25 settembre 2012, ore 17,00, Sala “Bottiglieri” Provincia di Salerno, Convegno regionale: “120 anni di storia del PSI, 120 anni di storia d’Italia”.
I socialisti si riuniscono e si confrontano. Il PSI e i 120 anni di storia: dalla fondazione alla sua dissoluzione travolto da tangentopoli, nel racconto dei protagonisti Conte e Di Donato e molti altri militanti.
SALERNO – Ha solo 120 anni il PSI, 120 anni vissuti intensamente e che hanno coinciso con la crescita del Paese, segnando percorsi difficili, bui, pericolosi. Una storia che ha visto protagonisti “uomini” e “pensiero” e hanno inciso sulla formazione di intere classi dirigenti, che hanno poi accompagnato nella crescita il movimento operaio e il Paese.
La Fondazione Mare Nostrum ha voluto ricordare nel centoventesimo anniversario della Fondazione del Partito Socialista Italiano, mettendo intorno ad un tavolo protagonisti e militanti del PSI, uomini campani ma che hanno avuto ruoli di primo piano a livello nazionale come Carmelo Conte e Giulio Di Donato, ed altri che a vario titolo sono stati protagonisti, con il loro impegno, di una stagione esaltante.
Rispondendo ai fermenti del Movimento operaio nasce il Partito dei Lavoratori Italiani poi Partito Socialista dei Lavoratori e successivamente Partito Socialista Italiano. Dalla sua fondazione avvenuta nel 1892 a Genova e fino al suo dissolvimento nel 1994 travolto dai debiti e da tangentopoli che decimò un’intera classe politica, il PSI ha segnato i suoi passi in uno con il Paese, e i suoi uomini più rappresentativi: da Turati a Matteotti a Lombardi, da Nenni a Pertini, da Francesco De Martino a Mancini, fino a Craxi, passando attraverso Treves, Modigliani, Bissolati, Salvemini, Prampolini, Silone, Basso…. hanno fatto la storia.
E’ stato un continuo fermento di idee causa anche di divisioni e scissioni dolorose come quella del Congresso di Livorno nel ’21, che portò alla nascita del Partito Comunista Italiano, o alla espulsione dei riformisti di Turati nel ’22 e all’assassinio di Matteotti ad opera dei fascisti. Poi vennero gli anni della rinascita e l’età moderna, che con i governi di coalizione di centro-sinistra nasce la collaborazione con i cattolici e poi un susseguirsi vorticoso di avvenimenti politici, che passano attraverso un’altra scissione, quella della fronda guidata da Romita che diede vita al Partito Socialista Democratico Italiano.
Anni di collaborazione ma di scarsi risultati elettorali che portarono a riflettere e ad elaborare nuove strategie che passarono prima attraverso quella dei famosi “equilibri più avanzati” e poi al cambio di guardia nella guida del Partito da De Martino a Bettino Craxi, che con la teoria della “governabilità” ruppe gli schemi e iniziando una operazione di ammodernamento della struttura e nella grafica del Partito, favorì anche l’avvento dei 40enni rampanti al potere, dando vita ad una forma di partito che abbandonava il marxismo e si avvicinava alla struttura liberale (LibLab), iniziando quella che si definì come la stagione del “riformismo“, fino poi ad arrivare al dissolvimento del PSI nel 1994 e alla diaspora dei socialisti.
Una diaspora che oggi fa registrare partiti che si richiamano al socialismo ma che si collocano anche a destra, contravvenendo alla naturale posizione politica dei socialisti stessi che li vorrebbe, come sempre, collocati a sinistra.
Il tentativo della Fondazione Mare Nostrum, che cade, solo per un caso, dopo la manifestazione sulla DC fatta da De Mita sabato scorso a Salerno, seguendo un’iniziativa nazionale, è quello di favorire un incontro che nasce anche dalla voglia di voler stare insieme, per continuare ad offrire un contributo politico, che viene da quell’essere socislisti, in un momento difficile come quello che il Paese sta attraversando.
Il Convegno rientra nell’ambito della iniziativa Nazionale sulle celebrazioni per i centoventi anni del Partito Socialista Italiano, il PSI, la Fondazione MARENOSTRUM ha organizzato per martedì 25 settembre 2012, alle ore 17,00, nella Sala delle Conferenza “Bottiglieri” nel palazzo S. Agostino della Provincia di Salerno, il Convegno regionale storico-politico dal tema: “Centoventi anni di storia del PSI, Centoventi anni di storia d’Italia”.
