Cariello (Nuovo Psi) a Vecchio (PdL): Cui prodest?

Massimo Cariello risponde a Vecchio, rivendica il suo ruolo di membro della Direzione provinciale PdL, chiede a Russo un coordinatore per il Partito di Eboli, ignora il Senatore Cardiello Commissario cittadino.

A chi giova? Cariello ribatte a Vecchio, e tra Seneca e Catone il censore il centrodestra si azzuffa: In gioco la futura leaderchip del PdL.

Massimo Cariello

EBOLI – “Cui prodest?” si chiede il Consigliere Provinciale, Presidente della Commissione provinciale Lavoro, componente del CdA dell’ASI, e capogruppo in Consiglio comunale di Eboli del NPSI, componente del direttivo provinciale della PDL, Massimo Cariello, rivolgendosi al Capogruppo PdL Fausto Vecchio, in risposta ad un comunicato stampa di quest’ultimo?

Sicuramente a noi no.

Non giova a nessuno, e non perché come suggerisce il Consigliere Lazzaro Lenza, queste cose si discutono “internos“, ma perché ci da un quadro di come si muove l’opposizione, che al contrario dovrebbe essere oltre che più unita, anche più attenta e più propositiva rispetto all’azione dell’Amministrazione Comunale, la quale, spadroneggia in atti amministrativi discutibili. Discutibili, e non dal punto di vista scandalistico come pensano di fanre alcune opposizioni, ma entrando nel merito, portando gli argomenti alla luce e facendo comprendere a noi quali siano le mancanze, le differenze, le proposte, e piuttosto che assistere al lancio degli stracci, a cui i cittadini ben poco sono interessati se non dal punto di vista del gossip, riconoscere in che cosa differisce la maggioranza dalla minoranza e dai singoli partiti che le compongono.

Fausto Vecchio

E così mentre Lenza fa ricorso a “Catone il censore” non curandosi delle circostanze che portarono alla fine della sua carriera, Cariello cita una celebre frase tratta dalla “Medea“, dell’omonima tragedia di Seneca, che invece nella sua innovazione figurativa, raccontava l’uccisione dei figli per comprenderne la giustificazione e sapere il “cui prodest?“, cioè “a chi giova?” quel crimine.

E su questa base che volentieri pubblichiamo la nota del Consigliere Cariello, anche per comprendere “quel crimine” riferendoci ai vari comportamenti dei vari gruppi o Partiti e dei vari componenti di quei gruppi e di quei Partiti a chi giovano, se non a rendere un quadro politico più complicato di quanto non lo sia già, ritenendo vi sia una confusione di fatto da individuare nella condizione pressochè anomala di componenti dello stesso Partito, ma in organizzazioni diverse, atteso che in Consiglio Comunale vi è sia il gruppo consiliare del Nuovo Psi che quello del PdL. Ed è proprio queste cose che si devono chiarire e comprendere, atteso che qualche mese fa il Partito del Popolo della Libertà fu commissariato e a seguito del quale il Segretario Fabrizio Violante, eletto da un Congresso fu commissariato affidando le sorti dello stesso Partito al senatore Franco Cardiello del quale Cariello chiede nella nota politica che segue di nominare un Coordinatore in attesa di un Congresso, ignorando di fatto la nomina, tuttora vigente, del Senatore medesimo, per arrivare ad un Congresso dalle tinte fosche, atteso che di quel tesseramento se ne sta occupando la Magistratura.

Franco Cardiello

Ecco cosa si chiede e perché si chiede chiarezza, in una città nella quale di Medee ce ne sono a destra e a sinistra, che hanno l’obbiettivo di distruggere quel che resta dei partiti: ci pensa Martino Melchionda, Luca Sgroia e Carmelo Conte con i suoi a distruggere il PD, ci pensa Fausto Vecchio, Massimo Cariello, Lazzaro Lenza, Franco Cardiello a distruggere il PDL, già preso da tanti problemi nazionali, si chiede chiarezza perché evidentemente si chiede altro.

E continuiamo ad assistere al lancio di stracci.

