Non percepiscono le loro spettanze da oltre 10 mesi e inscenano un vibrata protesta a Palazzo Meyer.
Ieri mattina alcune dipendenti addetti ai servizi sociali di alcune coopeartive accreditate presso il Piano di Zona a Scafati, hanno protestato d’avanti alla stanza del Sindaco Aliberti, al momento assenta.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Altra protesta, ieri a Palazzo Meyer. Questa volta le protagoniste sono le operatrici Oss di alcune cooperative sociali, accreditate presso il Piano di Zona, che si occupano di assistenza agli invalidi e bisognosi, preoccupate sul loro futuro occupazionale. “E’ quasi un anno che pur prestando il nostro servizio non riceviamo stipendio – ha dichiarato una manifestante – Questa volta siamo ai limiti. Siamo stanche delle persuasioni che ci vengono inflitte da chi di dovere”.
Alle assistenti domiciliari è stato riferito che il mancato pagamento non dipenderebbe dalla Regione, bensì dalle compartecipazioni comunali. Anche le famiglie dei diversamente abili e degli anziani che usufruiscono dei servizi delle cooperative sociali della zona sono in apprensione. Il tempo “speso” dalle operatrici Oss determina infruttuosità, sia di carattere economico che personale, sia dal punto di vista della passione che dell’entusiasmo. “Siamo comunque donne e mamme, questo per noi è un lavoro a tutti gli effetti, ma non percependo alcun tipo di remunerazione, ci troviamo in enormi difficoltà economico/ familiari”.
La “rumorosa” riunione non ha sortito gli effetti sperati, causa l’assenza del Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e delle altre cariche competenti. “Comprendiamo l’assenza del primo cittadino, è tuttavia un uomo impegnato, ma quello che non riusciamo a spiegarci è il disinteresse totale per una motivazione che attanaglia in primis la nostra dignità, le nostre aspettative, ma sopratutto il rispetto del nostro quotidiano impegno sociale e civile – continua un’altra operatrice – Non abbiamo intenzione di fermarci, esigiamo chiarimenti e spiegazioni. Ci batteremo con tutte le nostre forze per vedere i frutti di un lavoro onesto, quanto faticoso e impegnativo, sotto tutti i punti di vista”. Questo l’accorato e speranzoso appello degli “angeli viventi” presenti sul territorio.
Scafati, 7 novembre 2012