La giunta approva la proposta di costituire due Poli didattici: Liceale e Tecnico. I gloriosi Liceo e Istituto Agrario saranno accorpati.
Il Piano regionale della rete scolastica pensa i numeri e non alla qualità. Caldoro chiuderebbe anche l’Harvadr University. Melchionda: “non si tratta solo di un provvedimento di contenimento della spesa, e’ un’opportunita’ di riorganizzazione e arricchimento dell’offerta formativa”.
EBOLI – La Regione Campania, con deliberazione di Giunta Regionale N° 435 del 9 Agosto 2011, ha approvato le linee guida di dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa. E naturalmente in queste linee guida anziché cercare di parlare di contenuti, di programmi, di falicitazione alla ricerca e di assegnare più fondi alle scuole di ogni ordine e grado se non il solo tetto, le sedie, le lavagne e gli insegnanti, si pensa come risparmiare togliendo in primo luogo il “tetto” e poi tutto il resto.
Le linee guida della Giunta regionale prevedono, almeno nella volontà dichiarata, un graduale ed organico piano di modernizzazione e razionalizzazione della rete dell’offerta formativa, finalizzata al contemperamento delle spese rispetto ai fabbisogni professionali delle istituzioni scolastiche.
Province e Comuni, quindi sulla base di queste linee guida, si fa per dire, devono, dunque, attenersi a tali disposizioni, al fine di ridefinire la distribuzione territoriale della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa.
In particolare, la spending review prevede per le scuole con meno di seicento alunni l’accorpamento dirigenziale con altri istituti. Dando l’impulso a questo provvedimento basandolo solo ed wsclusivamente suo valore numerico dei singoli Istituti o scuole, incuranti dei territori, incuranti dei servizi che dovranno poi accompagnare questi provvedimenti, tipo il trasporto, incuranti del valore delle singole Istituzioni scolastiche.
Secondo lo Spending Review del Governo Nazionale e della Regione Campania, se le più famose università del mondo si trovassero in Italia e in Campania,e non raggiungerebbero il numero previsto per legge perché una scuola possa continuare ad esistere, verrebbero tutte soppresse e accorpate. Non ci sarebbe scampo per l’Harvard University, o la Massachusetts Institute of Technology, o l’University of Cambridge, quella di Stanford University, o l‘University of California Berkeley e la famosa University of Oxford.
Allo stato, tutti gli Istituti d’istruzione secondaria di secondo grado presenti sul territorio comunale, ad esclusione del liceo scientifico “A. Gallotta”, risultano sottodimensionati rispetto ai parametri numerici vigenti.
Pertanto, l’Amministrazione Comunale, dopo essersi confrontata con i dirigenti del secondo ciclo d’istruzione presenti sul territorio, propone la costituzione di due poli didattici: liceale e tecnico.
Il primo prevede l’accorpamento del Liceo Classico “ E. Perito” e del Liceo Artistico “C. Levi”; in quanto rispondenti alle prescrizioni di riorganizzazione, sia sotto il profilo numerico che per finalità didattiche. Intanto mentre si accorpa il Liceo Classico di Eboli, a Battipaglia Comune, Liceo Scientifico Medi e la Provincia di Salerno siglano un protocollo d’intesa per far partire una sezione del liceo Classico.
Il polo tecnico, secondo il Comune invece, verrà costituito attraverso la fusione dell’Istituto d’Istruzione Secondaria “E. Mattei” e dell’Istituto Agrario “G. Fortunato”.
Tale proposta di riorganizzazione della rete scolastica, da sottoporre all’attenzione della Provincia di Salerno, mira a garantire lo sviluppo dell’offerta didattica delle istituzioni presenti sul territorio comunale e a conservare l’autonomia delle scuole più significative; ma soprattutto, scongiura la possibilità che la dirigenza di uno degli istituti ebolitani venga attribuita ad una scuola che ricade in un’altra città.
“Sono favorevole – dichiara l’assessore alle Politiche per la scuola e la formazione Stefania Cardiello – alla proposta di accorpamento degli istituti secondari del nostro territorio, attraverso la costituzione di due poli didattici, che arricchiscono notevolmente l’offerta formativa.
Tra l’altro, mi preme sottolineare, che questo nuovo piano di dimensionamento scolastico, alla cui definizione si è giunti attraverso il confronto e la condivisione con i dirigenti scolastici, ha permesso di scongiurare il rischio che l’agrario, un istituto storico del nostro territorio, fosse aggregato ad una scuola superiore di un’altra città.”
A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Il piano di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche non rappresenta soltanto un provvedimento di contenimento delle spese, come imposto dal decreto Monti sulla spending review.
Esso, piuttosto, è una opportunità per rafforzare e l’offerta didattica delle scuole superiori presenti sul nostro territorio e ridisegnare nuovi e più moderni percorsi scolastici.
La nostra proposta, che ci auguriamo venga recepita, prevede l’accorpamento di indirizzi scolastici che presentano affinità dal punto di vista didattico, al fine di favorire una maggiore sinergia tra di esse e, soprattutto, l’acquisizione da parte degli studenti di competenze più ricche ed ampie”.
Eboli, 9 dicembre 2012
ma cosa mi dici mai
è l’ennesima pezza a per riparare le forature
a proposito di scuola
il 5 dicembre, nella nostra regione, a poche decine di km di distanza dalla nostra cittadina si è perpetrato uno dei quotidiani omicidi di camorra, è stato ucciso Luigi Lucenti, cinquantenne pregiudicato vicino al clan Abbagnale, una della principali organizzazioni impegnate nella faida contemporanea.
Siamo ormai abituati agli omicidi di camorra data forse la frequenza elevata che scandisce gli stessi, essi sono diventati ormai un tutt’uno soprattutto con il territorio teatro di Scampia.
Questa volta però, ho avvertito una sensazione diversa, sarà forse stata la scena dell’agguato a suscitarmi una sensazione diversa, si è arrivati nel cortile di una scuola elementare dove, secondo la stampa nazionale e locale i bambini, compreso il figlio del pregiudicato assassinato provavano la recita di Natale.
Ormai, per la lotta tra i clan, nulla è inviolabile, compreso lo spazio vitale di bambini estranei ed emblema dell’innocenza assoluta.
Si chiede allo Stato, percepito come se fosse un qualcosa di altro, di intervenire reprimendo con le bracccia amrate della polizia e con gli inquirenti pronti a condannare i singoli protagonisti che operano nelle organizzazione camorristiche.
In questa storia però sento che manca un attore, che forse recitare il copione più importante in questa narrazione reale, la SOCIETA’ CIVILE.
Mi chiedo come sia possibile non indignarsi in queste circostanze, come ci si possa sentire sconfitti in partenza, come non si possa pensare che la tragicità e la pericolosità di un assinio, anche questa volta, si è fermato a poche decine di metri da fanciulli incolpevoli e speriamo inconsapevoli.
Mi rivolgo pubblicamente all’assessore Cardiello, si faccia promotrice organizzativa di una marcia domenicale che veda il coinvolgimento di bambini e famiglie contro la minaccia dell’abitudine e del silenzio, chieda la partecipazione del suo omologo competente da un punto di vista territoriale e gridiamo la nostra solidarietà, in modo concreto, a quelle famiglie che forse tacciono anche perchè si sentono sole, isolate, minacciate dalla potenza militare di individui che nulla hanno a che fare con il concetto di umano.