Fuoco a salve “amico” su SEL: Ma SEL non si lascia intimidire

Prove tecniche di occupazione di un partito in vista delle elezioni ovvero: La Tarantineide.

Vogliono zittire l’unica voce libera e critica. S.E.L. di Eboli non si lascia intimidire. Chi danneggia oggi Vendola e il Partito è Tarantino che, ancora una volta, alza polveroni sui giornali: nell’interesse di chi?

SEL-raccolta-firme-IMU-Rosania

EBOLI – C’é poco da fare, è un destino infame quello della Sinistra di parlarsi addosso e di accusarsi. Tutte le volte che si avvicina l’opportunità di poter vincere le elezioni, di poter prevalere politicamente sulla destra o sui partiti di centro destra, ecco che incominciano le litigate da comari, prestando il fianco debole e offrendo l’immagine di una sinistra poco affidabile, litigiosa, separata al suo interno, contraddittoria e delegittimata rispetto al ruolo che assume o che cerca di assumere. Questo è quanto appare leggendo la nota politica di Sinistra Ecologia e Libertà che si allega a pie di pagina.

Le critiche che nei giorni scorsi sono state avanzate e rese pubbliche, con forme e modalità diverse, sia da Giovanni Tarantino che da Mariateresa Imparato, hanno aperto un dibattito in Città ed in parte anche attraverso POLITICAdeMENTE, ed ora prendiamo atto che si aggiunge al dibattito anche il Circolo di SEL, destinatario delle critiche stesse.

Giovanni Tarantino

Oggettivamente se l’impegno politico di un militante o di un dirigente, dovesse misurarsi dal picchettamento davanti alle sezioni elettorali, saremmo messi solo male. Converranno tutti che lo spettacolo che si è offerto nella giornata di domenica scorsa è stato veramente disdicevole. Da censurare, ma anche da denunciare e da non emulare. Presenziare nei pressi dei seggi, intrattenersi e magare discutere o cercare di comprendere come si svolge l’andamento del voto non è per nulla censurabile, sempre che la presenza non sia invadente e non desti turbamenti o peggio non assuma un ruolo di controllo sul voto o di condizionamento.

Ciò detto, ed escludendo la presenza o meno ai seggi, va preso atto che il risultato conseguito da SEL alle primarie, è veramente deludente, e se vi è stata un’azione politica a determinarlo, allora è il caso di dire che o quell’azione non è stata efficace o non è stata compresa. Propendendo per la seconda quindi sarebbe il caso di usare un “linguaggio” più comprensibile, intendendo come lingaggio la proposta politica messa in campo.

Ma il magro risultato conseguito alle primarie, potrebbe essere anche una risposta da parte dell’elettore, che non ha compreso come mai il suo Partito (SEL), sta all’opposizione di un altro (PD), e poi se li trova alleati, e insieme poi chiedono il voto per poter governare il Paese. Sicuramente sarebbe stata una risposta influenzata da elementi localistici e quindi non rispondenti alla chiamata, che invece voleva un voto che dovesse essere solo ed  esclusivamente a sostegno di una coalizione e di un programma nazionale, ancorché la individualizzazione di un leader che rappresenti querl progetto.

Per contro, misurare un’opinione, una critica, un punto di vista e una posizione politica solo misurandola con i numeri, è la risposta più fuori luogo, che un Partito impegnato come SEL e una classe dirigente altrettanto impegnata come quella che c’é a Eboli e che con orgoglio giustamente ne rivendica ruolo e posizione, possa dare a giustificazione della credibilità della persona o del contenuto, quasi come la credibilità o la valenza di una opinione o di una critica fosse misurabile in termini numerici o di peso.

Maria Teresa Imparato

Quello invece che si pensa e si crede debba passare come messaggio è quello di voler dare sicurezza agli italiani con proposte credibili, avanzate da una classe politica credibile, che vanno nella eliminazione dei privilegi, al riconoscimento del valore del lavoro e della solidarietà, dell’accoglienza e della pace, ma soprattutto dell’onestà e della serietà.