“Meravigliano, le parole e l’atteggiamento di arroccamento del capogruppo del pdl locale, – scrive Massimo Cariello, nella sua nota politica di risposta a quella del Capogruppo PdL Fausto Vecchionon nuovo a ripensamenti repentini e legittimi cambi di casacca, che sembra non comprendere il radicale mutamento e le nuove esigenze che le contingenze impongono alla dialettica, tanto da farlo sembrare un dinosauro da museo di paleontologia politica. Continuare a ricercare a tutti i costi la rissa, per giunta nello stesso schieramento politico è, secondo me, controproducente per chi lo fa ancorchè inutile perché non raggiunge lo scopo voluto di dividere ed imperare.

Io non mi lascerò trascinare da nessuno nelle zuffe mediatiche e nelle risse da circo barnum della politica, non proverò neppure a ribattere agli insensati insulti di immoralità, frutto verosimilmente di un suo difficile momento personale, con altrettanti simili invettive.

Proverò invece a tenere la barra del timone dritta verso l’obiettivo comune per l’interesse del territorio e dello schieramento di centro destra e dei tanti nuovi e “vecchi”  militanti che hanno sempre dimostrato volontà di unire il centrodestra e trovare insieme la strada per costruire una classe dirigente credibile e vincere le prossime elezioni, consapevole che l’avversario politico è solo e unicamente il centro sinistra oggi guidato da Martino Melchionda e nessun altro.

Ritengo – acciunge Cariello – comunque di avere autorità politica per richiedere chiarimenti nell’ambito del PDL essendo esponente di un partito cofondatore del PDL, tesserato e membro del direttivo provinciale a seguito di regolare e valida votazione da parte degli iscritti del partito.

A tal proposito colgo quest’occasione, – conclude la sua nota Massimo Cariello per ringraziare ancora una volta ad uno ad uno, i 525 tesserati del Popolo della Libertà che non più tardi di 5 mesi orsono che mi hanno votato per rappresentarli nel direttivo provinciale del PdL.

Nel confermare il mio impegno per l‘unità della coalizione chiedo al coordinatore provinciale (Antonio Mauro Russo) la nomina in attesa del congresso, di un coordinatore cittadino del Pdl in accordo con i riferimenti territoriali in modo da indicare la linea politica oggi inesistente per la totale incapacità politica del capogruppo del PDL di fare squadra”.

Eboli, 30 settembre 2012

21 commenti su “Cariello (Nuovo Psi) a Vecchio (PdL): Cui prodest?”

  1. non me ne voglia nessuno dei politici locali,volete una pura è santa verità.-???…nessuno di voi è più credibile,guardando gli ultimi 30 anni cosa avete prodotto per la città.-??? allora voi tutti da semplici consiglieri,assessori,gente dei vari partiti,onorevoli,sindaci,parlamentari,senatori e quant’altro fareste bene a parlare meno e di fare più interessi per la città invece di navigare ognuno per conto proprio,il discorso è generalizzato a destra a sinistra e a manca.-
    Cordialmente Bingo Bongo f.m-167 alias Franco Moraniello un nome una garanzia navigante sempre ad interessi collettivi e non di parte.-

    P.S.-Buon lavoro a tutti voi “gente” politica con l’augurio che trovate i giusti equilibri per la città di Eboli che veramente ne ha bisogno…altro che le vostre chiacchiere x scalate di poteri e palcoscenici.-

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  2. Volevo ringraziare il sig. Antonio Alfano per la risposta che ha dato alle mie domande. Il suo silenzio per me è già una risposta e anche molto esaustiva. Per il resto c’è poco da commentare ormai, si commentano da sole queste cose non occorre aggiungere altro. Il pdl è morto solo ad Eboli non se ne sono ancora accorti. Ottima scelta strategica quella di confluire in un partito morto. Ha mai provato col Risiko?

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  3. Se un senatore dice in tv che Garibaldi e Vittorio Emanuele non si sono mai incontrati………………fatte le dovute proporzioni………………….

