L’amministrazione dica cosa vuole fare sulla questione delle case popolari e sul problema dei senza casa a Battipaglia.
Famiglie alloggiano in vecchie scuole elementari senza servizi e senza energia elettrica. Drammi umani di ogni genere nell’indifferenza dell’Amministrazione comunale. Etica: “Continueremo a seguire la vicenda della Casa a Battipaglia”.
BATTIPAGLIA – “Per troppo tempo, a Battipaglia, l’Amministrazione Comunale ha negato il problema della casa, – scrive in una nota politica diramata alla stampa Etica per il Buon Governo, il Movimento politico cittadino di Cecilia Francese, a firma del suo portavoce Giuseppe Speranza, – il fatto che ci sno decine di famiglie ospitate in situazioni improprie, che c’è fame di casa nella nostra città, da parte di persone che non possono permettersi i fitti che detta il mercato, che c’è un problema di “legalità” legato a case che debbono essere assegnate.
Questa Amministraziuone – continua Etica per il Buongoverno – da troppo tempo ha perso il “senso della reltà e dei problemi della città”, presa com’è a risolvere i problemi di equilibri e di “spartenza” interni, cosa che da mesi, ormai, ha paralizzato la città! cosa volete che se ne freghi questa amministrazione del fatto che ci sono famiglie che vivono in ex asili, senza elettricità e convivendo con malattie e drammi umani di ogni genere, se debbono risolvere “questioni strategiche fondamentali” come la “stanza” che deve occupare quell’assessore o chi deve fare il capogruppo dell’U.D. C. o il fatto che c’è qualche Consigliere rimasto “senza assessore“.
Non a caso – aggiunge il Movimento civico – noi continuiamo a dire che questi personaggi sono lontano dalla città,dalle sue sofferenze, dai suoi drammi quotidiani. Questa Amministrazione ha pensato di usare il “problema casa” come un altro terreno di conquista di facili consensi, dimanticando di giocare col fuoco. Così agli inizi del 2012 il sindaco dei miracoli ne annuncia un altro: il completamento delle case popolari di via Manfredi, pronte per la consegna. Non era così.Quellecase non erano ancora completate, occorreva ancora qualche mese di lavoro.
Il Sindaco – Prosegue la nota di Etica a firma di Speranza – in un Consiglio Comunle dagli inizi del 2012 annunciò con la solita “spocchia” che nel giro di un paio di mesi sarebbe stata pronta la graduatoria definitiva degli assegnatari, come licenziata dalla commissione provinciale. Non era così, quella graduatoria, come noi di etica (facili profeti) avevamo previsti è stata approntata in queste settimane con circa sei mesi di ritardo, rispetto ai tempi annunciati dal sindaco.. Ma quelle dichiarazione sconsiderate ed improvvide furono sufficienti per determinare “ocupazioni” e tensioni nella città.
Ora la questione della casa sta esplodendo in tutta la sua “virulenza”: case popolari da assegnare occupate,con relative tensioni sociali; case private tenute in fitto dal comune che continua a pagare centinaia di migliaia di euro all’anno, famiglie ospèitate in situazioni provvisorie improprie, con problemi igienico-sanitari macroscopici,nel disinteresse generale; drammi sociali che si svolgono nel distacco della città,assorbita dai problemi della crisi, e nel disinteresse di chi governa indegnamente questa città,incapace di farci i conti e di mettere in piedi una strategia per affrontare la questione.
Noi di etica – conclude la nota politica di Giuseppe Speranza, di etica per il Buongoverno del movimento di Cecilia Francese – continueremo a seguire la vicenda della casa a battipaglia, chiediamo che ne sia investito il consiglio comunale, e continueremo a tenere informata la citta’ su cio’ che la amministrazione ci risponderea’ alle interrogazioni presentate e stiamo lavorando alla predisposizione di un convegno su questi temi perche’ tutta la citta’ ne sia coinvolta.”
Battipaglia, 31 ottobre 2012