EBOLI: Vince Bersani e archivia definitivamente Conte

63% a Eboli; 74 a Salerno Città; 66,3% in Provincia di Salerno; 68,8% in Campania; le roccaforti di Bersani.

Nello scontro finale Melchionda e Cuomo con Bersani prevalgono nettamente su Renzi e i contiani.

Affluenza in calo. Hanno votato in 3170, circa 550 elettori in meno rispetto al primo turno. Bersani vince nettamente con 1991 voti pari al 63%, contro i 1152 voti e il 37% totalizzati da Renzi. Dietro i due leader lo scontro finale tra due gruppi di potere che si fronteggiano da anni.

Pierluigi Bersani alla Festa della Vittoria a Roma

EBOLI Non si discostano di molto i dati che sono usciti dalle urne nella Città di Eboli, sebbene la lettura poi, in termini politici, è diversa paragonandoli alle altre Città e al resto della Provincia. Rispetto al primo turno c’é stato un calo di votanti, in quello di Ballottaggio si sono recati alle urne 3170 elettori a fronte dei 3718, e nei tre seggi allestiti ha prevalso nettamente il Segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani che con 1991 voti e una percentuale e il 65%, ha battuto il Sindaco di Firenze Renzi, che non è andato oltre i 1152 voti, totalizzando una percentuale del 35%.

I risultati di Eboli anche se non differiscono molto nei numeri dal resto della Provincia, nei fatti forniscono un’altra lettura, poiché a scontrasi in Città non era la nomenclatura del PD e gruppi neofiti della politica come è accaduto nella gran parte d’Italia, ma due gruppi di potere che da diversi anni, in tutte le occasioni che si presentano, se le danno di santa ragione. Quindi facendo una panoramica dei risultati, la Campania con 68,8% è una delle Regioni nelle quali Bersani ha stravinto. Tra le province campane invece Benevento con il 71.54 si colloca al primo posto per aver dato il maggior numero di consensi in termini percentuali al Segretario nazionale del PD.

Primarie PD-Eboli-Invasione Seggio

Come si diceva, nel ballottaggio ebolitano si è riproposto lo scontro tra i due gruppi di potere locali: Gli uni, che fanno capo al Sindaco di Eboli Martino Melchionda, all’Onorevole Antonio Cuomo, al Vice Sindaco Cosimo Cicia, al Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia, il Consiglieri Mauro Vastola e Mario Di Donato e tutti gli altri legati all’apparato amministrativo; gli altri, che fanno capo all’ex Ministro Carmelo Conte, al Presidente dell’Elaion Cosimo De Vita, ai Consiglieri Comunali Carmine Campagna, Antonio Petrone, Salvatore Marisei; Estranei allo scontro, ma coinvolti attraverso il sostegno a Renzi, i due comitati Pro-Renzi che fanno capo a Cinzia Belardi e Alex Vocca da una parte e a Vincenzo Consalvo e Venusia Mazzaro dall’altra, e anche quì è da fare una precisazione, se il primo comitato non vuole essere coinvolto in scontri, l’altro in qualche modo ne subisce di striscio gli effetti, per le probabili conseguenze di futuri assetti che potrebbero rimettere in discussione anche la carica di Amministratore Unico della Eboli Patrimonio.

Sempre riguardo ai dati locali, rispetto alle 3 sezioni scrutinate a Eboli domenica scorsa, al primo turno si sono recati ai seggi 3718 elettori e facendo riscontrare una netta vittoria di Bersani sui suoi competitors, che va ben oltre le percentuali nazionali, raggiungendo il 57.65%. Con il turno di Ballottaggio la vittoria di Bersani è stata ancora più netta, e con 1.991 voti e il 65% si aggiudica le Primarie del Centrosinistra, distanziando il Sindaco di Firenze Matteo Renzi di ben 30 punti, che ottiene solo 1.152 voti e il 35%.

Naturalmente come in ogni competizione c’é sempre chi vince  e chi perde, in politica poi si riesce a vincere e ad essere soddisfatti anche quando si perde. E così man mano che i risultati si andavano consolidando si aprivano sorrisi e si disegnavano bronci sui visi dei pricipali sostenitori dei due contendenti.

