Un documeto politico scaturito da un’assemblea convocata e tenuta il 12 dicembre dagli iscritti di SEL del Circolo “La Sinistra” di Eboli.
Gli iscritti di SEL rappresentano ai vertici, partendo dalle critiche del “Gruppo dei 18”, percorsi, analisi e prospettive future nonché le soluzioni per le prossime candidature aprendo a uomini e donne iscritti o meno ma capaci di rappresentare le proposte di SEL e di Nichi Vendola.
EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo un Documento Politico elaborato dai militanti del Circolo “La Sinistra” di Sinistra Ecologia e LIbertà di Eboli, inviato al Segretario Nazionale Nichi Vendola, al Segretario regionale della Campania Arturo Scotto, e al Segretario provinciale di Salerno Michele Ragosta, con il quale mettono sul tavolo politico alcune questioni evidentemente ritenute orimarie che toccano diversi livelli: locale, provinciale, regionale, nazionale; diversi temi che vanno dalle primarie alle proposte di reddito garantito o dei referendum sul lavoro, oltre che sulle modalità di scelta dei candidati per le prossime elezioni politiche e l’organizzazione da predisporre per afrontarle, senza per questo trascurare di discutere delle difficoltà amministrative del Comune e la messa in campo di nuove iniziative politiche per la Città.
E’ chiaro che il Documento è una risposta alle varie polemiche sollevate, prima da Giovanni Tarantino, poi da Maria Teresa Imparato e Alfonso Del Vecchio, successivamente dal gruppo dei 18 iscritti a SEL ma della Fabbrica di Nichi. Polemiche che accusavano sia i dirigenti di SEL, che l’unico rappresentante in Consiglio Comunale, ed ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania, di essersi disimpegnati nel sostegno alle Primarie di coalizione del Centrosinistra, causa di un magrissimo risultato per il proprio leader Nichi Vendola, che con il 6,1% è la prima volta in venti anni che è sceso al di sotto delle due cifre.
Il documento nelle sue articolazioni tratta tutti i passaggi e individua diversi punti critici, ma anche appuntamenti alcuni mancati altri raggiunti, facendo analisi che rappresentano anche critiche pungenti e perché no pertinenti rispetto a quei percorsi, che necessariamente non possono più essere presi in considerazione se non per evitare di commettere l’errore di fossilizzarsi sul passato, mentre il mondo è cambiato e tende a cambiare ancora con una estrema velocità. Cambiamenti che per il Documento elaborato possono essere vissuti ed interpretati solo se si riesce ad aprire a tutti iscritti o meno, simpatizzanti o meno ma uomini e donne che siano capaci di rappresentare quei cambiamenti e quelle politiche SEL e Nichi Vendola in questo momento vogliono mettere in evidenza nella propria agenda politica. Insomma il messaggio è quello di aprire alla società civile e l’occasione sono le prossime elezioni amministrative.
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Oggetto: Documento politico approvato dall’assemblea degli iscritti di S.E.L. di Eboli (SA).
L’Assemblea degli iscritti di S.E.L. di Eboli, ufficialmente e formalmente convocata, si è riunita in data 12.12.2012 presso la sede del Circolo “La Sinistra” in Via Europa per
- discutere dell’esito delle “primarie” del centro-sinistra svoltesi il 25 novembre scorso, sia a livello locale che a livello nazionale,
- discutere la proposta (poi inviata anche ai livelli regionali e nazionali del partito) di svolgimento delle primarie di partito per scegliere i candidati alle prossime elezioni politiche del 2013,
- predisporsi alle elezioni politiche del 2013,
- riprogrammare le iniziative già in corso (raccolta delle firme per la proposta di legge sul reddito garantito e sui referendum per il lavoro),
- discutere della situazione politico-amministrativa locale, alla luce della dichiarazione di pre-dissesto da parte dell’Amministrazione Comunale,
- mettere in campo nuove iniziative politiche per la Città di Eboli.