CONVEGNO:
“Centoventi anni di storia del PSI, Centoventi anni di storia d’Italia”
Presiede
Giuseppe Cacciatore
Introducono
Antonio Fasolino
Attilio Naddeo
Carmine Pinto
Antonello Scuderi
Intervengono
Umberto Del Basso De Caro
Gennaro Mucciolo
Nello Polese
Concludono
Carmelo Conte
Stefano Caldoro
Partecipano
Modestino Acone
Salvatore Aversano
Franco Brusco
Guido De Martino
Geppino Dimitri
Giulio Di Donato
Gaetano Fasolino
Giovanni Fortunato
Luigi Franza
Massimo Grimaldi
Franco Iacono
Antonio Innamorato
Felice Iossa
Antonio La Gloria
Pietro Lezzi
Enzo Mattina
Gennaro Oliviero
Gennaro Rizzo
Gennaro Salvatore
Nicola Scaglione
……………………………… … ………………………………..
Salerno, 24 settembre 2012
Grazie Massimo, per l’informazione che hai voluto dare dell’evento, visto l’oscurantismo nazionale sulle iniziative del PSI ( quello serio di Nencini per capirci) compreso l’ultimo congresso a Perugia .Qualche notizia è filtrata, nelle TV, solo per parlare dell’intervento dell'”ospite” Bersani.a.l.
Questa iniziativa è encomiabile, il partito socialista è stato un grande movimento di idee e di popolo, che a tutt’oggi potrebbero essere valide e apprezzabili dal popolo per un rilancio della società.
Del passato, iniziando da Mussolini a Craxi non mi soffermo, le enciclopedie di analisi storiche ne sono piene, ma una riflessione è doverosa.
Il popolo da sempre è stato garante delle grandi democrazie occidentali, democrazia che in Italia dal 92 in poi si è ammalata da un Berlusconismo camuffato e un antipolitica servizievole e arraffona, creando degli squassoni nella società.
Il mio invito, facciamo tesoro del passato, prendiamo il meglio , scendiamo dai piedistalli, mettiamoci a disposizione per un aiuto concreto alla società.
Il popolo ha bisogno non deve esser lasciato in balia di illusionisti e giocolieri di turno.
Mamma mia sono ancora vivi!!!
Dopo aver distrutto l’Italia portando questo paese ad avere il debito pubblico più alto d’Europa ancora pensano di poter dare un contributo alla ripresa del paese.
Onore ai socialisti che sono morti per liberare questo paese dalla dittatura fascista, onore ai socialisti che si sono battuti nel secolo scorso per la crescita sociale e culturale dell’Italia ma disprezzo per quei socialisti che negli anni 80 hanno mortificato la loro storia, le loro tradizioni trasformano un grande partito della sinistra in un’associazione a delinquere.
vorrei ricordare a “comunista” (ancora insistete? mamma mia!) che quello che è successo in Italia negli anni ’80, a onor di cronaca, non è nulla rispetto allo schifo di questi anni. Il deficit pubblico stava alla politica (il deficit spending keynesiano) così come il consociativismo stava a tutti i partiti (compreso il comunista). Pertanto finiamola di denigrare e/o sbeffeggiare il partito socialista di quegli anni perché, nonostante gli errori commessi, era un grande partito composto da uomini di grande spessore culturale e che non appartiene minimamente alla classe dirigente (?) di oggi.
Spero vivamente che questi grandi personaggi politici si rimettano insieme per far crescere una nuova classe dirigente come d’altronde è stata quella del partito socialista degli anni 80′.Hanno fatto tanto per il nostro paese ma purtroppo le idee progressiste sono state fermate dalla magistratura che vuole essere lei a fare politica in Italia.
…DA RIDERE !!!
…UN COMUNISTA…CHE ESCLAMA ! … e continua dicendo ..
A PARTE IL FATTO (EGREGIO)” MISTIFICATORE IGNORANTE” DELLA STORIA, CHE I SOCIALISTI COME IL SOCIALISMO, SIAMO “VIVI E VEGETI” E LO STIAMO DIMOSTRANDO….
