Rosania si ritira. Ombre sulle Primarie. SEL nella bufera

L’ombra di brogli elettorali e l’accusa ai dirigenti provinciali di SEL mettono in discussione le primarie e Rosania ritira la sua candidatura.

Rosania: “Non mi sento tutelato come candidato. Avverto lo schifo che c’è intorno a questa competizione. Ho sbagliato a credere che queste primarie fossero democratiche. Rinuncio alla candidatura e metto in discussione 40 anni di vita politica.

Gerardo-Rosania-Conferenza-Stampa

EBOLI – Colpo di scena e ombre di brogli sulle Primarie Parlamentari. L’ex Consigliere Regionale ed ex Sindaco di Eboli di SEL Gerardo Rosania, il simbolo degli abbattimenti e del ripristino della legalità, ritira la sua candidatura. Non è più disponibile a partecipare a quelle che sono sempre più una farsa, confermando tutte le considerazioni che POLITICAdeMENTE ha espresso nei vari articoli degli ultimi giorni.

“Non mi sento tutelato come candidato, – dichiara Rosania nella Coferenza stampa convocata in tutta fretta per rendere nota la decisione del suo ritiro dalle Primarie parlamentari – non essendoci le condizioni e l’agibilità democratica che al contrario questo confronto avrebbe dovuto garantire. Avverto lo schifo che c’è intorno a questa competizione – di quì le accuse come le “chiamate” fatte ad altri Partiti o al mancato invio delle 180 schede elettorali, tra l’altro insufficienti, a fronte delle 260 concordate, e il non aver voluto individuare nella Sede di SEL il Seggio elettorale.

Rosania da libero sfogo alle sue considerazioni che non si limitano solo alla questione del mancato invio delle schede, all’intrusione di altri Partiti, ma anche al diniego di utilizzare la sede del Circolo ufficiale di SEL come seggio elettorale, atteso che alle primarie sia il PD che SEL partecipano separatamente anche se gli elenchi degli aventi diritto al voto sono unici: Ho sbagliato a credere che queste primarie fossero democratiche. – rincara la dose – Giocare a falsificare le regole per fregare qualcuno è inaccettabile. In politica quando ci si confronta si può vincere o perdere ma in un quadro di regole precise. Sotto accusa anche se genericamente si parla di “provinciale” finisce la Direzione Provinciale di SEL e il Segretario Provinciale Michele Ragosta.

Mi ritiro – continua Rosania  nella conferenza stampa convocata in tutta fretta nella sede di SEL – Rinuncio alla candidatura e metto in discussione 40 anni di vita politica, ma la battaglia continua e la combatterò con maggiore disincanto. Chiederemo un incontro con Nichi Vendola per capire bene dove vuole andare SEL, è indispensabile. Ebbene che si sappia, la sezione di Eboli non è serva di alcuno e non è subalterna a nessuno. Quello che intende fare SEL con queste operazioni è qualcosa che non mi interessa.

Vengo da un’altra scuola, quello della militanza, del sacrificio, della rinuncia, quella di essere indicato perché si rappresenti qualcosa e non quella di proporsi per essere qualcosa. Sono amareggiato da questa vicenda. Il male sta nei Partiti, nel nuovismo imperante. Si prenda atto dove ci hanno portato questi nuovisti.

Quello che mi consola – aggiunge Rosania – è che in questi giorni ho ricevuto molte manifestazioni di affetto, di fiducia e sostegno, da parte di decine e decine di cittadini. Mi rendo conto che non sarà possibile che il messaggio che riguarda il mio ritiro arrivi a tutti gli elettori ma in ogni caso la mmia decisione è irrevocabile.

E’ un fulmine a ciel sereno, ma è quella la conferma che si aspettava venisse fuori. Infatti l’aver precluso all’elettorato attivo la partecipazione alle Primarie, sol perché non avevano votato alle Primarie di coalizione del Centrosinistra per la scelta del candidato Premier, è stato un errore se non un imbroglio. Si comprenderà che le due chiamate al voto hanno una natura diversa, in quelle scorse si sceglieva il capo della coalizione, in quelle di oggi i deputati che si nomineranno grazie alla legge elettorale “porcellum”. Si comprenderà altresì che l’elenco degli iscritti alle primarie del 25 novembre scorso includeva gli elettori del centrosinistra, oggi per assurdo quegli elettori avrebbero potuto votare per qualsiasi candidato, quindi svolgendo le primarie separate tra PD e SEL si poreclude a tutti i candidati e specie a quelli di SEL di poter accedere ad un bacino di elettori ben più ampio dei voti riportati dal proprio candidato Vendola nelle “prime” Primarie. Quindi non si comprende perché mai le schede da votare per SEL fossero solo 180.

E’ evidente che scegliendo di votare in questo modo, dal punto di vista della partecipazione, è una schiaffo alla democrazia, e qualsiasi risultato viene fuori, è l’indicazione un manipolo di persone, che riesce a garantire a pochi, e soprattutto ai detentori dei pacchetti delle tessere e ai gruppi di potere organizzati, di controllare il risultato e di indirizzare la scelta verso soluzioni preconfezionate. C’é motivo di credere che vi siano state pressioni, la certezza è venuta proprio dalle accuse reciproche che i vari potentati si sono lanciati addosso senza pudore nelle primarie scorse.

IL PD e SEL hanno messo in scena, una grande mistificazione: La distorsione della partecipazione democratica. Ancora una volta il popolo della sinistra viene gabbato, e dopo le primarie ecco che arrivano le “secondarie“, una farsa, architettata dalla casta per mantenere inalterato il proprio potere e per assicurasi un posto sicuro in Parlamento. Bella prova di partecipazione. Questa è la sconfitta della democrazia che ci fa rendere conto di come il Paese si sia spinto verso il baratro, purtroppo, senza nessuna possibilità di ritorno, verso una deriva populista che sicuramente conferma un’emergenza democratica. E SEL di questa deriva ne è responsabilise.

E’ difficile comprendere alcuni processi, e la situazione politica che si presenta è talmente complicata, che non esclude una drammatica verità: quella che vi sia in atto da parte dei Partiti un cambiamento di facciata, che al contrario tende a conservare il tutto come prima. Queste Primarie sembrano essere pensate per far passare un messaggio del cambiamento, ma studiate perché si lasci tutto immutato.

Gerardo Rosania se ne è accorto troppo tardi, resta ben poco da fare se non disertare le urne e far passare un altro principio: Quello che senza il consenso popolare, quello vero e non artefatto, non si va da nessuna parte. Vendola se ha le “palle” altro che mettere in discussione l‘Agenda Monti“, metta in discussione e ai primi posti il sistema elettorale e il conflitto di interessi, e assicuri gli italiani di tornare immediatamente alle urne per ridare la parola agli elettori perché scelgano liberamente i propri candidati in una competizione democratica, vera e senza imbrogli.

Alle denunce e all’estremo gesto di Rosania non seguirà nulla se non una giornata di votazioni che farà registrare anche un calo di entusiasmo per una competizione già scontata, rimandando tutto al 24 e al 25 febbraio, quando formalmente si celebreranno le elezioni politiche che porteranno in Parlamento i nominati del risultato di oggi.

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Nota Politica
Circolo “La Sinistra” di SEL

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dal Comitato SEL
Informazione sulle Primarie

Eboli, 29 dicembre 2012

4 commenti su “Rosania si ritira. Ombre sulle Primarie. SEL nella bufera”

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