Cinzia Belardi

Pienamente soddisfatta si è dichiarata Cinzia Belardi, coordinatrice di uno dei Comitati Pro-Renzi che ha dichiarato: “Ho affrontato questa competizione e accettato il risultato senza polemiche e con un meraviglioso sorriso come nello spirito di Matteo Renzi. Avrei preferito vincesse Matteo ma sono soddisfatta del risultato e ringrazio tutti. E’ stata una bella pagina di democrazia e noi, in maniera del tutto disinteressati, ne abbiamo colto per intero il significato della competizione. Da oggi il PD è diverso, e sarà diverso anche per l’Italia”. In effetti la partecipazione della Belardi e del suo comitato è da collocarsi nella più totale estraneità allo scontro, sebbene insieme si è partecipati all’organizzazione.

Pienamente soddisfatto e raggiante è il Primo cittadimo Martino Melchionda, che insieme all’Onorevole Antonio Cuomo ha messo su la cordata che si è scontrata sia nel primo che nel secondo turno senza esclusione di colpi con i renziani: “Sono felice del risultato, è straordinario. Con 1991 voti e una percentuale del 65%, si chiude una pagina. I riformisti hanno fatto una campagna vergognosa, con questo voto è stata sconfitta la sudditanza se non riferita ad un’Azienda. I nostri elettori hanno votato si per amicizia ma non per sudditanza. Hanno espresso un voto libero e consapevole. E’ stata sconfitta la sudditanza.

Dello stesso tenore anche la dichiarazione del Vice Sindaco Cosimo Cicia, particolarmente attivo con i suoi amici in questo confronto politico: “Con questo voto c’é la conferma di una definitiva archiviazione di una politica che non ha fatto fatica a mostrarsi sempre con la stessa faccia. I riformisti sono stati sconfitti. Il voto di oggi seppellisce ogni tentativo di mantenere in vita una campagna di odio e di sospetti. Si apre una nuova fase e noi riteniamo sia di concordia e di benessere per Eboli, ora si può discutere, è possibile e lavoreremo per ricostruire il centrosinistra anche a Eboli”.

Purtroppo queste primarie hanno si fatto registrare un passo avanti nella partecipazione democratica alla vita politica del Paese, ma hanno mostrato anche più di un nervo scoperto. Il primo è sicuramente un vecchio modo di far politica che costituisce un freno per tanti che vorrebbero avvicinarsi ma non lo fanno proprio per non essere coinvolti in vere e proprie Faide, e nella nostra Città ne abbiamo avuto più di una prova. In tutti questi anni, dalla fondazione del Partito Democratico ad oggi tutte le tappe politiche sono state contrassegnate da conte, dietro le quali si sono lasciati indietro uomini e donne disinteressati, liberi, che hanno dovuto cedere il passo a gruppi organizzati, che hanno di volta in volta dispensato potere e promesse, inquinando ogni tentativo di rinascita di una parte di cittadini che invece voleva solo democrazia, trasparenza e regole certe. E proprio in questa direzione che va la dichiarazione dell’On. Antonio Cuomo: “La Città ha bisogno di concordia e il PD di unità interna. Questo risultato è l’esaltazione di un momento di grande partecipazione democratica, che non può essere disatteso. E’ necessario che tutti se ne rendano conto, innanzitutto aprendo il Partito a nuove energie, ma anche a cercare di evitare che gli scontri politici interni facciano disaffezzionare il popolo democratico e nello stesso tempo ci fanno perdere le occasioni politiche che rafforzino lo spirito di appartenenza.

Primarie PD-Seggio elettorale Eboli

Un altro nervo scoperto è sicuramente quello delle alleanze, che devono necessariamente essere riviste, e non tanto perché si deve omologare le scelte, ma per armonizzare le politiche che non sono affatto chiare, sia in città che a livello nazionale, tanto che i due maggiori competitori Bersani e Renzi avevano due visioni diverse e contrastanti sulla partecipazione di Casini e dell’UDC all’alleanza di centrosinistra.

