Colpo grosso di Bersani che candida nel PD il Procuratore Grasso che lascia la Magistratura dopo 43 anni. A sostituirlo sarebbe Franco Roberti Procuratore della Repubblica a Salerno.
Grasso: Mi candido per cambiare l’Italia. Serve una rivoluzione graduale della giustizia. Bersani: Con Grasso per una riscossa civica. No a Ministri del Governo Monti candidati.
ROMA – Quella di ieri è stata una giornata politica piena di avvenimenti e piena di emozioni: Mario Monti ha sciolto ogni riserva e ha accettato di guidare la coalizione centrista che alla camera si presenterà con diverse liste, ma al Senato con una sola lista che avrà il nome di “Agenda Monti per l’Italia“; Pietro Grasso il Procuratore Nazionale Antimafia che ha annunciato in una conferenza stampa congiunta con Pierluigi Bersani, ha dichiarato di accettare di essere capolista con il PD, ma non in Sicilia, e poi ha annunciato le sue dimissioni.
In termini calcistici si direbbe 1 a 1, proponendo al Paese quello che sarà il futuro politico, ma quella che sarà la morsa politica nella quale si stritolerà quel che resta del Centrodestra e le intemperanze di Silvio Berlusconi, tutto intento a passare da uno studio televisivo all’altro, convinto com’é che riuscirà a rimontare e addirittura a vincere.
Purtroppo per il Cavaliere, il tempo delle fortune è passato, i suoi stanno cercando nuovi spazi e nuove collocazioni. E se la sconfitta “puzza” la vittoria odora, e Berlusconi “puzza” troppo di sconfitta e tutti ne prendono le distanze. In Europa non c’è più nessuno che gli si siederebbe accanto, in Italia è lo stesso, nel mondo dell’economia anche, e ora ci si mette anche la Chiesa. Pare gli sia rimasto amico solo il disinteressato don Gelmini. La sua stella si è consumata ora brilla quella del prof Monti, e Berlusconi ne sa qualcosa a sue spese, quando ha dovuto subire l’onta della sua incoronazione da parte del PPE che non fa mistero vorrebbe che a guidare i popolari in Italia sia una persona della credibilità di Monti.
Quindi oggi se i centristi Casini, Fini, Montezemolo e Rutelli cantano vittoria, Bersani certo non piange e con l’accettazione del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso ha fatto proprio Bingo. La candidatura di Grasso e la sua partecipazione politica tra le file del PD garantisce che questo Partito dovrà necessariamente sostenere la strada della Legalità e della lotta senza quartiere alle Mafie.
«Non voglio usare termini come salire o scendere in politica. – ha dichiarato Grasso nella conferenza stampa di presentazione della sua candidatura – Ho finito la mia esperienza e ora mi sposto in politica. Non pensavo di dover prendereuna decisione così rapida, prendere il treno in corsa ed entrare in politica: è stata una decisione radicale e sofferta. Prima di firmare le dimissioni da magistrato – ha aggiunto visibilmente emozionato – mi tremava la mano, perché è una scelta di vita. Insieme – ha spiegato – dobbiamo costruire il paese, e dei sacrifici sono necessari, senza illusioni, senza sfruttare le disperazioni della gente. Oggi nemmeno i mafiosi si fidano più delle promesse della politica“.
«Dopo 43 anni in magistratura – ha continuato grasso sotto gli occhi compiaciuti di Bersani – ho maturato una visione delle cose e ho deciso di dare al Pd la mia disponibilità ampia. Il mio progetto va oltre: un progetto di rivoluzione del sistema giustizia che va affrontato in modo graduale.
Il Pd – ha detto Bersani annunciando la candidatura di Grasso – vuole essere una infrastruttura per la riscossa civica del Paese, perché la politica da sola non arriva e ci vogliono energie civiche». E rivolgendosi indirettamente al Professor Monti, e non si capisce se per dispetto o o non belligeranza ha aggiunto – «Serve coerenza, nessun ministro nelle liste. – E ha ricordato – Un anno fa facemmo un governo di transizione e super partes – ha detto il segretario Pd riferendosi a voci di candidature come Profumo e Balduzzi. Non vorrei quindi ora che questo governo fosse sbranato un po’ da una parte un po’ dall’altra. Serve coerenza e io proporrò alla Direzione che non ci siano ministri candidati nelle liste del Pd».
Quella di Grasso è un vero colpo per il PD e per Bersani, anche perché con l’impegno di Antonio Ingroia con il Movimento arancione, Rifondazione e IDV si correva il rischio che monopolizzasse la battaglia della legalità e della lotta alla criminalità. Intanto si pensa già a chi dovrebbe sostituirlo, tra i papabili ci sarebbe Franco Roberti Procuratore della Repubblica a Salerno.
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Roma, 29 dicembre 2012