Lunghe attese all’ASL di Battipaglia all’Ufficio Esenzione Ticket. I cittadini protestano e scrivono il Sindaco di Battipaglia.
Gli uffici sono aperti solo di mattina e nei giorni dispari, costringendo persone anziane e affette da gravi patologie a lunghe ed estenuanti attese all’intemperie.
BATTIPAGLIA – Riceviamo dallo staff del Sindaco di Battipaglia una nota stampa nella quale si evidenzia un cattivo funzionamento in un ufficio nevralgico dell’ASL di Battipaglia, proprio per il servizio che eroga, trattandosi del rilascio di tesserini per la esenzione dei Ticket. “Su segnalazione di numerosi utenti – recita la nota Stampa – il Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro ha provveduto a segnalare agli organi competenti le disfunzioni evidenziate in una missiva relative al servizio esenzione ticket presso l’ASL di Battipaglia.
Si lamentano in particolare – aggiunge la nota dell’Ufficio stampa del Sindaco – le lunghe attese per accedere agli sportelli. L’Ufficio Esenzione Ticket è aperto solo nei giorni dispari e di mattina, per cui le persone anziane afflitte da gravi patologie sono costrette a ore interminabili di attesa per strada, senza alcuna protezione e a tutto ciò se si considera che con il prossimo arrivo della stagione invernale vi saranno più piogge e il freddo sarà più intenso, allora si tratta proprio di emergenza.
Inoltre, – conclude – nei giorni di servizio degli sportelli, oltre alle attese interminabili e i disagi, i cittadini si sentono anche rispondere che i numeri di prenotazione per gli sportelli esenzione ticket sono già esauriti“.
E’ veramente singolare quello che accade. Succede all’ASL di Battipaglia e succede dappertutto, mentre Direttori Amministrativi, Direttori Sanitari, operatori sanitari e politici si azzuffano sperando di salvare il salvabile di quello che resta, delle politiche insulse praticate dai vari Direttori Generali dell’ASL Salerno, a partire da Ferdinando De Angelis, passando da Maurizio Bortoletti e arrivando ad Antonio Squillante, tutti intenti a fare gli sfasciacarrozze eterodiretti, il primo da Ciriaco De Mita i secondi dal Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, che ne hanno voluto le nomine.
Tutti intenti a sopprimere i quattro Ospedali di Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra, Roccadaspide, per rincorrere il miraggio di realizzare un Ospedale Unico della Valle del Sele, e mentre si aspetta un finanziamento che non arriva di oltre i 300milioni di euro, mentre si finanzia l’Ospedale del Mare di Napoli, si accorpano, si trasfericono e si chiudono Reparti, mentre manca il personale medico e paramedico mettendo a rischio la funzionalità e il servizio, mentre si inventano poli di eccellenza come quello di Pagani, e mentre si paga oltre un milione di euro ad una Onlus per la distribuzione dei presidi medici per i diabetici a fronte della gratuità proposta dalla Federfarma, che da pochi giorni ha ripreso a ridistribuirli, sempre a gratis. E mentre non si accetta nemmeno la mobilità del Personale si coprono i servizi ricorrendo al personale in ALPI facendo aumentare vertiginosamente i costi. Tutto questo accade, in nome del risparmio, e si usa la scimitarra tagliano i servizi essenziali.
Fa bene il Sindaco di Battipaglia a raccogliere il disagio dei cittadini e a scrivere protestando ai vertici dell’ASL. Fa bene, così almeno si rendono conto che prima di ogni possibile progetto, sia esso un sogno o un incubo, come l’Ospedale Unico della Valle del Sele, si deve assicurare il funzionamento dei servizi, e tra questi, vi è sicuramente l’Ufficio Esenzione Ticket, e oggettivamente non si riesce a comprendere in cosa consisterebbe il risparmio se lo stesso impiegato che apre il suo Ufficio al Pubblico un giorno si e un giorno no, non lo facesse tutti i giorni, atteso che dovrebbe lavorare tutti i giorni. Allo stesso modo non si comprende perché mai alcuni uffici come quelolo dell’Esenzione Ticket non debba essere aperto anche nel pomeriggio, almeno due volte a settimana, e perché mai si esauriscono i Ticket, forse l’esenzione è a “numero chiuso” o non è una stupida mancanza dell’Ufficio?
La scommessa non è quella di ricercare cose che ci stupiscano, ma stupirci di cose semplici e risolvibili facendo funzionare i servici e offrendo una sanità fluida, semplice e rispondente alle reali esigenze dell’utenza, piuttosto che portarsi le siringhe o le lenzuola da casa e magari anche le medicine, o magari costringere i cittadini a rivolgersi alle strutture private per avere, se va tutto bene, le stesse prestazioni che il pubblico per incapacità di chi dirige non riesce ad assicurare.
Battipaglia, 16 ottobre 2012