L’ennesima aggressione da parte di extracomunitari rappresenta l’ennesima e grave situazione di violenza di cui Eboli e gli ebolitani sono vittime.
Piena solidarietà del Nuovo PSI al proprietario del bar Rouge di Santa Cecilia che si è visto sfasciare la sua attività commerciale da due persone che per fortuna sono state assicurate alla giustizia.
EBOLI – “L’ennesima aggressione ai danni del proprietario di un bar di Santa Cecilia da parte di extracomunitari rappresenta l’ennesima e grave situazione di violenza oramai generatasi ad Eboli, una terribile escalation senza fine, a partire dal centro storico, sembra non avere mai fine. Noi ad oggi, abbiamo avanzato diverse richieste, come quelle di un monitoraggio serio degli immigrati regolari, nonché quello dei fitti, situazione allarmante a cui l’armata Melchionda non da minimamente l’interesse che merita. – E’ così che si apre la nota politica del Nuovo PSI di Eboli, firmata dai Consiglieri Ennio Ginetti, Massimo Cariello, Santo Venerando Fido, e il coordinatore cittadino Cosimo Pio Di Benedetto, che commenta la grave aggressione subita dal proprietario del Bar Rouge di Santa Cecilia, ennesimo episodio di violenza consumatosi a Eboli, quasta volta nel quartiere periferico di santa Cecilia ad opera di due extracomunitari, fortunatamente assicurati alla giustizia –
Tante domande -aggiungono gli esponenti del Nuovo Psi – e poche risposte frammentarie non sorrette da dati certi, questo è quello che oggi noi del Nuovo Psi-MCD, abbiamo ricevuto. Di una situazione grave, si è compreso, che certe cose dette dal sindaco o dal suo Assessore di riferimento, sono servite solo a buttare fumo negli occhi e mettono si sempre la stessa canzone: “Eboli è una città sicura”, rispetto ad altre realtà si, ma in proporzione bisogna riguardarsene bene dall’affermare certe cose.
Le continue risse, i continui arresti fatti dai carabinieri, a cui va il nostro personale ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto, sono indicatori importanti di un fenomeno delinquenziale che per quanto minimo, a tratti ha messo e potrebbe nuovamente mettere in ginocchio Eboli, che, in base alle istanze dei suoi cittadini, ha voglia di ritornare ai tempi dell’abbondanza, dove il nostro commercio era un punto di riferimento solido e non ai tempi dell’oscurantismo e del terrore, dove chi veniva da Battipaglia o da paesi limitrofi, le prendeva sempre di santa ragione senza nessun motivo.
Le nostre richieste -continuano – non hanno avuto mai il piacere di ricevere risposte serie; partendo dalla piazza fino a giungere alle periferie, con voce ferma chiediamo che ci venga risposto sui punti che ben due anni fa votammo in un Consiglio comunale, periodo in cui le quotidiane aggressioni che i cittadini subivano erano diventate una cosa odiosa.
La vergogna è che da allora nulla di serio è stato fatto per proteggere la salute pubblica della collettività, zero spaccato, questo è il voto che il primo cittadino e la sua Giunta merita. Oggi, come nel 2010 chiediamo più sicurezza ed esprimiamo piena solidarietà al proprietario del bar Rouge di Santa Cecilia che si è visto sfasciare la sua attività commerciale da due persone che per fortuna sono state assicurate alla giustizia.
Di questi tempi – concludono Cariello, Ginetti, Fido, Bi Benedetto – certe cose non dovrebbero accadere, il nostro pensiero è che bisogna essere aperti a tutti, ma chi viene in Italia, e ad Eboli specialmente deve rispettare tutto quello che qualcun altro ha costruito, non resteremo immobili a farci mortificare da quattro ladruncoli, non lo merita il commerciante oberato di tasse e non lo merita Eboli, terra di storia e di grande cultura, che il sindaco che ci rappresenta proprio non vuole capire”.
Eboli, 21 dicembre 2012