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  4. Guai quando i politici parlano in latino per sfoggiare cultura!
    Ricordo l’allora ministro prof universitario Martelli che in Parlamento pronunciò la frase SIMUL STABUNT SIMUL CADUNT. Immediatamente fu ripreso dal latinista Alessandro Natta che gli corresse subito il CADUNT in CADENT.
    Ma questo dovrebbe consolare i politicanti nostrani: se sbagliano i ministri possono errare anch’essi.
    Però,”guai a dare un scatola di fiammiferi in mano a un generale”, recita un vecchio adagio…

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  5. Ricordo anche il latinista Berlusconi a Matrix “Aggreditus non tenet stadera in manu” corretto dal prof. Diliberto “si dice staderam presidente”

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  6. Massimo ecco come dovrebbe essere diretto il paese, la regione, la provincia, il comune ecc. ecc., ne siamo capaci?

    Ecco cosa ha fatto il premier francese Hollande (non parole, fatti !!) in 56 giorni di governo:

    • ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate.

    • Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, oppure è disonesto.
    La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè.
    Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.

    • Ha abolito il concetto di scudo fiscale
    (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

    • Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.

    • Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati
    iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

    • Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici,
    sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.

    • Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): “chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: “prendere o lasciare”.

    • Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate
    uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

    Risultato ?
    Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

    E’ lecito domandarsi: Hollande è un genio dell’economia ?? O i nostri politici sono dei mafiosi e degli incapaci ?? E noi……., stiamo a guardare? Inoltrate gente… Inoltrate

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    • Per Luigi Guarracino,
      a tutto quello che hai riportato c’ e’ solo una semplicissima risposta: E’ un socialista.
      Non solo e’ socialista, ma fa anche cose di sinistra, e guarda caso, non sembrava essere un grande uomo politico, e’ sembrato un ripiego la sua candidatura, ma in tutto questo c’e’ da aggiungere: Perche’ la nostra stampa e il mondo dell’informazione piu’ in generale non batte queste informazioni e al contrario con cip e ciop, Fini e Casini, si propone un Monti bis? sai cone si chiama questo? sindrome di Stoccolma.
      Con affetto, Massimo Del Mese

  7. Insomma qualcuno potrebbe fare una raccolta degli strafalcioni pronunciati dai nostri bravi politici. Io suggerirei una tesi di laurea: STORIA DELLE GAFFE(S)e, come sottotitolo “Quando i politici sfoggiano la cultura”. Ma si potrebbe incentivare una borsa di studio…da parte dell’assessorato alla cultura ebolitano

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  8. @ Luigi Guarracino- I nostri politici, oltre ad essere incapaci e,a volte mafiosi, hanno avuto l’abilità di creare un sistema di CASTA a livello nazionale e locale che consente loro di rimanere in eterno al potere. E quel potere,molti lo esercitano solo a fini personali e familiari. Inoltre credo non si salvi più nessun partito dalla corruzione e dallo spreco pubblico. Infatti, le ultime vicende giudiziarie dimostrano che chi più,chi meno,partecipa a questo banchetto a danno degli Italiani.
    Ci vorrebbe anche da noi una Rivoluzione Francese.
    Purtroppo siamo in Italia. Un paese che ha una storia diversa dai Francesi,Inglesi,tedeschi,ecc…
    Potremmo essere il più ricco e avanzato per quanto la natura ci ha regalato e per quanto il “genio italiano” viene universalmente riconosciuto.
    Invece,grazie a questi politici,siamo solo il paese dei campanelli,della pizza,degli spaghetti e della mafia. Però c’è da dire che ogni paese merita i governanti che si sceglie.. Noi ci siamo meritati Mussolini, Craxi,De Mita(resuscitato) Berlusconi… e chissà che ci aspetta ancora.

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  9. @ comunista- nessuno ha pensato mai di rinchiuderlo in un chiosco, abbassare le saracinesche serrare i chiavistelli e lasciarlo un mesetto a pane e acqua a studiare la lingua italiana?

