Assoluzione di Vendola: Per SEL è una questione di stile. Culturale

Sinistra Ecologia e Libertà esulta per l’assoluzione di Vendola sottolineando che si tratta di una questione di stile, una questione cultural.

SEL: “La vittoria delle forze progressiste alle prossime elezioni politiche significa ritornare alla Costituzione Italiana, rimettere in ordine i rapporti fra i poteri costituzionali, fra chi fa le leggi, fra chi le rende operative e chi deve assicurare che esse vengano rispettate”.

Nichi-Vendola

EBOLI“Finalmente la Magistratura si è pronunciata Esulta Sinistra e Libertà locale, con Gerardo Rosania e Anna Grimaldi in testa nel commentare l’assoluzione da parte della Magistratura pugliese del loro leader Nichi Vendola – :  il  nostro leader  Nichi Vendola  è  stato  assolto  dall’accusa  di  aver  influenzato  il  normale  andamento  di  un  concorso  per  primario, per  non  aver  commesso il fatto!  “Con  formula  piena”  si  sarebbe  detto  una volta.

La Magistratura con questa sentenza, ha riconsegnato serenità e tranquillità al presidente della Regione Puglia e Presidente di Sinistra Ecologia e LIBERTA, ma ha consolidato anche una manifestazione civile e democratica come le Primarie di coalizione del centrosinistra, le quali senza Vendola non sarebbero state le stesse

In questi mesi né Nichi né le donne e gli uomini di S.E.L. hanno mai smesso di avere fiducia nella Magistratura. E, dimostrando qual è la nostra cultura, Nichi Vendola nei giorni scorsi era stato chiarissimo: “nel  caso  venissi  condannato, abbandonerei  la  politica!” Ed aveva già predisposto le dimissioni da presidente della Regione Puglia. Proprio quello che da anni abbiamo sperato facesse l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anziché di sfuggire con artifizi vari ai processi che gli riguardano e anziché di organizzare una campagna perenne di delegittimazione nei confronti della Magistratura, facendo apparire all’opinione pugglica, grazie alle sue televisioni e ai suoi giornali, uno scontro tra istituzioni più che un normale rapporto tra un cittadino che nel corso della sua vita incappa in procedimenti giudiziari.

Ed è proprio questa differenza tra i due comportamenti nonché quella tra i due processi fa dire a SEL: “Negli stessi giorni quella figura “triste” ed ormai vecchia ed ammuffita che risponde al nome di Silvio Berlusconi (minuscolo in tutto!), che per 20 anni ha coinvolto il mondo politico ed istituzionale italiano nella sua crociata contro i magistrati che lo indagavano nella miriade di processi che lo vedevano indagato, veniva condannato a 4 anni di carcere, e non certo per abuso di ufficio (cosa di cui era imputato Vendola!), e la sua risposta è stata esattamente in continuità con la politica che ha messo in campo in questi 20 anni, tirato a lucido (sempre più sembra un bambolotto da film horror…) si è presentato in TV lanciando l’ennesima guerra contro la magistratura.

È  una questione di stile, aggiunge SEL ed ha proprio ragione, perché é veramente una questione di stile – ma  soprattutto è una questione di cultura: da una parte chi vive con sofferenza un procedimento aperto a suo carico e che, benché convinto di non aver commesso alcuna illegalità, è pronto a lasciare la politica ed il ruolo istituzionale che ricopre, perché a Sinistra questo deve essere il volto di chi si candida ad un ruolo politico ed istituzionale; dall’altra parte c’è chi risponde rispolverando la più truce crociata contro uno dei poteri previsti dalla Costituzione, quello giurisdizionale, che nella cultura berlusconiana che ha imperversato in questi anni dovrebbe essere ridimensionato nella sua autonomia e subordinato al potere esecutivo, al governo, a chi tiene in mano le leve del potere.

Oggi – continuano nelle loro riflessioni i vendoliani – la vittoria delle forze progressiste alle prossime elezioni politiche significa anche questo: ritornare alla Costituzione Italiana, rimettere in ordine i rapporti fra i poteri costituzionali: fra chi fa le leggi, fra chi le rende operative e chi deve assicurare che esse vengano rispettate.