La discussione parte dagli attacchi al Circolo apparsi sulla stampa locale fin dall’avvio delle primarie del centro-sinistra da parte di un sedicente gruppo “iscritti di S.E.L.” e da documenti sottoscritti dalle stesse persone, la maggior parte delle quali non ha mai messo piede nella sede del partito, non ha mai partecipato a nessuna delle numerose iniziative messe in piedi dal Circolo: dalle questioni ambientali a quelle del lavoro, dall’urbanistica alla finanza locale, dalle iniziative di valenza nazionale (come la raccolta delle firme per il reddito minimo e per i referendum) ai comizi in piazza (ad Eboli S.E.L. è l’unico partito ancora capace di organizzarli!).
L’assemblea, sebbene convocata e pubblicizzata nei modi formali, ha preso, innanzitutto, atto dell’assenza di queste persone che – ammesso che siano iscritti a S.E.L. – sono evidentemente adusi alla guerra per bande ed alla logica del complotto, piuttosto che alla partecipazione ed al confronto democratico nei luoghi a tanto deputati.
Questi atteggiamenti hanno arrecato gravi danni all’immagine del nostro partito, soprattutto in un momento così delicato quale quello delle primarie.
Sempre ammesso che si tratti di iscritti a S.E.L., queste persone hanno presentato sulla stampa un partito spaccato e lacerato da contrapposizioni interne, senza che abbiano partecipato alla vita politica del partito, non conoscendo alcuni di loro nemmeno dov’è ubicata la sede di S.E.L. !
Il nostro Circolo ha dato sempre grande lezione di democrazia interna, celebrando ben due congressi in due anni ed è stato sempre aperto alla partecipazione di tutti, tenendo, però, un punto fermo: una testa, un voto. Alcuni di questi “compagni”, invece, in cerca di una nuova verginità politica persa in anni di disastri per la sinistra ebolitana (sia i giovani che i meno giovani), si sono mossi come gruppo organizzato e non hanno avuto remore ad usare per altri fini anche la campagna per le primarie, sfornando comunicati politici frutto di “elucubrazioni” elaborate non si sa dove e non si sa con chi.
Il risultato delle primarie ad Eboli (solo il 6,1% per Vendola) è stato condizionato da tutto ciò, ma è stato anche fortemente condizionato dallo scontro per bande all’interno del P.D. ebolitano (da tempo commissariato), uno scontro di potere, dove il gruppo che fa capo al Sindaco in carica e quello che fa capo all’area contiana (di Carmelo Conte, ex ministro delle aree urbane dei governi Craxi!) si sono combattuti senza esclusione di colpi, finendo per “macchiare” in modo indelebile le stesse primarie e falsandone il risultato.
Lo stesso numero di voti per Vendola avrebbe rappresentato una diversa percentuale sul totale dei votanti se il numero di partecipanti al voto non fosse stato falsato da una partecipazione gonfiata dalle due bande: l’una ha fatto leva sulla disperazione dei lavoratori migranti impegnati nelle campagne della Piana del Sele (“portati” in massa a votare coi pullman dei “padroni” sotto l’occhio vigile dei “caporali”), l’altra ha fatto leva sulle condizioni di bisogno di lavoratori dipendenti di qualche centro medico locale.
Gravissima, dinanzi a questo scenario, la miopia (oltre che la scorrettezza) politica del segretario provinciale di S.E.L., desideroso di regolare conti interni e di trasformare anche il nostro partito in un luogo di scorribande alla ricerca di qualche posizione di visibilità ad ogni costo!
Come già successo con altri trasformisti in altri appuntamenti elettorali, il segretario provinciale ha fatto da sponda a questo gruppo organizzato pervenuto a S.E.L. dopo che ha determinato ad Eboli la “fine” dell’esperienza politica e di governo di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani, cui fino a qualche mese fa sono stati iscritti. Queste persone all’interno di quei partiti sono stati non solo protagonisti di scelte scellerate, quali lo sdoganamento degli ex contiani (cancellando in un solo colpo anni di elaborazione politica della sinistra ebolitana!), ma anche di una feroce campagna elettorale contro S.E.L. nelle amministrative del 2010, sponsorizzando un candidato a sindaco sostenuto dalla peggiore destra della provincia di Salerno!