….SEI TU ” COMUNISTA” CHE NON ESISTI PIU’ DAL 1989, QUANDO “QUELL’UTOPICA” CONVINZIONE, E’ STATA CANCELLATA DALLA STORIA….VATTI A RINFRESCARE LA MEMORIA, NOTERAI CHE IL GOVERNO CRAXI 1983, FU IL GOVERNO PIU’ LUNGO DELLA STORIA REPUBBLICANA E IL PIU’ FRUTTOSO.QUELLI CHE ROVINARONO TUTTO FURONO I PRESIDENTI DELLA CAMERA DA NILDE JOTTI A VIOLANTE E NAPOLITANO IMPOSTI DA QUELL’ACCORDO DI CENTRO SINISTRA DI CUI I SOCIALISTI FACEVANO PARTE E NE FURONO FAUTORI. ” QUALCUNO DI QUESTI”
VOLLE “MANOVRARE” A PROPRIO PIACIMENTO I SUOI EX COLLEGHI MAGISTRATI, DISTRUGGENDONE LA CREDIBILITA’.
VOI AVETE DISTRUTTO GLI EQUILIBRI DEL PAESE E VOLETE IMPOSSESSARVENE CON SUBDOLE E VERGOGNOSE MANOVRE ” SOTTERRANEE” COME NEL 1994, OVE FOSTE CONTRASTATI DA UN “SOTTOVALUTATO BERLUSCONI”…OGGI VI SENTITE SICURI DI RIUSCIRVI…MA STANNO VENENDO A GALLA TROPPE VERITA’…MA VOI COME DOVE LA STORIA VI HA RELEGATI….STARETE SEMPRE A….GALLA…….!
Questa volta non mi trovo d’accordo con comunista. Il Socialismo ( con la S maiuscola) è un valore indiscutibile ed è una ideologia ancora oggi attuale. Se qualcuno dei socialisti ha commesso degli abusi o degli illeciti questi sono stati ( in maniera anche eccessiva spesso) perseguiti e puniti.
Bisogna ammettere che i socialisti sono stati quelli che hanno pagato il prezzo più alto per la partecipazione ad un sistema che coinvolgeva tutti ( inclusi i comunisti). Certo i socialisti dell’epoca , pur con tutti i loro errori e i loro difetti, come spessore politico e culturale non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli attuali.
Il Partito Socialista Italiano è stato il padre nobile di tutto il movimento della sinistra progresista. Esso annovera uomini come Nenni,Pertini,Lombardi,De Martino,ecc.. che possono essere senz’altro considerati padri della patria italiana. Con le loro battaglie,con le idee,con gli esempi di rigore e lungimiranza hanno contribuito non poco alla costruzione e allo sviluppo di questa nostra Repubblica.
Craxi ebbe il merito di inaugurare la nuova stagione del Riformismo realizzando il grande salto dall’area marxista verso la più moderna concezione liberista dello Stato. Anche simbolicamente, furono cancellati dal logo del Partito la falce e il martello,sostituiti da un più rassicurante garofano .
Ma poi tutto sfociò nei meandri di Tangetopoli e Craxi,pagò un pò per tutti le colpe del partito “dei nani e delle ballerine”,così definito da Formica,esponente di rilievo dello stesso PSI.
Il resto è cronaca dopo la diaspora del ’94, con frange neosocialiste snaturatesi nell’area del centrodestra.
Ci auguriamo che anche dalle ceneri di questo antico e nobile Partito possa rinascere, come nuova Araba Fenice, una classe dirigente onesta,capace e post-moderna. L’Italia di oggi ha bisogno di nuova linfa per riprendere il cammino verso il progresso sociale ed economico,interrotto nell’ultimo ventennio da una famelica CASTA PARTITICA alimentata dai più negativi aspetti dell’arrivismo berlusconiano.
Non rispondo a tal Giovanni perchè dovrei mettere sotto i piedi la mia intelligenza, il suo più che un intervento mi sembra lo sfogo di qualche adulatore per non dire altro del socialismo ebolitano made anni 80.
Rispndo al prof. Cicalese e a Lunkas che invece hanno posto osservazioni serie.
Innanzitutto non mi sono permesso di offendere il partito socialista italiano, ci mancherebbe altro. I socialisti italiani sono stati determinanti insieme ai comunisti nella liberazione del paese e nel suo avanzamento sociale e culturale negli anni 50 e 60.