E se da parte di qualcuno si avanza l’idea di liquidare una classe politica, che comunque ha fatto il suo tempo, ricorrendo alla rottamazione, si è poprio sulla strada sbagliata. A tale proposito come ho già trattato questo argomento in uno dei tanti post è indispensabile non mi impedisce di rifarlo per definire bene il concetto della “rottamazione”, impropriamente applicato a persone, piuttosto che ai materiali che devono essere raccolti, selezionati e utilizzati nel processo virtuoso del riciclaggio, cioè il riutilizzo sotto altre forme di materiale di risulta.

Purtroppo la definizione di riciclaggio, che come si diceva è un processo virtuoso, è stato mutuato in negativo applicandolo a persone e cose che cambiano veste e si ripropongono come nuovo.

Bipassando entrambe le definizioni avevo indicato in altri articoli come, a mio avviso, alcune persone, dovrebbero farsi da parte, senza per questo essere archiviate, e  semmai essere valorizzate per trarne da loro, sempre che questi lo accettino e dimostrino veramente la loro maturità raggiunta dall’esperienza e dagli anni, insegnamenti, consigli, guide.

Bisogna aggiungere che diventa un problema se queste persone non capiscono quanto siano un ostacolo ai processi di cambiamento, e questa loro “resistenza” fa insorgere nei giovani rabbia e desiderio di liberarsi in maniera risolutiva accantonandoli, seppellendoli.

Il vero rinnovamento e i veri processi di crescita sono quelli che si fanno insieme, in armonia, e ognuno li deve affrontare consapevole del proprio ruolo, senza pensare che quel ruolo sia più importante degli altri ed esclusivo. La mano perchè svolga il suo ruolo ha bisogno di tutte e cinque le dita. Senza il pollice si riesce lo stesso ad afferrare gli oggetti, ma la presa non è efficace quanto quella mano ha tutte e cinque le dita.

Forse quelle critiche volevano dire che è il momento di chiedere un rinnovamento, di avviare nuovi processi, di cercare nuove strade politiche, di presentarsi agli appuntamenti con la storia preparati e consapevoli del momento e del ruolo che in quel momento si riveste.

Pertanto a giudicare dai fatti e prendendo atto dalle reazioni, sembrerebbe del tutto infondato vi sia un processo in atto che miri ad intimidire SEL. quel fuoco “amico” più che usare armi e munizioni vere, sembra sia a salve e quindi non fa ne morti e ne feriti.

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Prove tecniche di occupazione di un partito in vista delle elezioni ovvero: La Tarantineide.

Potremmo dire che le dichiarazioni di Tarantino ai giornali valgono quanto i voti presi come candidato segretario all’ultimo congresso cittadino: 0 (zero)

Potremmo dire che quanto dichiarato vale quanto il contributo di idee e di lavoro alle numerose iniziative del partito in questi tre anni su lavoro, ambiente, sanità, cultura, legalità, tutela del territorio, vivibilità nella nostra Città: 0 (zero)

Diciamo, invece, che le sue dichiarazioni valgono per 1: “1 testa, 1 voto” e che, quindi, parla per sé.

Perché, allora, i giornali locali danno tanto spazio alla “casalinga di Voghera”?

Ad Eboli gli unici ad aver fatto propaganda per Vendola fin dal 14 ottobre (raccogliendo le firme per la sua candidatura prima ancora che Nichi Vendola ufficializzasse la sua partecipazione alle primarie!), ogni domenica per strada e quotidianamente sulla rete, sono stati i militanti del Circolo “La Sinistra” di S.E.L. .

Certo, chi è abituato alla politica come presenzialismo, come tattiche e strategie, come accordi e gioco “del più furbo” tra i partiti, non riesce nemmeno a capire che la campagna elettorale per Vendola noi l’abbiamo fatta non solo dicendo “Vota Vendola, Vota Vendola, Vota Vendola!”, ma propagandando il suo (ed il nostro) programma e lavorando per contribuire a dare risposte ai problemi di chi soffre maggiormente le conseguenze della crisi: insieme ai volantini per il voto a Vendola, abbiamo raccolto le firme per i referendum sull’art. 8 e l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, per la Legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito e, domenica 25, abbiamo portato anche agli Ebolitani iniziative contro la violenza sulle donne (come tanti altri hanno fatto in tutto il mondo e tanti altri circoli di S.E.L.  in tutta Italia).

L’accusa è aver fatto tutto questo, invece di fare i “politicanti puri”! Che grande novità!, ci verrebbe da dire; ma detto in ebolitano suona “’a canuscimm’ già ‘a canzon’ “.

