Sica si ricandida e il PD replica: “sei solo uno zombie che cammina! La sua persona non è voluta ne di qua ne al di la del ponte”.
Brusa: “Il Primo Cittadino di questa comunità, che politicamente e’ ormai defunto da anni. Per far ripartire questa città abbiamo bisogno di uomini, non di zombie che camminano“.
PONTECAGNANO – In uno scenario di liquidazione generale del PDL in provincia, specie dopo la spoliazione a seguito del Passaggio di Edmondo Ciriello con il neo-Partito fondato da Ignazio La Russa Centrodestra Nazionale, a Pontecagnano il Sindaco uscente Ernesto Sica ci riprova e punta al secondo mandato. La notizia dell’ufficializzazione della candidatura di Sica alle prossime elezioni amministrative di Pontecagnano Faiano ha suscitato diverse reazioni, tra queste quelle del coordinatore del Partito Democratico Roberto Brusa:
“Il Primo Cittadino di questa comunità, che politicamente e’ ormai defunto da anni, si lascia andare a dichiarazioni fuori da ogni logica e controllo. Come può immaginare un tale personaggio di guidare ancora un Comune che e’ da mesi orfano di ben quattro componenti della giunta? Come può anche solo pensarlo considerati i danni, in termini economici, di sviluppo e perfino di immagine, che egli stesso ha provocato dopo anni di occasioni sprecate e possibilità mancate?
Ernesto Sica – continua Brusa – dimentica che per far ripartire questa città abbiamo bisogno di uomini, non di zombie che camminano in questa e l’altra strada alla disperata ricerca di consensi ormai perduti. Per il bene della comunità, ritiri la sua proposta. E ricordi che se ha qualcosa di urgente da fare, adesso, e’ sostituire i precedenti Assessori con nuove figure. L’impegno e’ gravoso, considerato che nessuno e’ più disposto a cedere ai suoi compromessi e in molti hanno già rifiutato la sua proposta, ma almeno e’ di pubblica utilità!
Infine – conclude il Segretario del PD Roberto Brusa – il presunto rifiuto della candidatura al Parlamento non è altro che un sogno dal quale deve ancora svegliarsi, è il momento di tornare alla realtà e comprendere che la sua persona non è voluta ne di qua ne al di la del ponte.”
Pontecagnano, 29 dicembre 2012