Censimento delle abitazioni date in affitto nel centro storico di Eboli. Melchionda: “Un utile strumento preventivo di controllo per garantire maggiore sicurezza”.
Lavorgna: “L’Amministrazione Comunale ha mostrato, sin dall’inizio, la sua attenzione nei confronti di una problematica così delicata, attenzione che continua instancabilmente a mantenersi alta, per la legalità e la sicurezza”.
EBOLI – Nel Comune di Eboli è stata avviata, da circa un mese, una attenta attività di censimento delle abitazioni concesse in affitto nel Centro Storico della nostra cittadina.
Difatti, un nucleo di operatori della Polizia Municipale, composto da sei unità coordinate dal Capitano Marco Garibaldi, è impegnato nell’individuazione dei proprietari che fittano appartamenti senza provvedere a registrare i contratti e delle persone, sovente di origine straniera, che dimorano negli alloggi del Borgo Antico, spesso in condizioni igienico-sanitarie non adeguate.
A riguardo interviene l’assessore Polizia Locale, Viabilità e Sicurezza Adolfo Lavorgna: “Sappiamo bene tutti che il problema della sicurezza nel Comune di Eboli si è più volte riproposto in maniera spesso preoccupante. Consapevole di ciò, l’Amministrazione Comunale ha mostrato, sin dall’inizio, la sua attenzione nei confronti di una problematica così delicata, attenzione che continua instancabilmente a mantenersi alta.
Difatti, anche allo scopo di prevenire il verificarsi di episodi di microdelinquenza è stata avviata questa serrata attività di censimento delle abitazioni concesse in fitto, spesso in modo irregolare, a cittadini, per lo più stranieri, presenti nel Centro Storico. Ringrazio, pertanto, la Polizia Municipale per l’attento ed accurato lavoro che è stato svolto fino ad oggi. Lavoro che continuerà nel corso delle prossime settimane, in modo tale da consentire all’Amministrazione Comunale di avere un quadro preciso della situazione”.
“L’attività di censimento – dichiara il Sindaco di Eboli Martino Melchionda – delle abitazioni che nel nostro Centro Storico sono in fitto, spesso senza regolare contratto di fitto, a persone di origine spesso non italiana, rappresenta un utile strumento di conoscenza, che potrà porci in grado di mettere in campo iniziative volte a garantire un più elevato livello di sicurezza all’intera collettività, residenti stranieri compresi.
Sono numerosi, difatti, i migranti che popolano il nostro Centro Storico. La stragrande maggioranza di essi è giunta qui in Italia per lavorare e vivere onestamente.
Il problema sorge quando, fra di essi, si insinuano sparute minoranze giunte qui allo scopo di dar vita a traffici illeciti, oppure quando vi siano persone che vivono situazioni di grave disagio sociale ed economico; in tal caso, infatti, c’è la possibilità che possano adottare comportamenti illeciti, e fra l’altro è indispensabile, in special modo nel caso della presenza di minori, l’intervento dei servizi sociali.
Si tratta, dunque, di un azione di fondamentale importanza, necessaria in primo luogo al fine di svolgere una importante attività di controllo e di prevenzione delle attività illecite, ma anche per avere un quadro chiaro delle situazioni in cui vi è necessità di intervento di prevenzione e di assistenza alle persone in difficoltà.
Questo tipo di attività potrà dare risultati ancora più soddisfacenti, attraverso una sistematica collaborazione tra le istituzioni ed i cittadini, che devono segnalare ogni situazione che può comportare rischi per la sicurezza pubblica. Bisogna, difatti, costruire una cultura della sicurezza diffusa e partecipata. Credo che questa sia la strada giusta per garantire maggiore serenità ai cittadini che vivono nel nostro territorio, italiani e stranieri, e per arginare efficacemente la gran parte degli episodi di insicurezza urbana e di piccola criminalità.
E’ evidente, quindi, – conclude il primo cittadino – che la sicurezza dei cittadini continua ad essere in cima alle preoccupazione di questa Amministrazione Comunale, che sta continuando a lavorare nella direzione di prevenire le situazioni di possibile degrado, unica strada per favorire, nel medio termine, un terreno favorevole alla piena diffusione della cultura della legalità”.
Eboli, 4 novembre 2012
A operazione concluse mi raccomando di pubblicare i nominativi dei proprietari e i possessori delle abitazioni,non la povera gente che a volte viene sfruttata ecnomicamente.
In qualità di contribuente per l’illuminazione del Comune di Eboli sono esterefatto di quanto affermato, l’amministazione invece di concentrare sui propri dipendenti la gestione dell’illuminazione quale bene comune, continua a sperperare risorse con un liberismo ormai defunto.
Se per partorire un’azione di buon senso l’amministrazione ha atteso un’estensione temporale di 8 anni non oso immaginare quanto tempo si richieda per mettere in atto strategie connotate da un grado di complessità leggermente superiori.
L’elemento che desta maggiore perplessità in questi comunicati è la percezione di soddisfazione che i partorienti emanano nel rilasciare ai media le iniziative di tal portata, ripeto, ci sono voluti OTTO anni per chiedere alla polizia municipale di formalizzare uno stato di profonda quanto diffusa illegalità, è un atteggiamento che definisco demenziale (per utilizzare un’espressione Deluchiana)
Pur conoscendo l’onestà di molti componenti della polizia municipale, SPERO VIVAMENTE che le operazioni di censimento siano CELERI, MIRATE e SANZIONATE. Il problema è uno solo: molti proprietari degli immobili SONO AMICI DEGLI AMICI quindi CONFIDO VIVAMENTE nell’onestà degli operatori (Ufficiali di PG) e la loro capacità di saper resistere alle pressioni esterne (capite a me!!!). Ripristinare la legalità nel centro antico ma anche altrove (un’occhiata agli assegnatari delle case popolari non vogliamo darla?) è un primo segno verso il ritorno alla normalità. Dice bene “Fabio”: ci autocompiaciamo di cose che dovrebbero essere normali e a distanza di OTTO anni. Come possiamo non pensare che dietro tutto questo ci sia un assit al primo cittadino che manifesta sempre più chiaramente la sua volontà di NON ANDARE A RISOLVERE A ROMA QUELLO CHE NON HA RISOLTO A EBOLI?