Vi chiedo ma i valori nobili del socialismo cosa hanno a che fare con politici del calibro di Craxi(latitante), Di Donato, La Ganga, Andò, De Michelis etc…
Cosa avevano di sinistra i socialisti ebolitani? Ma li ricordate negli anni 80? Nessun amore per il centro storico e la cultura della nostra città e disprezzo per i ceti meno abbienti.
Io ricordo la frase di Berlinguer in una segreteria politica quando all’indomani delle vicende dell’Hotel Midas (defenestrazione di De Martino ed elezione di Craxi alla segreteria) disse “un gruppo di delinquenti si è impossessato del partito socialista”
Antonio Alfano hai pure il coraggio di parlare male dei comunisti. Ma per caso non facevi parte del direttivo di Rifondazione Comunista qualche anno fa? I comunisti allora non ti facevano schifo?
Odio gli opportunisti e tutti coloro che pensano che la politica sia il modo per poter realizzare ciò che lo studio ed il talento non hanno consentito.
Caro comunista, innanzitutto ti ringrazio per farmi passare per talentuoso e titolato ma “sfortunato” (visto che il talento e gli studi non me l’hanno consentito) però ti prego di uscire dall’anonimato per poterci parlare a viso aperto (visto che conosci bene il mio essere opportunista). La mia e-mail è antonio_alfano@live.it. Per quanto riguarda, infine, la mia “partecipazione” al direttivo di Rifondazione Comunista è presto detto: l’amicizia con Massimo Cariello che, frequentandolo in quel periodo, mi convinse a tesserarmi e ad entrare nel partito. Accettai di buon grado, senza remore, visto il fervore presente nella sezione (con tanti giovani) e visto che, in quel momento, mi interessava soprattutto “lavorare” su un progetto Eboli al di là degli schieramenti ideologici. Io, pertanto, non ho alcuna difficoltà a legare con persone “comuniste” e confrontarmi con esse “democraticamente” ma non sopporto, però, l’idea che volete passare come i portatori della verità storica oltre che i “santi” dell’inferno politico (soprattutto italiano). Ecco la mia reazione al tuo commento che, visto l’ultimo, ti invito di aggiungere anche Conte che per Voi è stato solo un protagonista negativo della recente storia politica. Ricordo le monetine che voi comunisti ci lanciaste nel 1993 durante la campagna elettorale delle amministrative ad Eboli.
Saluti.
P.S. scusatemi se posso apparire poco chiaro o precario nella scrittura ma sto scrivendo di getto durante una pausa di lavoro.
Dopo essersi mangiati anche le pietre della strada anche il Mare lo ritengono Nostrum. E’ una battuta, ovviamente. Come quella di Forattini “Domani scatta l’ora legale. Socialisti nel panico” e di Grillo “In Cina sono tutti socialisti. Allora a chi rubano?”. belle vero? Vox populi.
A.V.
Per Admin. Massimo puoi eliminare la prima? Ci sono degli errori.
A.V.
….IO INVECE ….”Umilmente e da ignorante” RISPONDO…..! Per non farti mettere “sotto i piedi” QUALCOSA CHE NON HAI….Ti sforzi, affinche’ quel poco di “IMPULSO CEREBRALE” lo sprechi “affaticandoti” nella “comicita” usando le “SPALLE”….pero’ attento… SPREMERSI TROPPO ,,,,DALLE ORECCHIE PUO’ USCIRTI ” P U S ” BOLSCEVICO……!!!
….IO INVECE ….”Umilmente e da ignorante” RISPONDO…..! Per non farti mettere “sotto i piedi” QUALCOSA CHE NON HAI….Ti sforzi, affinche’ quel poco di “IMPULSO CEREBRALE” lo sprechi “affaticandoti” nella “comicita” usando le “SPALLE”….pero’ attento… SPREMERSI TROPPO ,,,,DALLE ORECCHIE PUO’ USCIRTI ” P U S ” BOLSCEVICO……”PUTREFATTI”……………..
