Ennesimo ricambio a Palazzo Sant’Agostino. Cirielli nomina i nuovi Assessori: Entrano Carpentieri, Mancusi e Stasi, e escono Feola, Miano e Odierna, ma nessuno lascia il Palazzo.
Con questo avvicendamento sono una trentina i cambi di assessori. C’è un affollamento nelle stanze che contano, che dovranno fare i turni anche per sedersi. Naturalmente sono incarichi di “gloria”, senza remunerazioni, non sarebbe giustificata nessuna spesa: nemmeno per una telefonata.
SALERNO – Gli assessori provinciali Marcello Feola, Mario Miano e Sebastiano Odierna hanno rassegnato le dimissioni e il presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli, ha nominato assessori provinciali: Nunzio Carpentieri, con delega alla Pianificazione ed Edilizia Scolastica; Amilcare Mancusi, con delega al Bilancio, Personale e Politiche Socio-Sanitarie; e Pietro Damiano Stasi, con le deleghe Porto, Infrastrutture e Aeroporto di Salerno. Rimane ancora a bocca asciutta il Presidente del Consiglio Provinciale Fernando Zara, ma pare che per lui l’ingresso in giunta è solo un problema di tempo.
All’assessore Attilio Pierro è stata conferita, rafforzandola, ad integrazione delle precedenti deleghe, quella ai Lavori Pubblici, mentre all’assessore Adriano Bellacosa, sempre ad integrazione di quelle precedenti, anche la delega Risorsa Mare. E con queste nuove nomine, Cirielli si iscrive nei guinness dei primati avendo cambiato una trentina di assessori, ma avendo attribuito a quelli che se ne sono usciti incarichi non ben definiti assicurando loro la permanenza nel Palazzo.
C’é chi entra, c’é chi esce, ma in ogni caso il ricambio è stato indolore, e all’ombra del “Principato” tutti sono rimasti contenti, la cosa più importante è che nessuno si è “allontanato” da Palazzo Sant’Agostino e tutti possono girare intorno all’unico manovratore, il Vice Presidente della Provincia Antonio Iannone, un vero portento in materia di preferenze e di voti, che è resistito a tutti i cambi e si appresta a guidare le sorti della Provincia, da qui a qualche giorno, quando Edmondo Cirielli dovrà lasciare per candidarsi al Parlamento.
Con questo ennesimo avvicendamento c’è un affollamento nelle varie stanze che contano, che dovranno fare i turni anche per sedersi. Ma quel che conta è che saranno tutti insieme, appassionatamente, parte di una squadra che dovrà garantire l’elezione sicura al Presidente Cirielli, indipendentemente da come si andrà a votare. Si sa, il collegio è difficile e con uno come Vincenzo De Luca, il quale pur non essendo candidato, tira come un carroarmato, e c’é da misurasi sul filo di lana per non esserne travolti.
Gli osservatori più attenti asseriscono che i tempi non sono favorevoli al Presidente Cirielli, e se si aggiunge lo scarso favore che incontra anche il PDL in questo momento, 2+2 per loro sicuramente farà 3, si potrà salvare solo se sarà introdotto un listino, ed anche in quella circostanza, una cosa è otterere una buona percentuale, l’altra è presentarsi con un magro bottino. In ogni caso l’On. Cirielli, con tutti gli uomini asserragliati nel Palazzo, che ha a sua disposizione, non ha nulla da temere, fortunatamente hanno tutti perso le elezioni nelle loro Città e così possono dedicarsi in toto a contribuire nel successo del loro leader.
Ed è proprio in quella logica, si giura, che il Presidente Cirielli, ha voluto tutti gli uscenti accanto a se e li ha nominati consiglieri politici: Marcello Feola, in materia di Lavori Pubblici e Urbanistica, e Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale; Mario Miano, in materia di Agricoltura; e Sebastiano Odierna, in materia di Politiche Sociali e Sanitarie, Sicurezza Alimentare. Incarichi afferenti le loro vecchie deleghe e sicuramente in conflitto con i nuovi assessori, che per il momento lo accettono, poi? poi si vedrà.
Naturalmente tutti incarichi di “gloria” e di partecipazione politica senza remunerazioni, anche perché la spending review non lo consentirebbe, non saranno come gli incarichi per i consulenti esterni a cui ha fatto ricorso nell’anno la giuta Cirielli spendendo circa 700mila euro, per i consulenti politici non è dato saperlo e forse non lo sapremo mai, perché le loro figure non possono inquadrarsi in nessun ambito istituzionale, e per questo non sarebbe giustificata nessuna spesa, nemmeno quella dell’uso del telefono, figurarsi altro.
Salerno, 26 settembre 2012
In Italia la giustizia a volte è lenta ( mi aspettavo qualche nota di admin su quello che è successo alla regione Lazio). Speriamo che si vada a scalare e che sulla scia di quanto successo le Procure si occupino anche delle province e poi dei comuni. Naturalmente non si potrà indagare a tappeto ma almeno i casi più eclatanti…………
E allora? Su questa notizia non vi pare che ci sia molto da commentare? ma dico io stiamo scherzando? Il Paese va a rotoli… anzi è già arrivato a valle.