Mentre i compagni del nostro Circolo sono stati impegnati nelle strade di Eboli ogni fine settimana per le primarie (fin dal 14 ottobre!), queste persone si sono presentate sulla stampa come i referenti di S.E.L. ad Eboli, avallati dal segretario provinciale, che ha nominato alcuni di loro nel Comitato Elettorale, scavalcando il Circolo di Eboli, in violazione di tutte le minime regole di convivenza e di democrazia che dovrebbero informare la vita di un partito. Sulla stampa hanno continuamente attaccato il nostro Circolo, piuttosto che denunciare ciò che stava avvenendo, per non compromettere i loro buoni rapporti con l’Amministrazione, in una logica tutta localistica, dimostrando un’approssimazione politica unica.
Solo a primarie concluse, in una sorta di “sdoppiamento della personalità”, da un lato hanno rivendicato di avere condotto da soli la campagna delle primarie, dall’altro hanno accusato il P.D. di avere alterato il risultato delle stesse con la loro guerra interna.
Hanno addirittura accusato il nostro Circolo di non essere in linea con il partito nazionale, avendo esso preferito animare un gazebo per le strade principali della Città il 25 novembre dove veniva distribuito materiale elettorale per le primarie, dove si testimoniava l’adesione alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio, dove si continuava la raccolta delle firme per il reddito minimo garantito, per i referendum, … piuttosto che presenziare ai seggi nei quali loro assistevano in silenzio allo stupro delle primarie ad opera dei “capibanda” del P.D. locale.
L’assemblea di S.E.L., quindi, denuncia il tentativo in atto di far tacere l’unica voce critica, libera, autonoma e portatrice di un progetto “altro” in una città ormai rassegnata e ripiegata su una politica di mera gestione del potere e sul clientelismo più becero, che sta caratterizzando l’attuale maggioranza ibrida, sostenuta da partiti che in campagna elettorale erano schierati contro l’attuale sindaco e conquistati alla causa del “vincitore” sulla base di meri e “cencelliani” accordi di potere; politica questa che ha portato alla “morte” di una delle città culturalmente ed imprenditorialmente più vive e dinamiche della provincia di Salerno!
Un tentativo di annientamento portato dai poteri forti della Città e dalle forze che gestiscono il Governo della Città, continuamente poste dinanzi alle loro responsabilità sia nelle piazze (con decine di iniziative pubbliche) che in Consiglio Comunale, ove i tentativi di isolare il nostro rappresentante istituzionale ed ex Sindaco della Città, Gerardo Rosania, vengono regolarmente e puntualmente sconfitti.
Ma è un tentativo effettuato anche da parte di persone che sostengono di essere iscritte a S.E.L. (da sempre assenti non solo dal lavoro politico, ma anche dalle incombenze finanziarie necessarie ed indispensabili per la vita di un partito!), in una pericolosa e ammuffita logica di lotta per bande organizzate, tutta giocata sulla stampa locale (e non nelle sedi di partito!), avallate dall’atteggiamento francamente infantile e pericoloso di un segretario provinciale dedito a questi “giochetti”, che sanno tanto di vecchio e di putrefatto, che sta soltanto danneggiando la credibilità del nostro partito e la sua azione politica quotidiana e continua fra i cittadini.
A tutti costoro, estranei alla vita del partito, dediti piuttosto alla logica dell’ “inciucio”, del complotto, della congiura, diciamo con grande serenità che, per quanto possano impegnarsi in questa azione da guastatori, non riusciranno a far tacere questa voce critica, libera ed autonoma.
Sinistra Ecologia e Libertà ad Eboli non è un terreno di conquista, è una forza viva, con una sua dignità, con una sua credibilità nella Città, tra le forze sociali e le altre forze politiche.
S.E.L. di Eboli non è in vendita né per un posto in Giunta Comunale, né per un posto di sottogoverno, né per qualche piacere o tornaconto personale!
Chi vuole ergersi a censore dell’azione politica di questo partito, riscopra innanzitutto la sana pratica dell’autocritica (da sempre caratteristica della sinistra locale), dismetta i panni del “giovanilismo” e/o della verginità politica, che non gli si addicono dopo le elezioni del 2005 e quelle del 2010, dopo le scelte fatte in quel quinquennio e in quegli appuntamenti nel ruolo di dirigenti di partito, di candidati, di amministratori.