Significa liberarsi da una cultura cinica, tutta fondata sul rampantismo, sull’egoismo, sul monetarismo, sul disconoscimento della dignità del lavoro, sulla cultura dell’immagine tutta luci e lustrini, sull’idea che di cultura non si mangia, che ha portato il paese a queste condizioni di disperazione.

All’interno del centro sinistra, la vittoria di Nichi Vendola alle primarie – auspicano quelli di SEL – e quindi la sua candidatura quale presidente del Consiglio di tutte le forze del centro sinistra è garanzia forte che con quella cultura, con quello stile impersonato dalla figura di Berlusconi in questi ultimi decenni, si avrà una rottura profondissima.

Si tratta davvero di mettere in campo un’idea altra della politica, – aggiungono – del senso delle istituzioni, del come uscire dalla crisi, del ruolo dell’Italia in Europa.Concludono proponendo una similitudine tra quello stile e al contrario quello che ci è stato proposto ed abbiamo subito e con il quale si deve necessariamente archiviare per il bene del Paese – O quello che abbiamo avuto in questi anni, comprese le scelte del governo Monti, …oppure Vendola! – e per questo Sinistra Ecologia e Libertà Invita – iscritti, compagni, simpatizzanti, amici, cittadini ad iscriversi presso gli uffici elettorali all’albo degli elettori, muniti di carta d’identità e certificato elettorale per poter votare il 25 novembre Nichi Vendola candidato premier!”

Eboli, 4 novembre 2012

4 commenti su “Assoluzione di Vendola: Per SEL è una questione di stile. Culturale”

  1. Considero una pagina positiva della politica italiana,un personaggio pubblico che non demonizza i magistrati,e che accetta di buon grado il giudizio degli organi preposti.Vendola assolto (non prescritto, ASSOLTO), e ddl anti-corruzione approvato,elementi positivi per i cittadini.Oggi la Giustizia italiana riconosce l’innocenza e l’onestà di Vendola. In questa fase travagliata della storia del nostro Paese, in cui la Politica è oggetto di scandali e inchieste, sotto accusa per l’appropriazione di quantità colossali di denaro pubblico, la narrazione felice di Vendola dimostra che vi è ancora un modo onesto e appassionato di fare politica in Italia, che la Politica può essere ancora una cosa pulita, realmente a servizio della gente e del bene pubblico, senza alcuno complesso d’inferiorità verso la generazione dei tecnocrati.

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  2. Onore al merito.
    Non mi piace Vendola e non dimentico il suo scellerato aiuto dato per far cadere il Governo Prodi. Ma la scelta di difendersi nel processo e non fuori del processo è stata coraggiosa come il voler abbandonare la politica in presenza di una eventuale condanna anche in prima istanza e fra l’altro per un reato minimale MA SEMBRE UN REATO, NON COMMESSO. Che differenza con chi dopo una condanna per reati ben più gravi ci ammorba ancora con le sue dichiarazioni ed attacca i magistrati e vuole una giustizia a Suo uso e consumo. Non gli bastano prescrizioni e leggi personalizzate. uguro perciò a N.V. un buon successo alle primarie. Io voterò Bersani e chi vuole iscriversi on-line per poter votare il 25 nov p.v. può accedere al seguente sito:
    http://www.primarieitaliabenecomune.it/
    FUNZIONA !!!

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  3. Questo non e’ rinnovamento, e’ riciclaggio e anche dei peggiori. Ma la responsabilita’ e’ anche del PD che ha lasciato nelle mani di Melchionda il partito. I contiani non possono essere il rinnovamento, ma i cuomiani e i melchiondiani non sono da meno.

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  4. Scusatemi come al solito sono un pratico disfattista rompi palle, ma non si cambierà mai? Ma quale pagina positiva della politica italiana? quale onore al merito? questa che fate è la solita demagogia vuota, è idioma “politichese” senza alcuna sostanza. Si sta parlando dell’art. 323 C.P. “Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
    Ma perchè Vendola è un pubblico ufficiale e oppure un incaricato di pubblico servizio? IL GIUDICE C’HA MESSO UN ATTIMO A DECIDERE. Perchè non vi togliete le fette di prosciutto (solo perchè è rosso potrei dire di mortadella) dagli occhi e pensare che è il sistema che è balordo. Vendola non ha fatto nulla di grave, lo dico anch’io, se non ripetere ciò che si fa da sempre in Italia, una cosiddetta NOMINA POLITICA nella sanità. grazie

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