Vitiello: Stop alle raccomandazioni, ai concorsi truccati, alle consulenze e agli incarichi agli amici degli amici.
“Basta alla politica vista come un carrozzone da espugnare con la competizione elettorale per poi spartirne le risorse tra i vincitori. Logiche vecchie fondate sul voto clientelare e sull’appropriazione partitocratica e familistica della stessa amministrazione”.
SCAFATI – Le elezioni amministrative 2013 si avvicinano e a Scafati c’é fibrillazione, il vento sfavorevole che soffia dalle parti del PdL rende difficile anche la vita al Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, che per “smarcarsi” dalle inchieste giudiziarie, che bussano alle porte del Comune di Scafati, dopo aver bussato in altre città vicine, nell’ultimo Consìglio comunale ha lanciato la proposta dì istituire un “osservatorio sulla trasparenza“, costituito da una commissione dei capigruppo di maggioranza ed opposizione e presieduta dall’onorevole del PD Guglielmo Vaccaro, recentemente preso di mira da Vincenzo De Luca, che in occasione della visita a Salerno di Pierluigi Bersani lo ha chiamato “vacanziere” poiché pare che lo stesso, nel corso della Campagna elettorale che lo vedeva Candidato alla Camera dei Deputati in rappresentanza dell’On. Enrico Letta al quarto posto, quindi in posizione più che utile, si era recato all’estero in vacanza.
Una proposta che non dice nulla se non discutere di questioni delle quali ormai se ne deve occupare la Magistratura e in questa fase se veramente si vuole fare chiarezza non si deve disturbare il lavoro degli inquirenti con qualsiasi operazione che potrebbe fare solo confusione e rallentare i processi di chiarezza, posizione espressa anche dal rappresentante in consiglio di Scafati di SEL.
Tuttavia, partendo dal principio assolutistico che l’apertura di un procedimento giudiziario non deve necessariamente significare e considerare che le persone che sono coinvolte siano colpevoli, ma per come stanno andando le cose, e il mare di fango che sta coinvolgendo la politica in generale: prima con il caso Luigi Lusi tesoriere della Margherita; poi con il caso di Franco Fiorito Capogruppo della Regione Lazio; e a catena quello che si sta estendendo a tutte le Regioni, Campania, Piemonte, Lombardia, Sicilia ecc. ecc.; ci deve far riflettere a maggior ragione lo si deve fare in Campania, una terra già martoriata e tenuta al palo dalla presenza delle Camorre, e il minimo che si possa fare è quello di usare almeno un codice etico mirando a “Liste pulite” composte da candidati che non siano stati rinviati a giudizio. Mariarosaria Vitiello, Consigliere comunale, Presidente dell’Associazione Spes e Vice Segretaria Provinciale del PD, spesso si è richiamata all’etica e alla morale e nella fattispecie è intervenuta:
“Sottoscrivendo l’impegno per l’esclusione dalle candidature di persone rinviate a giudizio – scrive la Vitiello in una nota che affidato alla stampa – si potrà inaugurare una stagione di reale cambiamento. Proprio perché difendiamo i beni comuni esigiamo il rispetto della legalità all’interno del nostro di Comune. Siamo, dunque, favorevoli all’introduzione delle liste pulite e di tutti gli altri strumenti di trasparenza amministrativa. Solo introducendo rigorosi codici di comportamento, controllo continuo della conduzione di appalti e subappalti, verifica e revisione dei contratti in corso, si potrà avere un più efficace sistema di controllo.
In questo particolare momento storico – accentua le sue convinzioni sostenendo la motivazione del perché delle Liste pulite aggiunge – è fondamentale emancipare la politica e la cittadinanza da logiche vecchie fondate sul voto clientelare e sull’appropriazione partitocratica e/o familistica della stessa amministrazione, vista come un carrozzone da espugnare con la competizione elettorale per poi spartirne le risorse tra i vincitori. Stop alle raccomandazioni, ai concorsi truccati, alle consulenze e agli incarichi agli amici degli amici.
Particolare attenzione, poi, dopo il flop dell’asta sui beni comunali in vendita, – a conclusione della sua nota politica ritiene si debba attenzionarsi anche rispetto alla procedura delle trattativa privata come strumento di alienazione del Patrimonio comunale – si debba avere andrebbe dedicata alla possibilità di avviare le trattative private. Riteniamo questo strumento, seppur consentito dalla legge, particolarmente pericoloso e poco trasparente. Non crediamo che attraverso la svendita dei beni comunali si possa sanare il deficit, anzi, si rischia di aggravarlo ancora di più. Si taglino, invece, tutti gli sprechi, a cominciare dagli staff personali del sindaco.
Mariarosaria Vitiello
Presidente associazione Spes