Commercio in crisi. Protestano i commercianti di Corso Nazionale. Decine di attività obbligate a chiudere.
I Commercianti scafatesi: “Siamo stanchi delle continue prese in giro di Aliberti, siamo pronti a scendere in campo con una vera e propria rivolta“. “Un progetto che in questi anni ha lentamente e letteralmente ucciso chi di noi si sveglia e viene ad alzare la saracinesca”.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Non si placa la protesta degli esercenti commerciali di Corso Nazionale. Un braccio di ferro con l’Amministrazione Aliberti che va avanti da quattro anni, da quando il Comune il Comune di Scafati ha deciso di introdurre tra le sue priorità il nuovo piano urabano del traffico. Il malcontento non si è mai appianato, neanche dopo quel referendum fantasma che sancì la reintroduzione del vecchio piano del traffico. La consultazione popolare, infatti, durò appena tre giorni, il tempo necessario a indurre l’amministrazione e la squadra di consulenti tecnici a ritenere il proprio progetto l’unica soluzione possibile, “senza se e senza ma”.
“Un’idea balorda – sottolinea inferocito il gestore di “Acqua e sapone” – Un progetto che in questi anni ha lentamente e letteralmente ucciso chi di noi si sveglia e viene ad alzare la saracinesca”.
Dal 2009 ad oggi, il commercio scafatese vive un momento difficile e specie in questo momento addirittura di grande difficoltà. Decine di attività commerciali sono obbligate a chiudere, altre soffrono la crisi, ormai sempre più profonda a seguito delle tasse e delle super tasse che il Governo Monti sta propinando agli italiani. Tra questi, da poco, anche “Cormun”, sarà costretto a seguire la stessa sorte. Lo storico negozio di calzature di piazza Vittorio Veneto, che per oltre mezzo secolo ha rappresentato uno dei punti di riferimento del commercio cittadino, vive un momento di grande difficoltà.
Della vicenda si sono occupate anche le opposizioni e tra queste Mariarosaria Vitiello vice segretaria provinciale del PD, che con la sua Associazione “SPES“, ha sempre messo in evidenza le carenze e le difficoltà che la Città soffre, a causa del traffico e della sua cattiva regolazione e delle troppe arre dedicate a parcheggi a pagamento. Traffico accentuato che costringe gli automobilisti a percorsi tortuosi, specie quelli che non sono scafatesi, costretti a fare giri impossibili per poter imbroccare strade e stradine prima di giungere al quella giusta per raggiungere l’Autostrada.
“Ogni volta che ci rechiamo a palazzo Meyer per avere un confronto, il primo cittadino si rivolge in modi tutt’altro che gentili e non poche volte ha definito il nostro atteggiamento sciocco e poco ragionevole – dichiara Francesco Villani, proprietario di una tabaccheria ed esponente del comitato di negozianti – Nessuna conclusione, nessuna risposta, abbandono totale”.
I commercianti, ormai allo stremo, attraverso una nota congiunta, protocollata una decina di giorni fa, hanno chiesto il ripristino del precedente piano del traffico e la possibilità di consentire il parcheggio a pagamento solo su un lato della carreggiata. Una soluzione per sfruttare l’altro lato della strada per la libera sosta, magari limitandola a soli 15 minuti, con limitazione di parcheggio sia per residenti che per i commercianti, orari prestabiliti e salvaguardando le nuove soluzioni con controlli mirati e funzionali.
“Siamo stanchi delle continue prese in giro di Aliberti, siamo pronti a scendere in campo con una vera e propria rivolta. Inizieremo con l’affissione di manifesti di protesta dinanzi ai nostri negozi, se è necessario, però, siamo anche pronti a occupare le strade – protestano a voce alta alcuni commercianti presenti – Con l’approssimarsi delle festività natalizie, i medi imprenditori scafatesi si aspettano novità e cambiamenti seri, duraturi e sopratutto veritieri”.
Scafati, 5 novembre 2012