancora una volta, il mese prossimo, a votare mettendo una croce su un disegno, cosa che sa fare un bambino dell’asilo, deresponsabilizzando completamente l’elettore che o non va più a votare, e si sente straniero in patria, o va a votare senza nessuna preparazione, come un rito pagano che si svolge al di sopra della sua testa, senza chiedersi neanche il perché. A noi italiani ci hanno ridotto a questo, e non siamo neanche in grado di capire che è ora che ne paghino tutti loro le conseguenze, quella di averci degradati a cittadini sudditi di un re Borbone, facendo strame di un paese che era nato con una delle costituzioni più belle del mondo. Si vergognino di quanto hanno fatto, e non ci vengano a parlare di paese arretrato. Loro ne sono pienamente colpevoli, avendo distrutto istituzioni pubbliche come scuola, sanità e trasporti che sono il pieno e totale indice di civiltà per un Paese.
Caro Armando se è per questo don Milani, che i “compagni” considerano un prete “comunista” era molto più esplicito: “i capi del comunismo affermano che la loro ideologia viene da lontano e andrà lontano. NON E’ VERO!(…) va avanti strisciando e speculando tra le innumerevoli miserie della terra”.
E amcora:”Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire ad una classe dirigente parassitaria e brutale la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”.
Anche a me queste parole risultavano incomprensibili perchè il suo pensiero, ogni sua azione,ogni suo scritto sembrava essere più in sintonia col PCI che con la DC dell’epoca. La gerarchia ecclesiastica poi lo considerava addirittura un eretico, ma erano i tempi di Berlinguer e del grande partito comunista italiano protagonista di tante conquiste sociali,delle grandi manifestazioni sindacali e di tante battaglie di democrazia e di libertà in nome del popolo degli oppressi condotte dai banchi dell’opposizione. Poi i “compagni” sono arrivati al governo ed è cambiato tutto.ECCO PERCHE’ NON CAPIVO. Quelle parole erano premonitrici e si riferivano ai disastri di cui questa gente è capace quando arriva al potere. Responsabili prima e corresponsabili poi di tutte le nostre disgrazie, salvo poi defilarsi abilmente e vigliaccamente, di fronte alle proprie responsabilità come ben sintetizzato anche in quest’articolo.
Insomma “altro” che “altro”,ormai s’è capito:quando c’e’ di mezzo il potere i comunisti,veri o presunti,non sono secondi a nessuno e come diceva don Milani:”(…)sono proprio dei figli di puttana”.
P.S.: l’ultima frase che massimo sicuramente sforbicierà, è sempre di Don Milani.
Ho creduto e prima ancora ereditato un comunismo che non ci è maistato da ragazzino attraverso mio padre e la classe sociale che apparteneva mi facevano credere che il comunismo tramandato dall’unione sosietica era giusto aiutava i poveri distribuendo equamente la ricchezza terrena. SCIOCHEZZE , solo stronzate e demagogia ,col diventare grande ho visto cadere ad uno ad uno gli stereotipi della politica di sinistra con tutti gli idoli che avevano invaghito la mia ed altre gioventu’ sane e tenaci.Col crescere mi sono visto scavalcato dai sinistroidi del mio paese la parola Eschimo innoicente è solo una frase in una canzone di Guccini e basta , “la strada” quella dello scrittore americano jack k.è solo un libro per snobbare chi non lo ha letto ,tutte finzioni ,menate e contromenate per apparire ,ma al momento giusto hanno fatto affari con i D.C.,quelli delP.S.I. di Craxi e Conte ad Eboli producendo un immagine non molto diversa da questoi che erano i loro avversari.
Credo che la sinistra e la destra non sono mai esistite nel termine politico ma solo uomini onesti che credono in cio che fanno senza arricchirsi e altri disonesti che della politica ne fanno una ricchezza.Ma alla fine è importante combattere affinche non si lasci spazio agli ipocriti ai ladri aigli speculatori della politica iniziando dai loro mega stipendi che con uno solo starebbero bene 20 famiglie al mese. Che il Presidente della Repubblica fa il discorso di fine anno toccando tutti i bisogni sociali e dice di credere nella polirica altrimenti non si va da nessuna parte. Non ci credo ,evolvesse il suo mega stipendio per le famiglie degli esodati dei pensionati al minimo ,dei disoccupati dei gipovani invitando tutti i parlamentari a ridursi lo stipendiop a 2000 euro al mese, allora si diventerebbero credibili e non fate come vi dico ma non come io faccio. questa politica ,partendo dai miei compaesani anche i meno peggiori come Rosania non mi appartiene ne a me ne alle persone oneste questi sarebbero “altra cosa”.
Alessia Petraglia è nata ad Eboli(Salerno) il 16 ottobre 1967, dopo la maturità classica si trasferisce a Firenze, dove frequenta la Facoltà di giurisprudenza e inizia il suo impegno nel movimento studentesco. E’ stata presidente di “Allosanfan”, associazione universitaria fiorentina, e poi segretaria e vice-presidente dell’Arci di Firenze, dove ha seguito il settore della cultura, dei diritti, gli aspetti organizzativi e quelli della consulenza per le basi associative. E’ stata consigliere regionale ed ha vinto le primarie di SEL.
Alessia è figlia del mio compianto compagno socialista TANINO, morto prematuramente a 53 anni il 25/3/’79 ( a cui è intitolato il corridoio principale dell’Ospedale per i meriti acquisiti nella realizzazione del “vecchio” glorioso Ente Ospedaliero Provinciale M.SS.Addolorata”). E figlia di Anna Vignola e quindi nipote dei Sen Mario e Peppino Vignola. Colgo l’occasione per fare ad ALESSIA gli auguri per un successo che sono sicuro non mancherà.Con grande affetto !!!
Conosco bene Alessia Petraglia. Se restava ad Eboli avrebbe potuto trovare spazio “politico” solo dietro i banchetti a raccogliere firme per i referendum…senza contare che provenendo da una famiglia ebolitana di grande tradizione socialista sarebbe stata considerata una pericolosa infiltrata e di spazio ne avrebbe trovato ancora meno.
Coraggio Alessia, la sinistra si salva solo se ritrova la grande tradizione del pensiero socialista e democratico e tu, che ce l’hai nel DNA, ne sei l’orgogliosa dimostrazione.
rosania trovati na fatiga