Impazza sul web “Chi è stato” il videoclip di Paolo Polito

“Odio chi è stato”, interpretata dalla voce calda di Cubiciotti, è il regalo che ci fa per la Befana e per l’anno nuovo Paolo Polito.

La performance musicale di un bravissimo Paolo Polito alla “Arbore”, che racconta in chiave musicale la crisi economica e politica ebolitana, il dissesto del Comune, i rapporti tra i vari attori politici, dal Sindaco di Eboli Melchionda all’inossidabile ex Ministro Carmelo Conte.

paolo-polito-song
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EBOLI – “Odio chi è stato“, cantata dall’ottimo Tony Cubiciotti, è il regalo che ci fa per la Befana e per l’anno nuovo Paolo Polito. “Odio chi è stato” è un videoclip, una rivisitazione di quella bella canzone di Bruno MartinoOdio l’Estate“, adattata e musicata da Paolo Polito che in chiave Renzo Arbore offre al web, attraverso You Tube, e non poteva mancare l’attenzione di POLITICAdeMENTE, per raccontare in chiave musicale la crisi economica e politica ebolitana, il dissesto del Comune, i rapporti tra i vari attori politici, dal Sindaco di Eboli Martino Melchionda all’inossidabile ex Ministro Carmelo Conte.

Responsabilità politiche musicate ma drammaticamente vere, se si tiene conto che il Comune di Eboli sarebbe prossimo al Dissesto finanziario ed ora con la Legge Salva Comuni, pare abbia trovato la via d’uscita, arramgiate magistralmente da Polito che si scopre essere oltre che un uomo di grande spirito, ironico con gli altri ma mai volgare o cattivo o fuori posto, autoironico quanto basta, un grande musicista.

Cunicotti
Cunicotti

Naturalmente Paolo Polito con questa sua performance musical-politica conferma la sua passione per quell’esercizio nobile della politica, e benché abbia rassegnato le dimissioni da consigliere comunale non ha perso l’occasione per entrare in quell’agone come artista. Oggettivamente non è nuovo a questo genere di esperienze musicali, in passato di tanto in tanto ne ha dato prova, ma ora proprio per quel suo gesto: quello delle dimissioni da Consigliere comunale; non molto comune ai nostri politici, ha di colpo cancellato tutte le sue passate avventure politiche che lo hanno visto protagonista di cambiamenti incomprensibili ai più.

Dalla destra alla sinistra, dall’esperienza indipendente a quella centrista e moderata e nuovamente a quella conservatrice, (dalla lista di appoggio ad AN, al PSI, dall’UDC a FLI inframmezzate da esperienze indipendenti) tutte manovre che al momento sapevano di trasformismo, e io stesso ci sono cascato fino poi a rendermene conto e osservare le sue manovre con più interesse, ma oggi quelle manovre rivelano la loro vera natura: quella di un uomo inquieto e irrequieto, intellettualmente e politicamente parlando, che è difficile possa essere imprigionato in schemi definiti, ma che, proprio per il suo carattere fondamentalmente allegro, affettuoso, partecipativo, rimane coinvolto e poi successivamente deluso dagli altri, e se non dagli altri da se stesso, da quella sua ingenuità che lo porta altresì ad essere collaborativo proprio per quella sua generosità salvo poi a verificare e  successivamente a discostarsene.

Paolo Polito quella sera, quando annunciò le sue dimissioni in Consiglio comunale, spiazzò tutti, le definii “colpo di scena a mezzanotte“, anche perché solamente il giorno prima, aveva occupato la piazza con un gazebo per raccogliere firme contro gli sprechi e informando del reale ammontare del debito del Comune di Eboli. E più di una volta aveva occupato la piazza, sottraendo l’iniziativa alla Sinistra, riguardo alla corruzione e alla necessità di “bonificare” la politica attraverso “Liste pulite“, contro i corrotti e i condannati.

Ma anche in quei casi la sua azione veniva identificata come “movimentismo”, quasi a sottolineare che certe battaglie le può fare solo qualcuno o qualche partito, quasi come l’onestà fosse un valore di parte e non universale. Oggi Paolo Polito è più libero da vincoli, e bando a tutte le chiacchiere, ha tutti i requisiti per dire la sua dal suo punto di vista, nei modi e nelle forme che egli ritiene più opportune, come nel caso di questa perfomance musicale. E come la “Critica della ragion pratica” e nel concetto espresso dal filosofo Kant attraverso “il cielo stellato sopra di me la legge morale dentro di me“, Polito deve rispondere solo a se stesso e alla sua morale.

C’è da scommettere che “Odio chi è stato” impazzerà su You Tube e tutti così potranno in chiave ironica, ma ben musicata, ben cantata, e ben raccontata contribuire a svelenare i toni, ma senza sottacere l’accusa verso chi dovremmo veramente odiare per aver ridotto questa magnifica Città ad un cumulo di macerie culturali, sociali e politiche. E noi pur “odiandoli” perché responsabili, lo faremo in modo civile seguendo l’invito di Tony Cubiciotti e di Paolo Polito.

Eboli, 6 gennaio 2013

4 commenti su “Impazza sul web “Chi è stato” il videoclip di Paolo Polito”

  1. Avevo proprio ragione quando lo paragonavo a fiascone, polito e un uomo di sprttacolo…..diaciamo uno che nel medioevo faceva divertire i cortigiani. Martino lo fara l onorevole a palazzo s lucia ……. Aspettate il governo bersani e poi vedrete

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  2. ottima interpretazione devo dire mi piace anche la musica un po pessima la voce ma va bene cosi….. bravo polito il giullare della giunta Melchionda!!! Martino ti darà di sicuro un ruolo certo a palazzo Santa Lucia, il Giullare di corte in Provincia! Avanti Polito………..

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