Abbiamo chiesto il consenso per Renzi, senza schiamazzi, mantenendo un comportamento irreprensibile, educato e garbato.
Dare vita ad un Comitato Renzi, primo ad Eboli, è stata la naturale conseguenza di una scelta fatta in momenti indipendenti e lontani dalle primarie. Una scelta fatta senza opportunismi e senza conoscere in alcun modo il futuro del prodotto politico di Matteo Renzi.
EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo, il contributo dell’ex Assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Consalvo, ora Amministratore Unico di Eboli Patrimonio, la Società che dovrebbe valorizzare il Patrimonio del Comune di Eboli, rispetto al risultato delle Primarie, che hanno visto prevalere nettamente il Segretario Nazionale del PD Pierluigi Bersani, sul Sindaco di Firenze il rottamatore Matteo Renzi, ma ha visto anche tante cose confessabili e purtroppo molte altre inconfessabili, gravi, gravissime. A fronte di quanto è accaduto, va riconosciuto a Consalvo e Venusia Mazzaro, e a Cinzia Belardi e i suoi, la compostezza e lo stile sia nella fase pre-voto, sia durante il voto e sia a risultato avvenuto.
Consalvo ricorda inoltre come egli e i suoi compagni di viaggio siano stati tra i primi a “dichiararsi” a favore del “bischero rottamatore” e che hanno fatto una scelta fatta “senza opportunismi e senza conoscere in alcun modo il futuro del prodotto politico di Matteo Renzi“, a sottolineare come quell’impegno fosse genuino e non dettato da opportunismi vicino a chi invece ha pensato ad una ricollocazione e un nuovo piazzamento, subodorando una nuova rivoluzione che prendeva il Partito Democratico che rimetteva tutto in discussione, ivi compreso i vecchi schemi di suddivisione in Aree.
Sebbene va riconosciuto al giovane Renzi l’aver scosso questo Partito e di aver aperto questo “sarcofago” costringendo tutte quelle “mummie” ad uscirne fuori, colpiti dai raggi di un sole che inevitabilmente ha dato “luce” a tutti gli angoli bui del PD. “Luce” che con il tempo collocherà quelle “mummie” nei posti giusti, più che in un Partito che deve necessariamente muoversi con la società e magari capire un attimo prima quali siano i bisogni per essernee in piena sintonia. Tuttavia Consalvo candidamente per sua stessa ammissione ha dichiarato di aver fatto una scelta senza sapere il “Futuro del prodotto politico”, quindi una scelta al buio, una scelta di fiducia basata evidentemente sulla gioventù e sulla simpatia, ancorché sul “prodotto“.
Anche quì la dice lunga l’utilizzo dell’aggettivo “offerta” o “prodotto“, quasi a sottolineare che la proposta politica è similabile ad un prosciutto, ad una mozzarella o a qualcos’altro di commerciale, definizione che mal si addice ad un programma politico e si avvicina più all’approccio che già abbiamo conosciuto e che in 20 anni ha fatto bruciare tutte le speranze a questo Paese, vendendoci fumo e fantasia sfuso e a pacchetti.
Naturalmente, immagino che la voglia di partecipare al cambiamento e a contribuirvi per migliorare le condizioni del Paese è così forte che non si va tanto per il sottile, e si è talmente incazzati, che si è disposti a seguire chiunque si metta in sintonia con i propri disagi, le proprie difficoltà, le proprie paure, tanto da segurli senza pretendere nulla di tutto quello che invece si pretende da quelli che si cerca di abbattere, anche a giusta ragione.
In orgni caso c’è bisogno di abbassare i toni e c’è bisogno di discutere, di confrontarsi, di avere la modestia di ascoltare e la saggezza di accettare le critiche che a giusta ragione fa chi non ha lavoro, o lo ha perso, chi si vede ridurre il suo potere di acquisto, di chi si vede bloccare la Pensione e lo stipendio, di chi si vede scavalcare nella ricerca di lavoro da persone raccomandate o si vede costretto ad essere compiacente per cercare di fare qualche fornitura o banalmente per avere quello che ci spetta senza essere ostacolati.