Ascolta comunista.Io sinceramente non ricordo quella frase di Berlinguer pronunciata all’indomani del congresso all’Hotel Midas,perchè Enrico non era uomo da giudizi tranciant. Sono stato e sarò sempre un berlingueriano convinto,senza essere mai diventato un tifoso accecato dal personaggio. Di Berlinguer ammiro la schiettezza,l’onestà intellettuale ed il continuo richiamo ad una ferrea integrità morale. Bisogna riconoscere,però,che anche il PCI,seppur in minima parte, fu coinvolto nella stagione di Tangentopoli e,grazie al compagno Greganti evitò gravi conseguenze. Allora il Partito era finanziato dalle cooperative rosse e,prima ancora,dai rubli sovietici…Questo lo affermo in maniera laica perchè non bisogna mai tacere la verità,pur se può apparirci scomoda. D’altro canto le cooperative bianche e la Chiesa finanziavano in parte la DC.
Io penso che siamo ancora troppo storicamente vicini a quei famosi anni ’80 dei Craxi,dei Martelli, dei De Michelis,dei Di Donato,…,dei Conte, per poter esprimere un giudizio oggettivamente definitivo.
Un dato è certo e lo ha espresso lukas: I socialisti hanno pagato il prezzo più alto nell’affare Tangentopoli. E bisogna anche ricordare che dopo quella sciagura fu posto il problema del finanziamento pubblico ai partiti. Finanziamento che poi, ha preso la strada sciagurata che tutti sappiamo e chè è diventata cronaca di queste ore dopo le diimissioni della presidente del Lazio, Polverini. Aspettiamo al varco la facciatosta lombarda, ma anche in Campania pare si stia movendo qualcosa…
Giovanni mi dispiace ma non hai risposto, hai solo espresso sciocchezze e volgarità che nulla aggiungono al dibattito.
Io ti dico solo che il vostro leader è morto inquisito, latitante ad Hammamet mentre il grande Berlinguer è stato pianto da 2 milioni di militanti.
Quando parli dei comunisti conta fino a 10 e sciacquati la bocca…
Prof. Cicalese: la frase è contenuta nel testo
Caro Berlinguer. Note e appunti riservati di Antonio Tatò a Enrico Berlinguer, a cura di Francesco Barbagallo – Einaudi, Torino 2003.
Antonio Alfano a lanciare le monetine quella sera di giugno del 1993 insieme a me e a tanti altri c’era anche il tuo carissimo amico Massimo Cariello…
Caro comunista parli in modo negativo dei Martelli dei Craxi dei Signorile quando poi sono stati negli anni 80′ i portatori delle idee progressiste hanno commesso solo un errore quello di non aver riformato la cosa publica.In quel periodo vi era Conte che è riuscito a portare i problemi del mezzogiorno ed in particolare della provincia di Salerno a Roma dove conta la politica cosa che non ha fatto più nessuno successivamente.E i frutti si vedono non so come si fa ad affermare tali sciocchezze.E le voglio ricordare che il PCI veniva finanziato dalla Russia e dall’Oriente e la DC dalla Chiesa e dall’America.Io però sostengo che era meglio avere un parlamento in cui siedevano politici come Andreotti Craxi e Berlinguer che facevano politica di un certo livello piuttosto che avere i politici di oggi che non sanno neanche i punti all’ordine del giorno.
X Antonio Alfano. Scusami , se non ti reca troppo disturbo, mi piacerebbe sapere delle cose e ti pongo delle domande:
1- A quando risale precisamente la tua partecipazione a Rifondazione Comunista?
2- Di quel famoso progetto per Eboli che tu citi cosa ne è stato?
3- Qual’è il tuo rapporto attuale ( politico non personale con Cariello?
Spero che mi risponderai e ti ringrazio anticipatamente per la tua disponibilità.
Mi associo a quanto gia’ egregiamente espresso in particolare da antonio alfano,Giovanni,Lukas e Vincenzo Cicalese.
Per chi ancora si ostina a far finta di non sapere ricordo che quel sistema degenere,illegale e a volte criminale di finanziamento ai partiti era praticato da tutti i partiti ad eccezione forse del MSI di almirante. Il PCI delle mani pulite in piu’ era finanziato anche dall’ex unione sovietica, cosa particolarmente odiosa. Poi i socialisti hanno pagato e sono scomparsi dalla scena politica italiana, con grande sollievo degli amici americani che notoriamente amano solo gli alleati servili e senza spina dorsale. E fu cosi’ che i moralizzatori della politica approvarono una legge ad hoc (che nessuno voleva e ancora nessuno vuole) di finanziamento pubblico dei partiti senza alcun limite e controllo e infatti si e’ andato oltre ogni immaginazione,ogni umana decenza perche’ stanno letteralmente saccheggiando questo paese gia’ in ginocchio per una crisi economica senza precedenti.
