La mozione di sfiducia dalla minoranza raccoglie solo 11 voti. Monetta si tira indietro ed accusa l’ex sindaco Gravagnuolo, Alfieri abbandona l’aula per motivi personali prima delle votazioni.
Il Sindaco Marco Galdi, già forte del sostegno dell’intera maggioranza, rimane così alla guida del governo cittadino. Il capogruppo del PD, Enzo Servalli: «Una fiducia a termine. Il banco di prova sarà il Bilancio consuntivo di fine mese».
CAVA DEI TIRRENI – Il Sindaco di Cava dei Tirreni Marco Galdi confermato alla guida della città. I consiglieri di maggioranza, che già alcuni giorni fa, sottoscrivendo la mozione di fiducia, avevano fatto quadrato intorno al primo cittadino, hanno ribadito le proprie intenzioni anche durante il Consiglio comunale andato in scena ieri pomeriggio, lunedì 12 novembre, a Palazzo di Città.
A nulla sono valsi, dunque, i tentativi delle forze d’opposizione, che speravano in un cambiamento di rotta per le sorti del governo cittadino. Marco Galdi, quindi, ha ancora i numeri per rimanere in sella all’Amministrazione comunale metelliana.
Il colpo di scena. Non sono mancate le sorprese durante l’assise consiliare di ieri. Il consigliere di minoranza Matteo Monetta, eletto nelle liste del PdL, poi migrato nella corrente indipendente “Forza Cava” ed attualmente tra le fila dell’opposizione, si è tirato indietro dalla sfiducia preparata e protocollata lo scorso 30 ottobre dai suoi “colleghi” a Palazzo di Città. Alla base della sua astensione non solo il duro affronto lanciato all’ex sindaco Luigi Gravagnuolo, “accusato” di non aver opportunamente compreso il problema dell’abusivismo edilizio, ma anche e soprattutto la mancata condivisione di alcuni passaggi riportati nello stesso documento.
I numeri. Considerato, dunque, il passo indietro di Monetta e l’assenza di Alfieri di “Forza Cava” (che ha abbandonato l’aula prima delle votazioni per motivi familiari) sono scese ad11 le volontà della minoranza di far cadere l’Amministrazione Galdi, che d’altro canto si è invece vista ribadire il pieno sostegno dell’intera maggioranza. «Chi pensa che Galdi verrà destituito per mano nostra ha sbagliato i propri conti», ha sottolineato il capogruppo del PdL, Gaetano Santoriello.
Le reazioni. Non sono mancati i commenti da parte dei sottoscrittori della sfiducia al sindaco Galdi. Su tutti il capogruppo del PD, Vincenzo Servalli, che ha spiegato che il documento precedentemente firmato da 13 consiglieri d’opposizione voleva essere una semplice fotografia del malcontento della cittadinanza circa l’operato di Marco Galdi. Servalli ha, inoltre, definito quella ottenuta dal primo cittadino «una fiducia a termine», dato che – a suo parere – il governo cavese non otterrà il lasciapassare al prossimo Bilancio consuntivo in discussione a fine mese. Identico pensiero ribadito anche dall’ex capogruppo del PdL, ora all’opposizione, Marco Senatore, da Giovanni Del Vecchio di “Forza Cava” e da Michele Mazzeo del Partito della Rifondazione Comunista.
Cava dei Tirreni, 14 novembre 2012