LA GABANELLI, LE CASE DI DI PIETRO E GLI INSAZIABILI: CHE SCHIFO

La Gabanelli con la sua trasmissione REPORT mette a nudo le schifezze degli “insaziabili”, i metodi Lusi, Fiorito, e lo scandalo delle case di Di Pietro.

L’inchiesta di RAI 3 ricostruisce come e dove finiscono i fondi dei Finanziamenti pubblici ai Partiti e scopre che: tra acquisti personali, immobili, finti congresssi, cene, feste e fiumi di Champagne scompaiono milioni di miliardi e l’Italia affonda e gli italiani si appezzentiscono.

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ROMA – La bravissima Milena Gabanelli con la sua trasmissione televisiva REPORT, in onda ieri sera su RAI 3, con il servizio e le interviste di Sabrina Giannini, mette a nudo quello che la “CASTA” continua ancora a tenere nascosto sui fiumi di danaro pubblico che utilizza e spende, e utilizza per arricchirsi, e mette a nudo tutti gli artifici dei vari Lusi, Fiorito, Di Pietro e Famiglia e di quelli che quel fiume di miliardi ha utilizzato per finti congressi, per acquisti personali, per paghette varie, per cquisti di proprietà immobiliari e per cene, feste e fiumi di champagne, alla faccia dei fessi.

Alla faccia di quegli italiani che per per evitare succedesse quello che poi è successo e ha travolto Partiti e uomini politici della Prima Repubblica, ha consentito a quelli della così detta Seconda Repubblica di fare man bassa dei nostri soldi: mentre il Paese sta raschiando il barile per cercare di uscire fuori da una crisi economica e viene tartassato da tasse e super tasse; mentre chiudono le fabbriche; mentre gli operai e gli impiegati perdono il posto di lavoro; mentre pensionati e stipendiati, i peggio pagati d’Europa, si vedono bloccare da 5 anni i loro stipendi e le loro pensioni e li vedeno perdere anche in potere di acquisto, rispetto all’inflazione che in ogni caso non perdona; mentre ci chiudono Ospedali, Scuole, asili, Tribunali, ci eliminano i trasporti, ed eliminano anche gli aiuti ai disabili; mentre i nostri giovani sono tutti senza speranza, costretti ad andarsene dall’Italia e quelli che restano due su tre non lavorano, e 1 su tre non lavorerà mai dovendosi accontentare di lavori sottopagati e saltuari.

Che faccia tosta. Che schifo. E nessuno che ha il coraggio di chiedere almeno scusa prima di farsi promotore di eliminare il finanziamento a quei 61 Partiti, che utizzano il finanziamento pubblico, alcuni dei quali inesistenti o liquidati alla Lusi, o regolati alla Fiorito, o gestiti alla Di Pietro, e restituire il mal tolto agli italiani, eliminando di botto gran parte del debito pubblico.

Che schifo, vedere questi “ladroni” che si chiudono nel migliore dei modi in una stanza del loro Partito, naturalemente di proprietà di qualche moglie o figlio, oppure in una discoteca tra una bottiglia di champagne e l’altra, o nel peggiore dei modi in un “prive” a giocare il “bunga bunga”, e l’Italia affonda, e gli italiani si affamano. Una classe politica che ha fatto di tutto per meritarsi il disprezzo degli italiani.

Che schifo. Ladroni.

Di seguito alcuni articoli e i Link di riferimento per ascoltare e vedere i filmati nella loro integrità, e sfido chiunque a restare collegati fino all’ultimo se non dopo aver vomitato.

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Le 56 case dei Di Pietro nel mirino di Report

Da Giornalettismo – I soldi finiti nelle casse dei partiti sotto la lente della Gabanelli

Antonio Di Pietro

ROMA – Sotto la lente di Milena Gabanelli stasera finisce Antonio Di Pietro. E il racconto di Sabrina Giannini parte proprio dal leader dell’Italia dei Valori, che prende atto “che a voi interessa più lo stuzzicadenti che la trave”. Poi, sempre durante l’intervista che Report manderà in onda stasera, Di Pietro afferra il telefono per chiamare Vincenzo Maruccio, all’epoca non ancora indagato. Ma sono gli altri a finire sotto la lente, come racconta oggi il Fatto:

Prima grana bolognese, dice l’ex dirigente Idv Domenico Morace: “Feci una denuncia querela in Procura che riguardava l’intero partito Idv per il territorio di Bologna e chiedevo di essere sentito sui fondi regionali destinati al gruppo regionale. L’ho chiesto 2 anni fa e non ho avuto mai avuto la soddisfazione di essere chiamato se non in concomitanza, successivamente, alla mia intervista su Affari Italiani”. E aggiunge: “Le verifiche che io feci riguardarono le entità di queste somme che Nanni aveva a disposizione e scoprì che si stava parlando di circa 90 mila euro l’anno. A fronte di queste segnalazioni verificai anche che per la mole di denaro che veniva impegnata non c’era un’attività politica di riscontro all’utilizzo di queste somme, oggi con le indagini della magistratura in corso cominciamo a intuire che fine facevano questi denari pubblici”.