Ai posteri l’ardua sentenza!!!!!!!!!!
Vorrei chiedere al Sindaco e lungi da me voler dare lezioni in materia, ma quando di sicurezza uno se ne occupa quotidianamente!!!!!!!!!!:
La sicurezza è uno degli elementi portanti del programma di governo dell’Amministrazione comunale. La sicurezza è un bene collettivo, che si costruisce nel rapporto tra i cittadini, tra questi e il loro ambiente. Non è solo difesa dalle minacce all’incolumità personale, ma il prodotto dello stile di vita degli individui nel loro contesto quotidiano. Mi chiedo se:
1. tale attività di controllo alloggi non dovrebbe essere scontata già da tempo;
2. sino ad oggi non vi sia mai stato un monitoraggio del territorio;
3. E’ mai stato approntato un tavolo di sinergia con le Istituzioni locali (Carabinieri –Guardia di Finanza – Polizia Municipale – Forestale), al fine di avere un’analisi il più completa possibile sulle problematiche specifiche del territorio?
4. Perché propagandare un’attività limitata solo al centro storico mentre vi sono zone con insediamenti abusivi realizzati da “stranieri in patria” ed in uso a extracomunitari irregolari dediti soprattutto allo sfruttamento della prostituzione? Vedasi la marina di Eboli e zone interne limitrofe (campolongo) dove tra i campi coltivati nascono casupole non ben definite e vi si delineano traffici vari;
Mi chiedo perché ritenere di poter fare sicurezza verificando le abitazioni del centro storico date in fitto a extracomunitari; costoro faranno pure commercio abusivo ma non sono coloro che creano insicurezza e vandalismi.
Pensare di fare prevenzione limitandosi al solo centro di Eboli è secondo me molto riduttivo. Le influenze delinquenziali, apparentemente di sola microcriminalità, arrivano soprattutto da fuori centro e dalle zone rurali, in particolar modo da quando negli ultimi 15 anni si è insediata nelle periferie del territorio un’entità umana alquanto discutibile CHE NON VIVE DISAGIO SOCIALE ED ECONOMICO e che per usi, costumi, rispetto delle basilari regole civili, commercio abusivo e NON MI RIFERISCO AGLI EXTRACOMUNITARI, sta minando la tranquillità della popolazione locale e di riflesso la fiducia nell’Ente e sue relative rappresentanze.
Sottolineo che sulla litoranea esiste addirittura un ufficio di Polizia Municipale, non so se attivo.
Per la mia modesta conoscenza dell’argomento ritengo che essenziale siano degli interventi mirati ma a largo raggio, il cui esito susciti la partecipazione collettiva e soprattutto il coinvolgimento di quella parte della popolazione giovane e sana, in modo da potenziare l’associazionismo tra la gente e la diretta collaborazione, anche se informale, con gli uffici preposti. Mi scuso se sono stato prolisso.
Ultimamente, è la seconda volta in pochi giorni, trovo chi scrive esattamente le stesse cose che penso io.
Ho criticato spesso il centro destra per questo modo di fare informazione/propaganda ma vedo che anche dall’altra parte lo scenario è molto simile.
Si fa passare una cosa normalissima per un fatto eccezionale e degno di essere proclamato.
Per il resto sottoscrivo in toto ciò che dice bobo.
Aggiungo solo che il problema litoranea è spigoloso ma si può risolvere se davvero cambiano le cose.
Oltre che censire le abitazioni concesse in fitto,consiglio di censire anche (e SOPRATTUTTO!) i garage,i sottoscala ed altri locali,ascritti al catasto come depositi,che vengono concessi ad extracomunitari come “dimora”,ovviamente privi dei più elementari e umani servizi igienici e di sicurezza ed in cambio di corrispettivi alti e naturalemente in nero.
Io vivo nel centro storico e posso trasmettere una black list dettaglaita a riguardo,ma sono certo che è già in possesso di molti dirigenti delle istituzioni ebolitane,che vivono (o hanno in proprietà) abitazioni non lontane dalla mia (io vivo non lontano dall chiesa d S.Franceasco) e non devono far altro che affacciarsi alla finestra per vedere certe irregolarità…
Buon lavoro!!
5 ANNI FA CIRcA SEMPRE CON MELCHIONDa un operazione del genere fu fatta, dopo anni si ripropone la stessa cosa dopo che l’effetto a causa del cinismo e straffottenza è stato devastante.i benestanti ebolitani proprietari degli alloggi nel centro storico uguali a negrieri,sfruttano extra comunitari stipandoli in pseudi appartamenti come sardine a prezzi di fitto inconcepibili e senza contratti.Il centro storico è abitato da prostitute, manovalanza simile agli schiavi, traffici di droga ed altro.
le istituzioni el autorita del comune convivono dolcemente conn queste realta. Lavorgna non ha fatto, la scoperta delle americhe ma comunque è aprrezzabile se è la prima pietra per una lunga azione di intolleranza verso questi malfattori.a tutto cio si puo dire che in prossimita del natale salerno propone luci di artista Eboli invece proprone buio di artista.
ma ……. questo censimento dei non regolarizzati ( straniere) mi puzza , sicuro sig. Del Mese che dietro tutto questo non ci sia dell’altro …………. a buon intendor, poche parole.