«C’è partito e partito» dice Lascaleia, dettando l’Agenda dei lavori: Primarie, Puc, Più Europa e questione Asi.
Il segretario del PD traccia un bilancio della tre giorni della festa democratica. «Presenteremo subito delle proposte al consiglio comunale in materia di unioni civili, borse di studio per gli studenti migliori e il progetto con Confindustria della formazione-lavoro. Seguiremo da vicino il nuovo piano di zona»
di Oreste Vassalluzzo
Caposervizio Roma (Cronaca Salerno)
BATTIPAGLIA – «C’è partito e partito». È questo il segnale forte che esce dalla tre giorni della Festa Democratica in piazza Aldo Moro. Mentre il Pd discuteva in piazza delle proposte da portare in consiglio comunale, del futuro della città, sabato sera a palazzo di città andava in scena il litigio dell’Unione di Centro con i consiglieri che si accapigliano davanti agli occhi attoniti di Vincenzo Inverso e Luigi Cobellis.
«La politica per ritrovare la fiducia deve riuscire a guardare negli occhi i cittadini – afferma il segretario del Pd Luca Lascaleia -. Abbiamo discusso di lavoro, diritti, solidarietà e sviluppo. A breve porteremo in consiglio comunale una serie di proposte per impegnare l’amministrazione comunale». E fin da subito sarà organizzata l’assemblea degli iscritti per raccogliere le proposte sulle politiche sociali. Soprattutto in relazione al nuovo piano di zona che vede il gran lavoro portato avanti dall’ex assessore Francesco Della Corte.
«Nell’immediato sarà presentata una mozione in consiglio sulle borse lavoro per i diplomati più meritevoli – continua Lascaleia -. E poi con Confindustria stiamo approntando un progetto per la formazione-lavoro. E ancora proporremo la discussione in consiglio sulle unioni civili». Con le altre forse politiche di maggioranza, in particolare l’Idv, e con i giovani di partito sarà organizzata una raccolta di firme per chiedere alla commissione elettorale che gli scrutatori siano scelti con il sorteggio e non con la nomina.
Ma ci sono anche altri temi da affrontare, contenuti nel programma di governo del sindaco Giovanni Santomauro, come il Puc, il Più Europa e la questione Asi. «I partiti non sono tutti uguali – continua Lascaleia -. Siamo gli unici in maggioranza a poter portare in piazza un simbolo di partito. Ma anche i partiti hanno un limite. Abbiamo dimostrato come le beghe interne debbano essere messe da parte per l’interesse della città. Prima il governo della città e poi le beghe di partito. Bisogna uscire dalle secche delle questioni interne di questo o quel partito. Non devono essere una zavorra per l’amministrazione comunale».
Da subito si darà vita alla verifica del programma di governo di Santomauro e le primarie per le elezioni politiche alle porte. «In questi tre giorni della Festa Democratica, abbiamo realizzato momenti di confronto per dare il nostro contributo a ricostruire un rapporto di fiducia tra politica e cittadini,in un confronto diretto senza riti chiusi e vecchie ed inutili liturgie – conclude Lascaelia -, (assumendoci anche qualche rischio, ma non certo quelli che pensano alcuni ragionieri di turno) con la convinzione che la politica per ritrovare la credibilità di rappresentare i bisogni, le aspettative, i sogni della nostra città deve guardare negli occhi le persone e ridare speranza per costruire futuro migliore. Essere democratici e progressisti per noi vuol dire avere al primo punto i temi del lavoro, della conoscenza, dei diritti e della legalità per una ricostruzione della buona politica che veda in campo tutte le migliori energie. Personalmente posso solo ringraziare chi come sempre ha messo testa, corpo e cuore per realizzare tutto questo».
Battipaglia, 10 ottobre 2012