Poi si passa alle proprietà immobiliari di Di Pietro, cresciute esponenzialmente negli anni, secondo l’ex magistrato anche per le vittorie in tribunale grazie alle querele:

Report chiede un parere a un geometra che, per conto di Elio Veltri, ex vicepresidente dell’Idv, ha catalogato e stimato gli immobili e le proprietà della famiglia dell’ex pm: “Escludendo da questa lista le 9 proprietà della moglie e le 2 del figlio maggiore, ne restano 45 comprese di garage e cantine”. Spiega il geometra D’Andrea: “Abbiamo una movimentazione economica del 33% dal 1995 al 2001 e dal 2002 al 2009 che arriva al 67%, prima dei rimborsi elettorali e dopo i rimborsi elettorali, entrambe al netto delle vendite. Dopo il 2001 la famiglia inizia ad acquistare beni”. NEL 1995, racconta la Giannini, Maria Virginia Borletti, figlia del produttore milanese di macchine da cucire, decide di donare a Di Pietro e Romano Prodi una parte dell’eredità, quasi un miliardo di lire (che per l’ex pm non sono più di 500 milioni): “Eppure è lo stesso Di Pietro, nella nota memoria consegnata al magistrato, a dichiarare di avere usato la donazione Borletti per l’acquisto di immobili”. E lui ammette: “Certo che la parte che mi ha dato in donazione l’ho usata personalmente”. La giornalista insiste: “Solo a lei?”. E Di Pietro: “E certo che me l’ha data a livello personale”.

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GUARDA FILMATO REPORT Link da Report

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Il partito di Di Pietro contro Report

Da Giornalettismo – Dopo la puntata di ieri sera

Antonio Di Pietro

“Il servizio di Report di ieri sera mi ha offeso per la sua costruzione palesemente denigratoria nei confronti del partito e per la scorrettezza nei miei”. E’ quanto afferma l’on. Ivan Rota, responsabile organizzazione nazionale Italia dei Valori, in merito al servizo “Insaziabili”, andato in onda ieri sera su Report. “Cui Prodest? Anche i migliori possono sbagliare e quando accade il danno è generale”.

IL SERVIZIO CONTESTATO – “Il servizio – afferma l’on. Rota – si compone di spezzoni di interviste raccolte 40 giorni fa, durante l’incontro di Vasto, intercalate con recite di squallidi personaggi, che già sono stati condannati per diffamazione come facilmente riscontrabile, e conclusioni forzate sull’acquisto di immobili, quando sarebbe bastato leggere le esaurienti risposte già fornite e ampiamente documentate”. “A chi giova screditare un partito che ha fatto della legalità la sua stella polare e che oggi sarebbe il naturale riferimento dell’indignazione popolare?”, chiede il Responsabile organizzazione nazionale Italia dei Valori.

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SCREDITARE DI PIETRO – “A chi giova screditare Antonio Di Pietro, un uomo che ha fatto il suo dovere e non ha voluto piegarsi alle convenienti lusinghe che dal 1994 lo vorrebbero ‘normalizzato nel sistema’”. “Oggi, più che mai, legalità, giustizia, trasparenza sono precondizioni per poter ridare prospettiva alla Nazione”, afferma Rota. “Infangando Italia dei Valori si prepara il campo per un gattopardesco ricambio”. “Sono indignato, non solo come responsabile nazionale dell’organizzazione e membro dell’Ufficio di Presidenza IDV, ma anche personalmente. A Vasto – spiega l’on. Rota – ho risposto per 30 minuti di domande incalzanti senza che la giornalista sentisse la necessità di montare alcuna delle mie risposte nel servizio. Evidenteme nte non erano funzionali al suo scopo e la giornalista non ha trovato di meglio che far passare la mia foto con il commento che sono parente di Gabriele Cimadoro, e quindi del Presidente”.

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LA PARENTELA – “Qualcuno lo ha già insinuato in passato – afferma il Deputato – ma ribadisco che Ivan Rota è Ivan Rota e non c’azzecca nulla, a livello di parentela, con Antonio Di Pietro”. “Al Presidente – afferma il Responsabile organizzazione nazionale IDV – sono, invece, legato da profondo rispetto e dalla condivisione di un progetto politico collettivamente utile”.

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ROMA, 29 ottobre 2012

3 commenti su “LA GABANELLI, LE CASE DI DI PIETRO E GLI INSAZIABILI: CHE SCHIFO”

  1. Non c’è niente da fare, soldi e politica devono stare lontani anni luce. E’ uno dei principi fondanti del MoVimento Cinque Stelle. La politica si fa per passione e per il bene comune, il MoVimento Cinque Stelle ha già fatto risparmiare allo Stato Italiano unmilioneseicentomilaeuro non richiedendo il rimborso elettorale delle Regionali 2010. Tantissimi altri soldi verranno risparmiati in Sicilia, non solo quelli dei rimborsi elettorali, ma anche quelli delle retribuzioni dei Consiglieri a Cinque Stelle, che si autoridurranno lo stipendio come da impegno preelettorale a 5000 euro mensili. E mai nessun giornalista dovrà preoccuparsi di scoprire che fine hanno fatto i fondi pubblici assegnati al MoVimento, visto che questi, semplicemente … non esistono. Ci sono altre forze politiche in Italia che, almeno sulla carta, dichiarano questo?
    P.S. E’ di oggi lo scandalo che la residenza privata dell’ex-Presidente del Consiglio a Roma, palazzo Grazioli, è in locazione pagata con fondi pubblici presi da Forza Italia!

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  2. Su cosa ci dovremmo informare Paolo?
    Forse…sul numero degli immobili di “famiglia”, non è (solo) quello?
    Forse…sull’uso “personale” della generosa donazione che gli ha fatto( ma che fortuna!) la ricca figlia del produttore di macchine da cucire?
    Forse…che Di Pietro “non c’iazzecca”?
    Illuminaci!
    P.S.:dammi retta, cuciti la bocca che è meglio!

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