I socialisti questa volta non c’entrano. Loro erano ladri ma questi sono delinquenti,anzi di piu’!
E gli ex compagni comunisti cosa fanno?Ancora una volta si ergono a moralizzatori. Fanno finta di non essersi mai accorti di nulla e, unici tra tutti, a non aver mai rubato. Alla regione lazio quando il coperchio e’ saltato hanno chiesto le dimissioni della polverini ma quando la copertura riservata alle spese di rappresentanza in 2 anni e’ passata da 1 milione a 14 milioni di euro nessuno ha avuto niente da ridire. VERGOGNA!
DOVETE ANDARE A CASA!IN BLOCCO.A LAVORARE TUTTI. EX COMUNISTI IN TESTA.
Questa e’l’amara verita’ ma fino a quando non si avra’ il coraggio di fare l’esame di coscienza ed ammettere che il marcio va cercato nei protagonisti della politica degli ultimi 20 anni sara’ tutto inutile e rende prematuro l’invito sacrosanto di ASLAN a far tesoro degli errori commessi per poter ricostruire una sinistra sana e vincente che tuteli finalmente i diritti del popolo. Questi dal piedistallo non vogliono scendere.Questi vogliono continuare a rubare. Buttiamoli giu’ e facciamogli restituire il frutto delle rapine…..altro che tirare ancora in ballo i socialisti, la scusa e’ comoda ma fa un po’ pena e tanto schifo.
Bravo compaesano, hai completato la parte finale del mio intervento che,per ovvie ragioni di spazio non avevo proseguito.
Vorrei solo aggiungere che l’invito di Aslan non appare, poi, tanto peregrino. Sono convinto che anche tra i giovani amministratori,già parzialmente compromessi,ve ne sono alcuni che credono ancora nei sani principi della buona Politica
Se è vero che ci sono alcuni giovani amministratori che credono ancora nei sani principi della buona Politica devono dare un segnale fortissimo e allontanarsi da coloro che , per una ragione o per l’altra, sono compromessi e devono farlo senza se e senza ma. Solo così la loro parziale compromissione potrà essere riscattata. Io sono molto scettico sul punto ma voglio pensare positivo.
Veramente mi fa specie assistere ancora a certe diatribe, comunisti, socialisti e quant altro. La storia insegna, basta leggerla con occhio imparziale e capiremmo che, come in ogni cosa umana il torto non è mai da una sola parte. La stessa parola compromesso ci dà la chiave di lettura quindi anzichè additarsi gli uni con gli altri proviamo a fare tesoro delle cose buone,svisceriamo quelle sbagliate e andiamo avanti. Avanti significa per me ricominciare da noi stessi, nel recupero dei volori dei singoli, nel rispetto delle regole fondamentali. Sin da piccola mi hanno insegnato che la mia libertà termina lì dove comincia quella dell’altro ed è una sacrosanta verità. magari a chi non crede può dar fastidio che io porti certi esempi ma una società giusta secondo voi non potrebbe basarsi semplicemente sui 10 Comandamenti? Se non vogliamo dare una lettura religiosa,possiamoleggerla laicamente, è la stessissima cosa:Non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza ecc…Allora credo che la società italiana dovrebbe far cadere il velo dell’ipocrisia e ricominciare a dare valore alle persone e al bene comune. Purtroppo anche molti giovani amministratori a tutti i livelli sono invischiati in un sistema devastante ma il fatto che siano giovani non li giustifica nè li scusa, anche loro hanno una coscienza con cui fare i conti e anche loro conoscono la differenza tra ciò che è giusto ed opportuno e ciò che non lo è. La parte pulita del Paese è molto più ampia di quanto pensiamo e non possiamo più permettere a nessuno di stritolare le nostre vite per il piacere di pochi.Nessuno ha l’imprimatur dell’onestà, se partiamo da questo possiamo cominciare a ragionare. Tutti a casa i ladri e si metta mano al sistema, i soldi dei cittadini vanno reinvestiti nel bene comune e nei servizi non nelle tasche di coloro i quali pensano solo al loro di bene.
Veamente non se ne può più ma non servono le molotov ci vuole la forza del voto, la forza della democrazia.