Non è da meno un altro nervo scoperto, che è sicuramente quello del rinnovamento. Il PD e i suoi elettori con la scelta di Bersani “usato sicuro” hanno mostrato tutta la loro conservazione, e sebbene Renzi lo invocasse nella maniera sbagliata ponedolo prima sulla base generazionale e poi su quella della rappresentanza, la sua campagna tanto disinvolta quanto semplicistica nelle risoluzioni si è ritorta contro se stesso. E adesso? dobbiamo solo sperare che il sobrio Bersani riesca a non farsi fare prigioniero da tutte le ex Aree politiche coalizzate e che lo hanno affiancato in queste primarie, che prima della discesa in campo di Renzi spadroneggiavano nel PD

CAMPANIA, a spoglio quasi ultimato, 618 seggi su 690, Bersani con 112.193 voti e il 68.8% batte Renzi che totalizza 50.721 voti pari al 31.13% su un totale di 162914 votanti.
AVELLINO
– In Provincia di Avellino con 11.592 VOTI e il 68.99% Bersani è primo su renzi che totalizza 5.211 voti e il 31.01%, su un totale di 16.803 votanti.
BENEVENTO – In provincia di Benevento nei 63 seggi su 71, Bersani ha ottenuto 7.567 voti il 71.54%, mentre Renzi con 3.011 ha raggiunto una percentuale del 28.46%, su un totale di 10.578 votanti.
CASERTA – I risultati in Provincia di Caserta in 107 seggi su 116 Bersani con 18.701 voti e una percentuale del 66.69%, vince su Renzi che ha ottenuto 9.342 voti e il 33.31%, su un totake di 28.043 votanti.
SALERNO
– In Provincia di Salerno nei 158 seggi su 192, Bersani prevale con 27.617 voti e il 66.23%, contro i 14.079 voti e il 33.77% su Renzi avendo votato 41.696 elettori.
SALERNO CITTA’ – Salerno si conferma roccaforte di Bersani in Campania. In città nel totale dei seggi il risultato definitivo conferma il successo di Bersani che ha ottenuto 6.389 voti pari al 74%, mentre Renzi si è ferma al 26% con 2.155 voti.

PRIMO TURNO di DOMENICA 25 NOVEMBRE 2012

DATI DEFINITIVI EBOLI

Sezioni scrutinate 3 su 3 – Elettori 3718
Pierluigi Bersani – voti 2147 – 57,65%
Matteo Renzi – voti 1106 – 29,72%
Nichi Vendola – voti 227 – 6,1%
Bruno Tabacci – voti 203 – 5,46%
Laura Puppato – voti 22 – 0,6%

BALLOTTAGGIO di DOMENICA 2 DICEMBRE 2012

DATI DEFINITIVI

Sezioni scrutinate 3 su 3 – Elettori 3170
così ripartiti:
Seggio 1 Teatrino  Salita Ripa – 1239
BERSANI voti 824 – 65%
RENZI      voti 452  – 35%

Seggio 2 Palestra Scuola Ripa – 1247
BERSANI voti 744 – 60%
RENZI      voti 489 – 40%

Seggio 3 Corno d’Oro – 639
BERSANI voti 422 – 66.7%
RENZI      voti  211 – 33.3%

TOTALI BALLOTTAGGIO EBOLI VOTANTI 3170

BERSANI VOTI 1991 pari al 63%

RENZI      VOTI 1152 pari al 37%

Le operazioni di voto si sono svolte con regolarità e come per il resto d’Italia c’è stata qualche contestazione superata al momento e superata poi dal risultato netto, che non lascia spazio a nessun dubbio, tuttavia va detto che le tensioni registrate in mattinata sono state alimentate più che dai sostenitori all’esterno dei Seggi da alcuni scrutatori e da alcuni rappresentanti di Lista, ed è stato solo un caso che al seggio n. 2 non si è sfiorata la rissa, dopo che la barriera è stata superata ed è stato “invaso” per alcuni minuti il seggio. Discussione animata, ma tutto poi è rientrato e si è normalizzato fino alla chiusura definitiva dei seggi.

