Fiera campionaria? Il mercato del giovedì a Battipaglia è di gran lunga superiore, sotto ogni aspetto.
Polito: “Questa 49^ Fiera campionaria di Eboli è lo specchio dell’amministrazione comunale: una cosa inutile!”
EBOLI – “Questa Fiera campionaria di Eboli è lo specchio dell’Amministrazione comunale: una cosa inutile!” – Scrive il Consigliere Comunale del Circolo FLI Giorgio Almirante di Eboli Paolo Polito, facendo una critica spietata alla 49^ Fiera Campionaria di Eboli e all’Amministrazione Comunale puntando il dito sul Sindaco, gli Amministratori e gli organizzatori, elencandone i rilievi:
- Parcheggio: buio e incustodito.
- Stands esterni: inesistenti (tranne 1, del solito “cupeto di San Cosimo”).
- Espositori: abbandonati a se stessi.
- Visitatori: zero (se si escludono lavoratori e parenti).
- Organizzazione: sotto zero.
- Attività diverse: da quest’anno “Cabareboli” ha messo gli stands!
- Convegni: da piangere!
Ne deriva per Polito che – Il mercato del giovedì a Battipaglia è di gran lunga superiore, sotto ogni aspetto.
A sentir loro, la colpa è di “una crisi economica e finanziaria senza precedenti”. Suvvia, ragazzi, per metter su un evento simile occorre solo un po’ di fantasia e una buona organizzazione.
Gli ebolitani – aggiunge Paolo Polito a conclusione della sua nota politica – sono, ormai, convinti dell’incapacità dei nostri amministratori, che sanno coniugare i verbi solo al futuro e stanno pensando “alla realizzazione della prossima edizione della Fiera campionaria … con l’individuazione di nuove visioni, di più moderne strategie e di rinnovati approcci(?!)”.
Noi speriamo che il futuro della Fiera e della Città non sia più nelle mani di questi incompetenti, che hanno “affossato” la nostra Eboli.
Se ha ragione Polito, e raccogliendo le critiche che qualche personaggio faceva circa il suo aspetto poco gradevole, sostituiamo la sua foto con quella bellissima di uno straordinario personaggio ebolitano “Zi Vito Sciascone“, cogliendo quella sottile ironia o autoironia a cui lo stesso Polito intelligentemente si sottopone per prendersi burla di se stesso ma soprattuto di quelli che invece di guardare la Luna guardano il dito? Forse si e forse no.
Oggettivamente, l’errore e il flop di oggi, che Paolo Polito mette in evidenza, scontano le mancate decisioni del passato, quando si sarebbe dovuti passare dall’organizzazione improvvisata di qualche funzionario comunale scrupoloso, alla realizzazione di un Ente Fiera, che avrebbe dovuto lavorarci su 12 mesi all’anno ed individuare i settori trainanti e organizzando poi fiere specifiche.
Ma errori del passato e mancata istituzione dell’Ente Fiera a parte, il settore fieristico sta subendo una crisi spaventosa ed anche le Fiere più prestigiose hanno avuto cali di rappresentanze e di visitatori vicino al 40%, decretando la fine del mercato dell’esposizione tradizionale, messo in ginocchio un poco dalla crisi economica nazionale, e un poco dai nuovi strumenti di comunicazione come il web e internet, questo palcosenico gigantesco che con un clic è a tua disposizione e con un altro clic ti offre tute le informazioni che invece prima bisognava toccare con le mani e vedere con gli occhi.
Allora si dirà: Il settore fieristico è finito? Sicuramente si, così come si presenta oggi e secondo le modalità che mette in essere, di gran lunga arretrate rispetto alla fluete possibilità che ti offre il web, se non anticiparlo con l’innovazione, con l’avanguardia, con la specializzazione, lasciando tutto il resto paurosamente indietro.
Se poi ci riportiamo specificamente alla Fiera di Eboli, allora non si può fare a meno di ricordare come la classe politica degli ultimi 20/30 anni ha ridotto questa Città e l’economia di questa Città ormai completamente decapitata di interi settori che si richiamano al mondo imprenditoriale produttivo, commerciale e dei servizi.
Non si può fare a meno di rilevare come questa Città, ridotta in miseria, viva una sua decadenza paurosa, che certo un convegno non può risolvere se gli stessi partecipanti sono la risultanza di quella “depressione” e si portano addosso quella sconfitta che si legge sulle loro facce rassegnate. Si è diffusa la notizia che se dovesse rispondere al vero sarebbe proprio mettere un velo pietoso sulla Città. Si dice che per evitare di fare apparire sguarnita la presenza di espositori, all’ultimo momento si è pensato di offrire, gratuitamente degli stand, ad alcuni imprenditori di particolari settori, ritenuti strategici, e questi si sono rifiutati. Il rifiuto, ed è quì la cosa grave, non era imputabile ad un essere contrari all’iniziativa, bensì perché ci si sarebbe dovuti accollare il costo di qualche hostess ed era troppo.
Quindi, è il caso di dire: “chi ha colpa dei sui mali, pianga se stesso“.
Ed in questo pur ravvisando responsabilità, come si diceva, politiche di fondo, che non risparmiano lo stesso Polito, protagonista della scena politica degli ultimi anni, anche in relazione ai suoi coinvolgimenti alterni alle varie amministrazioni, evidenzia un’apatia di base proprio di quei soggetti, che dovrebbero trainare l’economia ed essere protagonisti di una ripresa, di cui la Città ne ha assolutamente bisogno.
Eboli, 29 settembre 2012
la foto è meravigliosa, sicuramente le foto di polito non reggono il confronto. in quanto al contenuto dell’articolo ha pienemente ragione, ma ha acoperto l’acqua calda!!la fiera è da almeno dieci anni che è in continuo declino, probabilmente il 2012 sarà l’anno di chiusura, non sprechiamo soldi!!! Di questa fiera voi comuni mortali conoscete il sintomo ma non l’eziologia (le cause della morte). Io che sono ildetentore della verità e che copme silvio e pochi altri sono unto dal Signore, potrei risollevarla. la cura è semplice: AFFIDATELA AGLI IMPRENDITORI DEL COMPRENSORIO NON SOLO DI EBOLI!! CREATE SIN DA SUBITO UN COMITATO ORGANIZZATIVO CON IMPRENDITORI SENIOR CHE DANNO L?IMPRONTA E TANTI GIOVANOI CHE SI FANNO IL MAZZO
Certo che Polito ha una capacità di osservazione quasi unica. Nessuno si era accorto di quanto pietosa era la fiera. Grazie consigliere per averci aperto gli occhi e le rinnovo l’invito a fare attenzione a Vecchio che la sta insidiando da vicino per ciò che riguarda il record di cambi di casacca.