Alcatel-Lucent: Il Sen. Cardiello interroga il Ministro Passera

Il sen. Cardiello interviene sulla vicenda Alcatel-Lucent di Battipaglia, e chiede al Ministro dello Sviluppo Corrado Passera il rispetto dell’Accordo del 12 luglio scorso.

Come si intende ricollocare le persone coinvolte nel piano di ristrutturazione su attività di Core Business (tramite il programma GROW) In sostituzione delle attività di Optics da svolgere nel sito di Battipaglia. Cardiello chiede un’incontro con il ministro e le maestranze.

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BATTIPAGLIA – Il Senatore del Popolo della Libertà Franco Cardiello interviene sulla vicenda Alcatel-Lucent di Battipaglia, si rivolge al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, per sapere se si intende rispettare gli accordi stipulati tra la multinazione e i sindacati dei lavoratori presso il Ministero stesso dello scorso 12 luglio.

In un momento così difficile per l’economia italiana ma soprattutto per le famiglie e i lavoratori, specie per quelli che perdono il posto di lavoro, Cardiello vuole sapere come si intende procedere nella vicenda Alcatel-Lucent, specie dello stabilimento di Battipaglia e come si intende collocare le persone coinvolte nel Piano di ristrutturazione che la Multinazionale ha varato.

“Ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro competente Passera per la salvaguardia dei posti di lavoro e per tenere fede agli impegni sottoscritti dal governo. – scrive nel suo comunicato stampa preannunciando un’interrogazione parlamentare, che si allega in pedice, per conoscere la sorte dello stabilimento Alcatel-Lucent di Battipaglia e dei suoi lavoratori – In questo momento di crisi anche un singolo posto occupazionale merita il massimo delle attenzioni istituzionali. È impensabile lasciare i lavoratori dell’Alcatel lucent in preda all’incertezza sul loro futuro. Mi impegnerò personalmente affinché si faccia chiarezza in merito e spero che la regione faccia la sua parte, stando dalla parte dei lavoratori.

Sono pronto a incontrare il Ministro Passera – annuncia il Sen. Franco Cardiello – con le rappresentanze sindacali al fine di predisporre le misure necessarie per tutelAre i livelli occupazionali“.

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Franco Cardiello

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA

Senatore Franco Cardiello – Al Ministro dello Sviluppo Economico

Premesso che:

  • Lo scorso 18 gennaio l’azienda Alcatel – Lucent ha avviato un programma di riduzione dei costi che ha coinvolto i lavoratori di Ricerca & Sviluppo (R & S) impiegati per lo più in Italia e in Belgio; contestualmente l’azienda ha annunciato il programma GROW secondo il quale si dovevano ricollocare i lavoratori coinvolti nel piano di ristrutturazione;
  • Lo scorso 24 gennaio l’azienda multinazionale ha posto in essere un piano di tagli che prevedeva la perdita di 700 posti di lavoro in Italia di cui 360 nella attività di ricerca e sviluppo e 140 in attività commerciali e amministrative;
  • Lo scorso 24 maggio, a seguito di una serie di incontri fra l’azienda e il Governo, la multinazionale si é detta pronta a rivedere il piano di esuberi a fronte di una politica d’investimenti nel campo delle telecomunicazioni;
  • Ciò nonostante l’azienda multinazionale dismetteva la sede di Genova che occupava 32 lavoratori; annunciava la dismissione delle attività di Network Management (Optics) di Rieti e la ricollocazione di 20 dei complessivi 33 lavoratori utilizzando lo strumento GROW; annunciava 245 esuberi in tutti i siti italiani di R & S; annunciava la riduzione di 200 somministrati dello stabilimento di Trieste;
  • L’azienda Alcatel – Lucent, infien, confermava la volontà di mantenere le attività R & S Optics solo sul sito di Vimercate;
  • Lo scorso 10 giugno la multinazionale apriva la procedura di CIGS per un numero massimo di 245 lavoratori complessivi ripartiti fra tutte le sedi;
  • I lavoratori del sito di Battipaglia interessati da detto provvedimento di cassa integrazione straordinaria erano 31 su 121 totali;

premesso, inoltre, che:

  • Il sito di Battipaglia aveva visto anche il trasferimento di alcuni lavoratori della ricerca e sviluppo presso la sede di Vimercate e lo spostamento di altri lavoratori su attività di NPI Customer Services  da svolgere essenzialmente presso i clienti;
  • Dette scelte erano state dettate dall’azienda e avevano provocato un impoverimento del sito produttivo di Battipaglia facendogli perdere parte della propria identità di Ricerca e Sviluppo;

preso atto che:

