Riesplode la crisi dell’alcatel: le istituzioni siano in prima fila in questa battaglia.
Lascaleia e Francese chiedono la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico.
BATTIPAGLIA -La crisi economica ormai ha messo in ginocchio il Paese. Il Governo Monti continua nella sua azione, imperterrito, pensando solo ed esclusivamente ai conti e con la scusa di metterli a posto, si sta eliminando man mano che passa il tempo, tutte le conquiste che gli italiani avevano raggiunto.
Gli italiani sono alle corde, ma soprattutto sono impauriti e non hanno nessua fiducia più nelle Istituzioni, ma quello che è grave che non hanno nessuna speranza più nel futuro. La paura ha preso il sopravvento. Stipendi e Pensioni sono ormai bloccati da quattro anni, al contrario il costo della vita è progressivamente aumentato, così come è aumentata l’inflazione, riducendo drammaticamente il potere d’acquisto dei Salari, degli stipendi e delle pensioni, che non hanno recuperato in questi anni nemmeno l’inflazione programmata, che come si sa è sempre molto più bassa di quella reale, e offrendo una realtà altrettanto drammatica essendo l’ultimo paese dell’eurozona le retribuzioni più basse, ma facendo registrare il costo del lavoro tra i più alti.
Intanto la spesa si riduce, si riducono i consumi, si riduce la produzione, i mercati sono saturi e le fabbrice non producono avendo i magazzini pieni di scorte invendute. Si è ridotta anche la spesa per l’alimentazione e i consumi e il costo della vita sono precipitati ai valori dei primi anni novanta. Questi gli effetti dei governi irresponsabili di Silvio Berlusconi e questi gli effetti del Governo dei burocrati milionari di Mario Monti.
Effetti che vedono giorno per giorno una moria di piccole, medie e grandi imprese, una perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro, un aumento della disoccupazione in generale e una sfiducia nei mercati, e la vicenda dell’Alcatel Lucent non è dissimile a quella di decine e decine di industrie che sono in sofferenza da anni, strozzate da una politica economica ragionieristica e punitiva piuttosto che di fiducia e di incentivo al credito.
E sono proprio queste considerazioni e l’Alcatel Lucent che sollecitano l’interesse di Cecilia Francese e del suo Movimento politico Etica per il Buongoverno, che chiede attenzione, offre solidarietà ma chiede anche che si convochi un Consiglio comunale monotematico che affronti e sostenga la battaglia dell’Acatel, e delle sue maestranze: “Il processo di desertificazione del tessuto produttivo di quello che fu uno dei principali poli industriali de Mezzogiorno continua: riesplode la crisi dell’ALCATEL, ancora una volta una delle più importanti presenze produttive di Battipaglia e dell’intera provincia di Salerno viene messa in discussione. Qualche anno fa, l’intera città di Battipaglia scese in piazza, e la crisi nazionale e dell’Eurozona non “azzannava” ancora con la ferocia di oggi, ora si tratta di ritornare a quei livelli di mobilitazione.
Le Istituzioni, le forze politiche raccolgano l’appello dei lavoratori di quella struttura produttiva e scendano in campo per difenderla da ogni ipotesi di smobilitazione e la rilancino, facendo leva sulle professionalità notevolissime che essa annovera. Per questo Etica per il Buongoverno ritiene indispensabile convocare un consiglio comunale urgente, monotematico e aperto sulla vicenda “Alcatel”, ove i lavoratori, le organizzazioni sindacali e l’azienda abbiano modo di dire all’intera cittadinanza ed alle sue rappresentanze istituzionali,cosa sta avvenendo in quella realta’ produttiva e quali ne sono le prospettive!
Per ora il nostro movimento esprime la piena solidarietà ai lavoratori in lotta per il loro posto i lavoro e dichiara, fin da ora, la propria disponibilità ad accompagnarli in ogni passaggio di quest difficile vertenza.
Sarebbe imperdonabile – conclude la Francese – che le istituzioni rimangano sorde ed estranee a vertenze di tale portata, per questo sollecitiamo il Presidente del Consiglio a farsi carico della rapida convocazione del consiglio, invitando tutte le parti in causa a partire dai lavoratori; il sindaco a seguire fin da ora la vicenda in tutte le sedi di confronto ed a riferire al consiglio in occasione della seduta monotematica da convocarsi; i cittadini di Battipaglia a non accettar passivamente questo ulteriore colpo all’economia della città e della piana del Sele ed a mobilitarsi a fianco dei lavoratori dell’Alcatel.
Dello stesso avviso è anche il Partito Democratico, che per bocca del suo Segretario Luca Lascaleia, registrando la crisi industriale alcatel lucent, e più in generale quella dell’intero sistema produttivo italiano, ritiene che una importante realtà produttiva di livello internazionale presente sul territorio si debba salvaguardare, specie per i riflessi a catena che potrebbero verificarsi: “La crisi dell’Alcatel Lucent, uno dei principali complessi industriali della nostra città, è allarmante per il nostro sistema sociale e produttivo, appare indispensabile lavorare in piena sinergia con i rappresentanti di categoria dei lavoratori e aziendali, con i rappresentanti istituzionali, per arrivare ad una positiva risoluzione della vicenda, rilanciando il piano industriale e non perdere una importante realtà internazionale presente sul nostro territorio, salvaguardando livelli occupazionali”.
Lascaleia fa sapere, tra l’altro, che insieme al gruppo consiliare del Partito Democratico, ha incontrato il Sindaco Giovanni Santomauro, per chiedere la convocazione di un consiglio comunale monotematico per affrontare la vicenda. Lascaleia è convinto che il consiglio comunale saprà trovarsi unito per offrire sostegno e proposte concrete per una positiva risoluzione della vicenda..
Battipaglia, 8 dicembre 2012