La storia della sinistra ebolitana è una grande storia, nella quale ci sono stati momenti di esaltanti risultati e momenti tristi e difficili con errori più o meno evidenti. In quella storia la guerra per bande, il tentativo di occupare un partito per fini più o meno confessabili c’è già stata! Per recuperare il male fatto ci sono voluti decenni! E ci meraviglia che chi ha vissuto quelle fasi possa far finta di non capire cosa sta avvenendo.
Anche per questo l’assemblea degli iscritti del circolo di Eboli di S.E.L., legalmente e formalmente convocata e costituita, ha affermato la propria volontà di impedire che queste pagine del passato – tristi, deprimenti ed offensive per l’intero popolo della sinistra ebolitana – possano essere riscritte!
Che senso di miseria e di povertà culturale, quando in un partito che vuole essere una “cosa altra” rispetto ad esperienze già conosciute, c’è ancora chi pensa di portare questi metodi di fare politica all’alba del 2013!
Lasciamo ad altri i “giochetti” dettati dalla cultura del complotto, della congiura, della guerra per bande più o meno ispirata da qualche “dirigente” del partito.
L’assemblea del Circolo ha espresso preoccupazione per la situazione creatasi e chiede un incontro indifferibile con il livello regionale e con quello nazionale del partito. Proprio per rendere più chiara la necessità e l’urgenza di ciò, si allegano al presente documento politico alcuni degli articoli apparsi sulla stampa locale ed un elenco delle iniziative fin qui svolte e dei temi trattati dal nostro Circolo.
Per quanto riguarda il risultato delle primarie a livello nazionale, l’assemblea ritiene che il 16% raggiunto da S.E.L. non può essere certo considerato un risultato esaltante; esso evidenzia che la strada per la definizione della proposta politica e per la costruzione stessa del partito è ancora lunga e richiede ancora un grande lavoro da parte delle compagne e dei compagni.
Ci preoccupa che si sia lontani dalle percentuali che si profilavano per Vendola Presidente del Consiglio all’epoca della costituzione di S.E.L.; ci preoccupa che possano esserci tante altre situazioni simili a quella di Eboli; ci preoccupa che non si sia riusciti a far crescere l’idea di un partito “altro”; ci preoccupano i motivi che hanno potuto deludere le aspettative di tanti che si sono allontanati ed il cui sostegno è venuto meno in occasione di queste primarie.
È su tutto questo e sulla costruzione di un partito “altro” che bisogna impegnare le energie, avendo sempre come punti di riferimento la coerenza e la trasparenza e ponendo al centro la questione morale.
È con questo spirito che, ritenendo inaccettabile per il nostro partito l’idea di andare alle prossime elezioni parlamentari lasciando che la scelta dei candidati resti una “questione riservata ai gruppi dirigenti”, nascondendosi dietro la pedissequa applicazione della legge elettorale vigente (la trista “porcata”), l’assemblea ha condiviso l’iniziativa della segreteria del Circolo di sottoporre anche ai livelli nazionali del partito la proposta delle primarie di partito per scegliere i candidati e definirne la loro collocazione nelle liste elettorali.
L’assemblea si augura, altresì, che la partecipazione al voto per le primarie sia quanto più ampia possibile e non limitata a chi ha votato alle primarie del 25 novembre, per dare davvero il senso di un partito che è aperto alla società civile, che non teme la partecipazione popolare e che, anzi, la considera il vero strumento della democrazia!
Nei prossimi giorni l’assemblea di S.E.L. sarà chiamata ad individuare la/il compagna/o che, a livello locale, dovrà rappresentare Sinistra Ecologia e Libertà nelle primarie per la scelta dei candidati al Parlamento, ferma restando la libertà di ogni compagno di fare le sue scelte.
E lo faremo ancora una volta in modo aperto, chiamando tutti coloro che ritengono di dover esprimere la loro opinione a partecipare liberamente: iscritti, non iscritti, simpatizzanti, amici, critici, non critici, sfiduciati, appassionati, ecc. Insomma chiameremo chiunque voglia esserci a dire chi sia la persona, donna o uomo, che meglio possa rappresentare S.E.L. di Eboli nella campagna per le primarie. Vogliamo un grande appuntamento di partecipazione democratica, come facemmo quando, in occasione del ballottaggio per le elezioni amministrative del 2010, volemmo un’assemblea in pubblica piazza, nella quale chiunque ebbe la possibilità di partecipare, di dire la propria opinione e di concorrere a quella scelta.
