Stefania De Rosa (Fermenti attivi), componente del Forum dei Giovani di Eboli, pone al centro del dibattito la Legalità e i giovani, e propone di aderire alla rete “Giovani per la Legalità”.
Giovani senza maestri che avvertono il disagio di una società prigioniera della corruzione, di Mafie e di Camorre, e come legalità, giustizia, onestà, onore, morale siano degli optional e magari oggetto di convegni e di letteratura romanzesca o cinematografica, piuttosto che un valore.
EBOLI – “La “legalità” tra i temi al centro dell’attenzione tra movimenti e associazioni, oggi dovrebbe essere, in tempo di crisi un “fondamentale” delle azioni e delle pratiche di ogni istituzione. – Scrive in una nota politica Stefania De Rosa in rappresentanza della Lista “Fermenti attivi“, proponendo un tema mai sopito ma mai veramente posto al centro dell’agenda politica dei grandi, e non di meno rispetto a quella che cercano di darsi i “piccoli”, anziché di rincorrere l’effimero e farsi travolgere dalla vuota, ma sbrigativa quotidianità.
Ancor più forte, – aggiunge Stefania De Rosa – dovrebbe essere, il legame tra le nuove generazioni e la cultura della legalità, un faro per la maturazione e la crescita dei giovani e delle giovani. – Ed ha ragione, poiché oggi il livello di legalità è veramente troppo basso in Italia, tanto basso che camminando di pari passo con la corruzione e con il malaffare, imperversa in maniera esorbitante a tutti i livelli della Società, rendendo impossibile ogni processo libero e pulito che pure arriva dalla scocietà, ma purtroppo destinato ad essere sopraffatto, lasciandoci macerie e nessuna prospettiva futura.
Oggi – sottolinea la giovane De Rosa indicando Forum dei Giovani, come la via maestra affinchè si possa cambiare – abbiamo uno strumento importante, come il Forum dei Giovani, che può essere il centro propulsore di iniziative di confronto e approfondimento su questo tema e sulla lotta alla criminalità organizzata.
“E’ necessaria – prosegue nella sua disamina Stefania – un’azione in questo senso in quanto viviamo in una città in cui l’occupazione giovanile è sempre più un miraggio e non possiamo permettere che i ragazzi e le ragazze in un momento di emergenza e disperazione prendano strade sbagliate”. Ed ha ragione la De Rosa, che tra l’altro da consigliera del Forum dei Giovani di Eboli, vorrebbe farsene carico e per questo come primo passo il Forum dei Giovani di Eboli, potrebbe aderire alla rete “Giovani per la legalità”, una rete di associazioni ed organizzazioni no-profit giovanili che hanno a cuore il futuro del proprio paese e si impegnano per combattere le mafie e l’illegalità.
“Connettendoci con altre esperienze, – conclude Stefania De Rosa, Consigliere del Forum dei Giovani per ‘Fermenti Attivi‘ – confrontandoci e contaminandoci potremo dar vita ad una serie di iniziative formative e informative sulla cultura della legalità e sul tema dell’azione civile e non violenta a contrasto alla criminalità organizzata coinvolgendo scuole e associazioni”.
L’iniziativa è importante, e lo è soprattutto perché viene dai giovani, che evidentemente avvertono il disagio di una società prigioniera della corruzione, della Mafia o delle Mafie e le Camorre, ed in maniera veramente autonoma, avvertono anche il clima asfittico, e avvertono come la legalità la giustizia, l’onestà, l’onore, la morale siano diventati degli optional e magari oggetto di convegni e di letteratura romanzesca o cinematografica, piuttosto che un valore di cui ognuno dovrebbe andarne fiero.
In maniera autonoma, da autodidatti i giovani si vogliono dare delle regole e vogliono “manipolare” il loro “genoma“, per corredarlo di un “cromosoma” che li leghi indissolubilmente al loro essere. E i loro maestri chi sono?
Si avverte un vuoto pauroso in questa domanda, di maestri non ce ne sono più e purtroppo la società civile ne ha maledettamente bisogno. I maestri, anche quelli che non sono bravi, e per il passato ce ne sono stati tanti, hanno cumunque contribuito alla crescita sociale, culturale, umana dei giovani impartendo nozioni, principi, valori, fondamentali all’uomo, inteso come essere, perché possa poi contribuire con il suo vissuto, le sue esperienze e quelle che ha avuto in dotazione, ad una crescita virtuosa e armoniosa della Società.
Senza i maestri dobbiamo solo sperare che nella loro autoformazione non incappino in “sirene” berlusconiane e non si lasicno travolgere da falsi miti e non abbiano nei loro obbiettivi il successo fine a se stesso, se non traguardi utili a se stessi perché utili agli altri.
E senza maestri e imitando i grandi, è stato commesso l’errore nell’occasione della elezione del Forum della Gioventù di Eboli, è stato commesso l’errore di differenziarsi: da una parte gli uni “figli di nessuno” ma che si ispiravano preponderantemente alla destra; dall’altra i figli di un “tardivo” ideologismo, ispirati da “falsi maestretti” anch’essi senza nessun maestro; Entrambi portatori sani della gioventù, entrambi condizionati perché senza “maestri” e coltivati allo scontro.
Eboli, 10 dicembre 2012
ottima proposta, che di certo il Forum non mancherà di portare avanti. l’unica cosa dell’articolo che non mi scende – e non mi scenderà mai perché mai l’accetterò avendo vissuto l’esperienza dal primo all’ultimo minuto – è l’affermazione che la proposta risultata vincente sia stata “ispirata preponderantemente alla destra”, piuttosto che – come effettivamente è stato – ispirata alla voglia di partecipare di tanti e tanti giovani che si sono uniti dietro un programma condiviso e prima ancora elaborato in maniera progressiva. vabbè…comunque bella idea Stefania 😉
Caro Carmine,ci tengo a precisare che alcune cose sono state aggiunte il mio comunicato da chi ha scritto l’articolo che comunque ringrazio per avermi dato “spazio”.
La polemica non mi piace e per tanto non la alimento.
Sono sicura anche io che il forum accetterà di buon grado la proposta proprio perché è qualcosa che va verso un interesse comune.
Per Stefania e Carmine.
Non comprendo quale sia la portata della polemica.
Non la comprendo, perché se è chiaro il comunicato di Stefania, è altrettanto chiaro il mio commento a margine del comunicato stesso, e non vi è nessuna confusione fra le due cose, poiché quello di Stefania è inequivocabilmente virgolettato.
Riguardo all’adesione o meno a determinate iniziative, trovo che bisogna o daderire se si condivide l’iniziativa o non farlo e dire perché, ma senza pensare ne da dove viene la proposta e ne da chi viene, ne talpoco pensare di concedere un vantaggio a chi prende un’iniziativa, come questa, tra l’altro, giusta e sentita.
E’ possibile pensare una volta tanto ai contenuti più che agli schieramenti?
Anche in questo cade la mia “scure”, naturalmente critica, rispetto ad alcune cose.
Massimo Del Mese