  • Lo scorso 12 luglio è stato siglato, presso il Ministero dello sviluppo economico, un accordo per salvaguardare i livelli occupazionali del sito battipagliese e per portare nuove commesse allo stabilimento;
  • Ad oggi, però, quelli che avrebbero dovuto essere solo provvedimenti di cassa integrazione straordinaria, finalizzati ad una ricollocazione interna del personale, rischiano di diventare esuberi strutturali;
  • Lo smantellamento del sito di Battipaglia sembrerebbe essere dovuto esclusivamente ad una scelta dell’azienda di favorire altri siti e altre regioni piuttosto che tener fede agli accordi sottoscritti;
  • Il personale impiegato nel sito di Battipaglia é altamente qualificato e potrebbe fornire, anche ricollocato in altri settori aziendali, un grande contributo alla crescita aziendale;

considerato che:

  • Il cosiddetto “decreto crescita” varato di recente dal governo contiene misure che possono costituire un’opportunità per la ricollocazione del personale attualmente in esubero in Alcatel – Lucent con particolare riferimento alla sede di Battipaglia;
  • Anche il Piano Strategico Nazionale offre spunti per la ricollocazione dei lavoratori della multinazionale francese con sede a Battipaglia in riferimento all’obiettivo di sviluppare contenuti, applicazioni e servizi digitali avanzati e accrescere la capacità, l’accessibilità e la fruibilità di utilizzo degli stessi anche attraverso un’adeguata promozione dell’offerta;

l’interrogante chiede al Ministro in indirizzo di sapere se e in quali modi intenda intervenire al più presto al fine di ricollocare le persone coinvolte nel piano di ristrutturazione su attività di Core Business (tramite il programma GROW) in sostituzione delle attività di Optics da svolgere nel sito di Battipaglia  nel rispetto dell’accordo sancito al MISE lo scorso 12 luglio.

Roma, 22 ottobre 2012

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Battipaglia, 25 ottobre 2012

7 commenti su “Alcatel-Lucent: Il Sen. Cardiello interroga il Ministro Passera”

  1. Vorrei tranquillizzare i dipendenti dell’Alcatel-Lucent:le interrogazioni di cardiello sono sempre prese altamente in considerazione dal governo e lui puntualmente esulta per i risultati portati a casa.
    L’ultimo esempio,appena qualche mese fa,col tribunale di eboli…!!!
    Caro franco,ancora qualche mese e ti pagheremo un lauto/meritato vitalizio…solo un favore però:non proporti più politicamente e ancor meno alla risoluzione dei problemi del territorio.

    Grazie!

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  2. MERITORIA LA PRESA DI POSIZIONE DELL’AUGUSTO SENATORE,
    MA AHINOI,TROPPO TARDI.
    DIFATTI L’AVVOCATO F. CARDIELLO E’ DAL ’94 PARLAMENTARE DELLA REPUBBLICA,SENZA QUASI SOLUZIONE DI CONTINUITA’, HA AVUTO A SUA DISPOSIZIONE UN MUNIFICO LASSO TEMPORALE PER ELEVARE IL SUO PESO(PIUMA)POLITICO,SENZA FRUTTO ALCUNO…NOW,IT’S TOO LATE UNFORTUNETLY…

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  3. Incarna al meglio la (fortunatamente conclusa) stagione della seconda repubblica che ha presieduto per quasi ininterrottamente per l’intero ventennio:proclami altosonanti e ZERO risposte ai problemi del territorio!
    Adesso attendiamo un suo comunicato su tutti i quotidiani locali: “l’Alcatel-Lucent è salva!”…

    Se vuole fare un ultimo ed unico gesto di dignità,annunci di rinunciare al vitalizio da parlamentare e non si faccia più sentire…buchi neri prodotti da questi parassiti negli ultimi 15 anni hanno portato l’Italia a raddoppiare il suo debito pubblico che oggi si attesta a ca. 2000 miliardi di €,con tutte le concause annesse, compresa qualla della difficoltà in cui versano molte imprese come l’Alcatel di battipaglia,che dovrebbe essere un fiore all’occhiello del nostro territorio.

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  4. Bene ha fatto il senatore a sollevare il problema, male però il contenuto di questa interrogazione che è assolutamente inconcludente.

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