Piazza della Basilica paleocristiana, spettacolo musicale dell’attore e chansonnier Paolo De Vito.
Paestum, lunedì 3 agosto ore 21,00.
PAESTUM – “La mia Napoli” è un recital ambientato a Napoli, che l’attore e chansonnier irpino Paolo De Vito ha reso itinerante, vivacizzando il suo repertorio con canzoni napoletane classiche tra chitarre e mandolini, affiancati da un pianoforte, violino, sax e flauto, magicamente accompagnato dai grandi maestri Gianluca Marino, alla chitarra e al mandolino, Giuseppe Musto, al pianoforte e al violino e Salvatore Santaniello, al sax e al flauto.
Il repertorio musicale va da “Reginella” a “Totonno ‘e Quagliarella” a “Napule è”. Nella parte centrale dello spettacolo sarà tributato anche un omaggio al grande maestro Eduardo De Filippo e al suo teatro e alla sua commedia, attraverso un estratto di “Questi Fantasmi”.
Alle Canzoni, alla musica, alla commedia, all’arte visiva non poteva mancare la filmografia di ambientazione napoletana e le poesie. L’attore De Vito ha fatto si che questo spettacolo fosse intervallato, nel suo svolgimento anche da proiezioni di filmati tratti e ambientati a Napoli, con esecuzione di brani, recitazioni di poesie e lettura di testi, che l’attore sapientemente vuole offrire alla platea arricchiti anche da momenti di riflessioni personali.
Ed è così che il pubblico si addentrerà nei mille volti di Napoli, cercando di coglierne l’anima, è così che lo spettacolo unisce alla musica meditazioni sulla città e riesce a tuffarsi nel teatro di Napoli, che Eduardo meglio ha saputo rappresentare, e trasforma suoni e parole in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi.
PROGRAMMA e riferimenti bibliografici
PAOLO DE VITO
in
“LA MIA NAPOLI”
(Canzoni, musica e …….)
Riferimenti letterari
d i
ASSUNTINA DE VITO
con
GIANLUCA MARINO chitarra
GIUSEPPE MUSTO pianoforte
SALVATORE SANTANIELLO sax e flauto
Audio PAOLA DE VITO
Art director BRUNO SPINIELLO
Riflessioni dell’Attore Paolo De Vito –
“La mia Napoli” è un omaggio musicale a Napoli, alle sue mille suggestioni e alle sue atmosfere variegate, ad una città ammaliatrice che ti svela il suo fascino mentre l’attraversi in una “sospensione dal dolore”. Non c’è napoletano o campano che non abbia versato qualche lacrima di gioia o di dolore e che non abbia collegato questo momento di vita ad una canzone che nel tempo gli è rimasta dentro e per sempre…”