Per noi la politica è questo. Per noi S.E.L. è questa.
L’assemblea ha anche sottolineato la difficoltà e la pericolosità del momento in cui si trova la sinistra italiana tutta.
Sembra che le primarie del 25 novembre siano avvenute un decennio fa e non poche settimane fa, sembra che esse appartengano già ad una fase superata della politica italiana.
Lo scontro, l’attenzione mediatica, il dibattito politico e culturale sembrano spostarsi, ormai, essenzialmente sul dubbio del se Monti si candiderà o meno ed alla testa di quale schieramento politico.
Dopo l’investitura ricevuta dallo stesso Monti a livello europeo, sembra che i partiti maggiori siano impegnati in una sorta di gara tesa a far propria “l’agenda Monti”, a legittimarsi come coloro che saranno in grado di “continuare” il lavoro del Governo Monti.
Succede così nel P.D.L., dove le acrobazie tattiche di Berlusconi tendono a coprire non solo lo stato di profonda lacerazione presente in quel partito e nel centro destra nel suo complesso (che corre il rischio di una implosione), ma anche e soprattutto la mancanza di una proposta progettuale della destra italiana diversa dalla linea Monti.
Le deliranti affermazioni di Berlusconi – che un giorno toglie la fiducia al governo Monti perché sta rovinando l’Italia e si candida contro lo stesso attuale Presidente del Consiglio (di cui, però, ha votato tutte le scelte più devastanti per il paese) ed un altro giorno lo candida a guidare i moderati italiani, dichiarandosi disponibile a fare un passo indietro-, danno il senso dello sbandamento di quell’area politica.
Tuttavia, è parere dell’assemblea della sezione di S.E.L. di Eboli, che sarebbe un errore grave sottovalutare il pericolo di una campagna elettorale di una destra lanciata a “testa bassa” e con Berlusconi come candidato, senza briglie e deciso ad investire grandi risorse finanziarie in una campagna elettorale diretta soltanto a cogliere il massimo del dissenso degli Italiani che, oggettivamente, sono estremamente delusi dalla “politica” nazionale; una campagna dove, quindi, è consentito tutto ed il contrario di tutto.
Errori del genere sono stati commessi già nel 2000, nel 2006 e nello stesso 2008; e l’intero paese ha pagato per questo!
Dall’altra parte rimane un P.D. che sperava di aver tacitato le proprie divisioni interne con il successo mediatico e di partecipazione delle primarie, che avevano incoronato Bersani quale candidato alla Presidenza del Consiglio anche grazie al voto di S.E.L. al ballottaggio. Scelta questa che la sezione di Eboli di S.E.L. ha condiviso profondamente ed ha sostenuto.
Ora, dinanzi all’ipotesi devastante della candidatura del presidente Monti, emergono tutte le contraddizioni di quel partito, con un Bersani che chiede (e si augura!) che l’attuale Presidente del Consiglio non si candidi, ma tenta di “legittimarsi” sullo scenario internazionale, presentandosi come il più “sicuro” continuatore del programma di governo di Monti, correndo il rischio di diventare più montiano di Monti stesso!
Alcune dichiarazioni del segretario del P.D. gettano un’ombra di preoccupazione su ciò che effettivamente quel partito propone: il permanere della riforma Fornero, dell’art. 18 così com’è stato modificato, il prosieguo del piano di acquisto degli F35, … E questo proprio mentre gli ultimi dati pubblicati sulla crisi danno l’idea di un paese devastato, dove chi ieri stava bene, oggi sta ancora meglio e chi ieri stava decentemente, oggi sta alla soglia della povertà, per cui l’ipotesi di una “patrimoniale” che finalmente colpisca i grandi patrimoni e renda meno pesante la tassazione sui ceti medio-bassi è ormai qualcosa che viene fuori dalla semplice lettura dei dati sulla distribuzione della ricchezza; allo stesso modo, dinanzi a ciò che sta avvenendo, risulta ovvio che bisogna tagliare la spesa pubblica altrove (gli F.35, appunto) e non continuare con i tagli lineari ai Comuni, ormai in pieno collasso.