Questa e la vera sfida e questo è il vero rinnovamento, ed è con questo auspicio che si coglie le riflessioni di Consalvo sperando altri le colgano e speriamo che altri ne fanno ammenda, convincendosi che se Renzi ha perso a Eboli non vuol dire che ha vinto Bersani perché chi lo sosteneva era più bravo o che ha più seguito.
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“Ho letto con attenzione, – scrive nella sua nota politica Vincenzo Consalvo – replicando l’attenzione con la seconda lettura delle considerazioni del Sindaco, che ha analizzato il voto delle primarie del 25 u.s.. Credo, e spero, che le primarie di coalizione fortemente volute dal Partito Democratico produrranno anche un riavvio di quella discussione bruscamente interrotta all’interno del centro sinistra ebolitano.
Ringrazio la Città di Eboli che con la sua consistente partecipazione ha fatto splendere la giornata del 25 novembre che seppur accompagnata da disagi, questi si che si sarebbero potuti evitare con un maggiore buon senso e meno tatticismi, ha fatto emergere la voglia di esserci.
Sono certo – spiega le sue scelte Consalvo – che vi è consapevolezza nei confronti di chi, come me, ha scelto l’offerta politica di Matteo Renzi; questa è stata possibile perchè il Partito Democratico, di cui sono iscritto e componente della direzione regionale, dal suo interno ha presentato alla coalizione di centro sinistra ben tre candidati dimostrando, evidentemente, di essere per davvero democratico che è l’aspetto più positivamente rilevante di questa splendida competizione.
Con altri amici – spiega – abbiamo dato vita ad un Comitato Renzi, il primo ad Eboli, che è stata la naturale conseguenza di una scelta fatta in momenti indipendenti e lontani dalla data delle primarie; scelta fatta senza opportunismi e senza conoscere in alcun modo il futuro del prodotto politico di Matteo Renzi. Non ci siamo prima fatti vedere e poi scomparire nel nulla con passi rapidi e felpati; abbiamo scelto e abbiamo avuto il coraggio di dichiararlo e non urlarlo.
Abbiamo chiesto il consenso per Renzi, senza schiamazzi, mantenendo un comportamento irreprensibile, educato e garbato, elementi che se applicati costantemente nella vita politica quotidiana contribuirebbero a non far allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica.
La sera di domenica 2 dicembre – conclude la sua nota politica Vincenzo Consalvo – avremo, ne sono certo, ancora una grande partecipazione e un grande candidato al governo del Paese Italia; localmente, il mio amico Antonio Lioi ha proposto la casa del centro sinistra, concordo ma prima di questa è necessario che ad Eboli si ripristini la casa del partito democratico, la cui assenza ha determinato l’impoverimento della discussione e del confronto.
Mi permetto, infine, di ringraziare Matteo Renzi che al di là delle condivisioni o meno della sua iniziativa politica, ha risvegliato i torpori di tanti e ha scritto una bella pagina di politica italiana e credo che è iniziata una storia, una bella storia per l’Italia”.
Eboli, 28 novembre 2012
Dott. Consalvo, gli aggettivi che richiamava nel suo comunicato, sobrietà, educazione, dovrebbero far parte di un lessico politico rientrante nella sfera della normalità, capisco anche che enfatizzare la normalità, in un contesto a dir poco sui generis sia esercizio abbastanza semplice.
Spero ovviamente che i propositi enunciati trovino reale applicazione nei comportamenti quotidiani, ovviamente è un augurio per il proseguio del suo percorso politico.
Spero altresì, che nell’ambito della rottamazione faccia rientrare anche tutti quei comportamenti vili e antidemocratici, come ad esempio, ne cito uno su tutti rivolgersi a proprietari di aziende anche importanti nel territorio della piana, farsi sponsorizzare in una quindicina di minuti dall’azionista di riferimento della società al fine di ricevere un consenso poco libero ed adombrato dal ricatto occupazionale, vero?
Sono sicuro che converrà con me.
il signor Consalvo è in politica “attiva” da oltre 20 anni…..a quale rinnovamento si riferisce ??? al suo ??? Lasciate le poltrone , ma sopratutto mollate i danari percepiti !!! Ridateli al popolo !