Eboli, 2 dicembre 2012 – ore 16,00

8 commenti su “EBOLI: Vince Bersani e archivia definitivamente Conte”

  1. La faccia Tosta…
    E’ il titolo del film che da un po di giorni il sindaco e la sua maggioranza stanno inscenando, capisco lo scontro, ma etichettare i riformisti come gli unici interpreti della pratica del voto forzoso e di scambio mi sembra un’esagerazione e una forte presa in giro nei confronti di tutti, attivisti disinteressati durante le primarie, elettori di sinistra, di destra e di centro.
    Come reagirebbe il sindaco se qualcuno gli citasse nomi e cognomi di persone che, a prescindere da titoli e competenze sono rientrate nel contesto lavorativo del centro commerciale le bolle grazie ad una sua azione incisiva di moral suasion?
    Come reagirebbe il sindaco se qualcuno gli citasse nome e cognome di qualcuno che nel periodo precedente alle ultime elezioni amministrative era quotidianamente vessato da ordinanze di sgombero di immobile occupato abusivamente e che a seguito della partecipazione attiva in campagna elettorale, con un consenso raggiunto di circa trenta preferenze ha visto concludersi il continuo sollecito dello sgombero di cui sopra?
    Cosa direbbe il sindaco, se lo stesso protagonista abusivo, terminata la battaglia elettorale, fosse stato stato assunto dalla sarim per un riconoscimento dovuto ad uno dei reduci della battaglia amministrativa?
    Per non parlare del consigliere Cicia, sicuramente estraneo a queste pratiche, vero?
    O in alternativa, chi potrebbe mettere in dubbio la lealtà dell’onorevole Cuomo, ci sarà stato mica qualcuno che avrà beneficiato della sua intercessione utile ad agevolazioni durante le sessioni d’esame presso la facoltà di Giurisprudenza della facoltà di Fisciano?
    Cerco che no
    In ultimo, siamo sicuri che l’inquietudine di Cicalese non sia cominciata in concomitanza con l’inizio di un rapporto lavorativo di un proprio caro, e non da un ripensamento ideale disinteressato?
    Sindaco, non si nasconda dietro l’ovvietà della richiesta dei nomi e cognomi che nessuno, in queste condizioni è in grado di fare, voglio solo invitarla a riflettere, ci consideri solo normo dotati da un punto di vista intellettivo.

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  2. @fabio
    o vai dal magistrato o taci rintanato in un podere a S. Cecilia. soffia il vento urla la bufara e le foglie nel letamaio ………..

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  3. Renzi il nuovo che avanza(va),con Conte dietro,e chissà quanti pari all’illustre piagginese sul territorio nazionale…ma che bello spettacolo!!!
    L’abbiamo scampata bella,un Berlusconi di pseudo-sinistra x altrivent’anni,e giù con lo sciacquone.

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  4. Admin,mi dispiace ma ti consiglio di riconsiderare la tua analisi. Hai scritto:
    “Con il turno di Ballottaggio la vittoria di Bersani è stata ancora più netta, e con 1.991 voti e il 65% si aggiudica le Primarie del Centrosinistra, distanziando il Sindaco di Firenze Matteo Renzi di ben 30 punti, che ottiene solo 1.152 voti e il 35%.”
    Ti faccio notare che, come tu giustamente hai riportato, al primo turno Bersani ha preso il 57.65% e Renzi il 29.72% sul totale dei votanti, compresi dunque i voti agli altri tre candidati rimasti fuori dal ballottaggio. I voti per Bersani e per Renzi ammontavano dunque al 87.37% del totale. Con una semplice proporzione 57.65/87.37=X/100, puoi verificare che X=65,98%. Per cui al ballottaggio, semmai, i renziani hanno recuperato. E lo si vede anche in termini assoluti con il numero dei voti. Se poi aggiungi che Bersani era appoggiato dai perdenti del primo turno……….
    Mi sa che stavolta la volontà di fornire una analisi pregiudiziale, sicuramente inconscia e in buona fede, ha preceduto la giusta lettura dei dati.
    Con rispetto.

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    • X per l’esattezza.
      Hai ragione. La mia, però, non è tanto un’analisi sui numeri, ma politica. Relativamente ai dati, sia dal punto di vista percentuale che quello strettamente numerici, si prestano a tante interpetrazioni, che sicuramente saranno oggetto di altre riflessioni.

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