Tali scenari spingono una forza come S.E.L., a parere della sezione di Eboli, ad avere una grande attenzione ed a porsi alcune domande fondanti:
- Possiamo fare nostro il “programma Monti”? Le dichiarazioni di Nichi in questi giorni, sollecitate anche dagli “sbandamenti” di Bersani e del P.D., ci sembrano puntuali e non fraintendibili! E la sezione di Eboli le condivide incondizionatamente!
- Possiamo noi fare una campagna elettorale comune, se lo sbocco politico del governo potrebbe essere quello di un recupero del “centro” di Casini e Fini? Recupero che avverrebbe, evidentemente, sulla base di “concessioni” sulla linea di governo? Anche qui le posizioni nette di Nichi di questi giorni sono quanto mai opportune!
- Abbiamo o no il compito, dinanzi a questi scenari, di guardare con attenzione a ciò che avviene nell’arcipelago della sinistra? Le liste arancioni, il movimento di Ingroia, le residue forze di P.R.C. e dei Comunisti italiani, Italia dei Valori,… sono forze con cui, a priori, non dobbiamo interloquire (come qualcuno, anche dentro il nostro partito, ogni tanto va dicendo), oppure porsi l’obiettivo di riunificare su un progetto comune di governo e di alleanze tutte queste aree rimane uno dei punti fermi delle motivazioni della nascita di S.E.L.? Eppure le esperienze di Napoli e di Palermo dovrebbero fare accendere più di qualche spia di allarme!
Per tutto questo l’assemblea della sezione di Eboli ritiene estremamente positiva la posizione che sta tenendo il compagno Nichi Vendola in un frangente così delicato e complicato. Anche perché continuiamo a muoverci all’interno di uno scenario caratterizzato dalla grande sfiducia verso la politica, i partiti e le istituzioni, fino a porre seri problemi di tenuta della stessa struttura democratica del Paese; il populismo alla Grillo rappresenta una pericolosa “semplificazione” della risposta da cui, però, i cittadini sono, oramai, particolarmente attratti.
Le elezioni siciliane hanno detto su questo terreno qualcosa di molto preoccupante, sia per la percentuale di astensionismo, sia per il consenso intercettato dal Movimento 5 Stelle.
Dopo aver discusso di questi temi (sia nazionali che locali), l’Assemblea ha rinviato la programmazione dettagliata degli impegni per le primarie per la scelta dei candidati – nelle quali saranno impegnati, presenti ed attivi – ai prossimi giorni, quando dal livello nazionale saranno rese note le modalità del loro svolgimento.
In ogni caso, le compagne ed i compagni hanno espresso la ferma volontà di continuare ad essere presenti nel Paese ed a rilanciare il partito con una campagna di tesseramento 2013, promuovendola con il lavoro svolto finora, con l’impegno fin qui profuso e con il lavoro già programmato, che in ogni caso sarà portato avanti: conclusione delle raccolte di firme nazionali già in corso, denuncia di quanto l’Amministrazione Comunale sta decidendo a danno dei cittadini ebolitani, presentazione di proposte alternative sui temi locali a cui si sta già da tempo lavorando, quali la presenza di notevoli quantità di amianto in Città, le modifiche al Piano Regolatore, l’intervento sulla fascia costiera, l’assalto al territorio comunale, la situazione di pre-dissesto finanziario…
L’assemblea di S.E.L. di Eboli, formalmente e legalmente convocata e costituita, ha inteso chiudere i propri lavori, lanciando un appello a tutte le forze vive della città di Eboli, alle forze democratiche, alla sinistra tutta, al mondo pulsante di questa Città a non consentire che l’ultima voce critica, “altra”, forte di Eboli possa essere messa a tacere, in un momento così difficile per la nostra comunità, da congiure interne ed esterne.
Questa voce potrà essere scomoda, ma è diffusamente riconosciuta come un patrimonio della Città di Eboli.
I militanti di S.E.L. – Circolo “La Sinistra” – di Eboli (SA)