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  10. Caro Massimo
    ho letto l’intervento di Luigi Guarracino ed il tuo commento.
    E’ vero, Hollande, è un socialista. Ma questo non basta. Credere in una “idea” significa anche essere coerente. Pochi giorni orsono è morto un “vero” militante socialista il Prof. Ugo ( Ughetto) Iorio.
    Esprimere il cordoglio per la morte di una persona stimata è una forma di etica morale che va apprezzata- SEMPRE !!!.
    Ma è possibile che vengono affissi manifesti da parte di ben TRE differenti riferimenti socialisti? ( Anzi quattro – ????- considerato anche quello di Massimo Cariello). Non è il caso di fare commenti, perchè come sempre succede alcuni “bravi” frequentatori anonimi di questo spazio, sparerebbero ad alzo zero, ma permettimi di domamdarti : BASTA DIRSI SOCIALISTA per esserlo ?? ( a.l.)

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    • hai ragione, vedere tutte quelle sigle e’ sconcertante.
      Hai ricordato Ughetto, uno degli ultimi socialisti, e proprio a lui dedichero’ la mia prima pagina di domani, ricordandolo a noi tutti.

  11. Il prof.Iorio è stato persona perbene e socialista di grandi ideali e valori. Purtroppo nella sua vita poco valorizzato dal partito.
    Commise l’errore di accettare nel 1993 la candidatura a sindaco in un momento difficile esponendosi alla rabbia della piazza. Si assunse responsabilità non sue per difendere l’indifendibile.

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  12. Hollande non è un genio, è semplicemente il leader di un grande partito di sinistra che in Francia riesce ancora ad esercitare un’ egemonia culturale.
    Il partito socialista francese si dichiara orgogliosamente di sinistra senza rinnegare la sua storia ed i suoi valori.
    In Italia purtroppo la sinistra non esiste più: avevamo due grandi partiti di sinistra il pci ed il psi che sono scomparsi. Il PSI ormai preda di una mutazione genetica si era evoluto in un’associazione a delinquere, il pci invece ebbe la sfortura di avere il peggior gruppo dirigente della sua storia (attuali dirigenti del PD) in un momento in cui andavano gestite grandi trasformazioni sociali e politiche.
    Il risultato è che la sinistra in Italia non c’è più
    Il PD è una forza di centro molto simile al partito repubblicano di Ugo La Malfa e Sel è una forza ancora piccola per potersi candidare alla guida del paese.

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  13. Anche io rivolgo un pensiero ad Ugo Iorio. Fu socialista d’altri tempi e ricordo la sua semplicità, disponibilità e schiettezza. Quante cose sono cambiate: oggi ben quattro formazioni politiche ne rivendicano l’appartenenza. Eppure nessuna di esse si avvicina al socialismo militante di Ughetto.

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  14. Per Antonio, basta anche solo questa manovra di Hollande.

    “Parigi vara la super tassa sui ricchi: prelievo al 75% per chi guadagna più di un milione……..Nei 10 miliardi di imposte in più sui privati, rientrano un aumento di 3,5 miliardi delle imposte sul reddito, un miliardo dall’incremento dell’imposta di solidarietà sui patrimoni e 200 milioni grazie al contributo straordinario al 75% sui redditi di attività superiori a un milione di euro. La super tassa colpisce circa 1.500 contribuenti che pagheranno in media 140mila euro in più.
    Il Governo ha poi alzato l’aliquota marginale sui redditi oltre 150mila euro, portandola dal 41 al 45%. Nelle stime del ministero dell’Economia si verificherà un aumento delle tasse sui redditi per 4,1 milioni di famiglie, tra le più agiate del Paese, mentre sarà alleggerito il carico per 8,5 milioni di famiglie. L’inasprimento del carico sulle imprese arriva soprattutto attraverso una stretta sulle deduzioni fiscali per gli oneri finanziari, un bonus, ha spiegato il Governo, che avvantaggia i grandi gruppi e incoraggia l’indebitamento. La deduzione viene limitata all’85% degli oneri finanziari e da questa misura ci si aspetta un gettito di 4 miliardi.
    Il prelievo salirà così al 46,3% del Pil nel 2013 dal 44,9% del 2012 e dovrebbe continuare ad aumentare fino ad arrivare al 46,7% nel 2015 per scendere solo nei due anni successivi…..”

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