La proposta del Segretario PD Lascaleia sulle Unioni civili non piace a Frezzato: sono contento e onorato di non essere simpatizzante e/o altro del PD”.
«Sui temi eticamente sensibili non diamo e non accettiamo ultimatum. Con l’introduzione del Registro delle Unioni Civili – per Frezzato – c’è il rischio di equiparare la famiglia fondata sul matrimonio alle unione civile, legittimando la poligamia”.
Oreste Vassalluzzo
Caposervizio Roma (Cronaca Salerno)
BATTIPAGLIA – È scontro sulle unioni civili tra l’Unione di Centro e il Partito Democratico. L’annuncio della presentazione di una proposta al consiglio comunale da parte del segretario cittadino del Pd Luca Lascaleia, scatena le reazioni del consigliere dell’UDC Francesco Frezzato. «Come consigliere comunale dell’Unione di Centro leggendo le affermazioni sui quotidiani sono contento e onorato di non essere simpatizzante e/o altro del PD – dice Frezzato -. In merito alla discussione che il PD intende portare in consiglio comunale sulle unioni civili ”rispondo” con le parole di Pier Ferdinando Casini «Sui temi eticamente sensibili non diamo e non accettiamo ultimatum. Noi abbiamo la nostra storia e non vogliamo essere vassalli né di destra, né di sinistra».
La posizione è chiara ed esplicita quella di Frezzato e dell’UDC: introdurre un registro comunale delle unioni civili, questa è l’obiezione di fondo, è un’iniziativa inefficace, forse solo un’operazione d’immagine. È invece la famiglia a richiedere sostegno in questa fase di crisi economica. Il concetto di matrimonio ha una sua precisa specificità e storia millenaria. Non può essere confuso con le unioni omosessuali. Probabilmente il PD in qualche modo deve saldare alcuni debiti verso una parte di elettorato che l’ha sostenuto».
Sui temi etici si acuisce la differenza tra i due partiti di maggioranza che convivono, con difficili equilibri nonostante le dichiarazioni di facciata, all’interno dell’amministrazione Santomauro. «Su questo tema la Curia Romana ha ricordato l’esperienza di quanto è accaduto nelle altre città dove questo registro è poco utilizzato e non comporta nessun vantaggio concreto alle coppie conviventi – prosegue Frezzato ad avvalorare la sua tesi -. Le coppie in Italia che scelgono la convivenza come forma stabile di unione hanno alcuni loro diritti. Questi temi vanno affrontati con calma e dal Parlamento e non da un singolo Comune, in questo modo ci sarebbe una maggior possibilità anche da parte dei cattolici di intervenire».
Ad appoggiare la proposta del Pd in Consiglio comunale c’è anche l’Italia dei Valori che sui diritti è stato sempre al fianco del partito di Bersani. Ma Frezzato chiama in causa ancora la famiglia. «E’ opportuno che, il sostegno sia da indirizzare a chi con il matrimonio si prende impegni pubblici e stabili verso la società diventandone una risorsa. Secondo la Curia Romana, potrebbero crearsi delle diseguaglianze (nel matrimonio i coniugi assumono dei precisi doveri che si protraggono oltre al matrimonio stesso mentre nell’unione civile è sufficiente abbandonare la coabitazione per vedersi liberati da qualsiasi obbligo di assistenza verso il partner) e c’è il rischio che equiparare la famiglia fondata sul matrimonio alle unione civile porti a legittimare la poligamia.
L’uomo poligamo immigrato a Battipaglia, di fatti, potrebbe richiedere il riconoscimento della propria convivenza con tutte le sue mogli come unione civile, posto che il registro non limiterebbe tale unione solo a quella tra due persone. Proporre di registrare, di tutelare, e sostenere le unioni civili, finirebbe così per tutelare e sostenere un istituto quale, la poligamia che nel nostro ordinamento è ritenuto contrario all’ordine».
E non manca la stoccata politica di Frezzato ai “cugini” del Pd dopo la Festa Democratica che si è svolta nell’ultimo fine settimana nella cittadina della Piana del Sele. «In merito all’inciso sulla Festa Democratica, festa di Partito che guarda al futuro della città, l’Unione di Centro col suo Gruppo Consiliare è già oltre. Sui temi importanti l’Unione di Centro ha proprie idee».
Battipaglia, 11 ottobre 2012