Chi è più lontano dalla gente? Chi è più lontano dai problemi degli Ebolitani?

Quando i “padroni” dei partiti hanno dovuto indicare chi andava a costituire l’ufficio elettorale e chi doveva essere impegnato nei seggi lo hanno fatto “per chiamata diretta”, senza nemmeno consultare la segreteria del partito di Eboli.

Ora si attacca S.E.L., i cui dirigenti ed il cui consigliere comunale non avrebbero presenziato ai seggi elettorali.

Dopo il lavoro svolto prima del voto, dopo aver informato i cittadini ed averli invitati a votare per Vendola, noi non avevamo nessuno da costringere, intimidire o minacciare al momento del voto.

Perché si attacca noi che abbiamo avuto un atteggiamento di grande rispetto per i cittadini-elettori e non chi, invece, ha portato “pecore” al voto, chi ha portato “i costretti”, chi ha ricattato lavoratori, chi ha imposto una croce ai poveri senzavoce extracomunitari? Senza questi voti estorti (che rappresentano una vergogna per la nostra Città) anche il voto di Eboli è in linea con quello nazionale.

  • Altri hanno danneggiato Vendola in piena campagna elettorale con dichiarazioni diffamatorie ai giornali contro S.E.L. di Eboli.
  • Chi danneggia oggi Vendola e il partito, ad Eboli è Tarantino che, ancora una volta, alza polveroni sui giornali: nell’interesse di chi?
  • Vogliono zittire l’unica voce libera e critica di Eboli.
  • S.E.L. di Eboli non si lascia intimidire!

Continuerà a lavorare per il bene del Paese, continuerà a denunciare le nefandezze che si continuano a perpetrare ai danni degli Ebolitani, continuerà a proporre progetti, politiche e metodi diversi, continuerà a rivolgersi alla gente onesta, sempre e comunque, promuovere i referendum sul lavoro e per la legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito. I due referendum sul lavoro riguardano l’abrogazione dell’articolo 8 della legge numero 148 e l’abrogazione delle modifiche introdotte dal governo Monti all’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori.

Eboli, 30 novembre 2012

2 commenti su “Fuoco a salve “amico” su SEL: Ma SEL non si lascia intimidire”

  1. Alla faccia dell’unica voce “libera e critica di Eboli”.
    …ma mi faccia il piacere, direbbe il principe della risata e Rosania e Tarantino alla fine di questo “civile e democratico” confronto mi ricordano il marchese e gennaro esposito nella poesia “a livella” del grande totò. Sentir parlare di “occupazione di partito”,di “tarantineide” o che tarantino vale zero, vale uno ecc.,ecc. è infatti degno degli incontrollati,volgari e triviali improperi rivolti dall’odioso “marchese” al povero “gennaro”.
    Ora Giovanni Tarantino prova sulla sua pelle l’insopportabile peso del vero limite di questo partito quando si cerca di dare un contributo o qualche dritta non gradita ai maestri di SEL, sia pure in buona fede e nel tentativo di correggere evidenti e ostinate manovre di autoaffossamento.
    Cari “maestri” potevate dire,ad esempio, che in materia di scopritori di giovani talenti della politica SEL è detentore del record mondiale della cacata prodotta; potevate dire che Grillo infiamma le piazze, mentre voi non riscaldate nemmeno la stanzetta di partito, per motivi ben diversi da quelli che riassumete e liquidate con la magica parolina “populismo”;potevate almeno tacere e invece ancora una volta prevale l’anima peggiore di questa sinistra.Quella dei maestri delle occasioni perse. Tarantino non è che l’ultima vittima dell’ostracismo imperante portato alle estreme conseguenze e che cannibalizza tutti,prima o poi.
    Giovanni Tarantino,Mariateresa Imparato…in SEL la qualità,vera o presunta non conta, su questo i maestri sono chiari:

    Conta ‘o marchese,
    c”o tubbo, ‘a caramella e c”o pastrano;
    chi nun ‘a penz comm a isso
    …nù brutto arnese:
    tutto fetente e cu ‘na scopa mmano!!!

    “A livella” ,come dicevo è la sintesi perfetta della fine che ha fatto la democrazia e il libero confronto di idee nella “meglio sinistra Ebolitana”…per chi non lo avesse ancora capito!

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