Polito: “In tempi non sospetti avevamo indicato la strada proponendo un “Patto per la Città”, con un governo di salute pubblica, per il bene comune. Siamo stati inascoltati”.
Il Tavolo tecnico si è già espresso per un probabile dissesto. Ma la Politica ha il dovere di fornire spiegazioni. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità: la Maggioranza trovi la soluzione alla crisi; l’Opposizione controlli e, nel caso di incapacità, proponga l’alternativa.
EBOLI – “L’approvazione del Bilancio 2012 – Scrive il Consigliere Comunale di Fututo e Libertà per l’Italia Paolo Polito in una nota politica di commento alla crisi politico-amministrativa, che ha paralizzato il Comune di Eboli, e che si è conclusa sicuramente con l’approvazione del Bilancio di previsione 2012, come dice Polito, chiedendosi le motivazioni che hanno causato la crisi, ma che invece si è conclusa con gli “aggiustamenti” e i riequilibri di potere e che erano alla base della crisi stessa, che non si celano affatto solo nella formazione della nuova Giunta Comunale, ma che passano sicuramente anche attraverso incarichi e altro… delle quali cose i partiti di maggioranza PD, API, UDC, non ne possono andare certo fieri – chiude, di fatto, la crisi politica, della quale restano ignote le cause e i termini della sua definizione, ma apre lo scenario della crisi economico-finanziaria del comune di Eboli.
Per quanto riguarda la prima, – il Consigliere FLI cerca di dare la sua spiegazione – annotiamo che il Melchionda-ter, pur con la sostituzione di 5 assessori su 8, è in perfetta continuità con il Melchionda-bis, tant’è che il programma di mandato non si è mosso di una virgola; resta, quindi, un governo politico.
Per quanto concerne la seconda, da tempo, noi di Fli, ci stiamo sforzando di far comprendere che il disastro dei conti pubblici espone l’ente al rischio concreto del dissesto (e non sappiamo quanto ciò possa essere più dannoso di una meschina sopravvivenza). Questa situazione catastrofica, inequivocabilmente certificata dai vertici della burocrazia comunale (Segretario e Ragioniere), viene oggi ammessa anche dal Sindaco e dalla sua Maggioranza.
Non è il momento di attardarsi nella ricerca delle responsabilità; – aggiunge Polito richiamandosi a responsabilità generali di oltre un quindicennio – ci sarà tempo per tale valutazione, ma non si può ignorare il giudizio politico di chi vuole ascriverne le cause solo alle passate amministrazioni (a guida Rosania, per intendersi). Un dato è certo: nel 1995 fu dichiarato il dissesto finanziario del Comune di Eboli e, dopo quella data, si sono succeduti due governi Rosania e due governi Melchionda.
Oggi, – aggiunge evidentemente rispondendo alla nota politica del Sindaco Martino Melchionda e alla disponibilità di un tavolo tecnico che affronti le drammaticità dei conti dell’Ente – tutte le forze politiche si sono richiamate al senso di responsabilità.
Noi di Fli – prosegue e si riporta ai suoi suggerimenti pregressi – avevamo indicato la strada, e ciò in tempi non sospetti; in situazioni come quella attuale occorre un nuovo Patto per la Città, per un governo di salute pubblica, per il bene comune.
La Maggioranza ha ritenuto, invece, di poter fare da sola. E allora non c’è tavolo che tenga!
Il tavolo tecnico, – fa rilevare Polito – richiesto da Sel e condiviso dal Sindaco, è un’aberrazione politica: quando ci sarà un governo tecnico ci potrà essere anche un tavolo tecnico. Le forze politiche sono chiamate a svolgere il proprio ruolo, che è e resta politico! Del resto un tavolo tecnico c’è già, quello composto dal Ragioniere, dal Segretario e dall’Assessore alle finanze (si prega di tener fuori i Revisori, che svolgono una funzione di controllo sull’operato dell’amministrazione, nell’interesse dell’intero consiglio comunale). Per la verità, quel tavolo tecnico si è già espresso per i due terzi, certificando la drammatica situazione finanziaria dell’Ente.
Noi di Fli – prosegue Polito a nome di FLI – chiediamo, sin da adesso, che sia fatta chiarezza su ciascuna delle criticità evidenziate dal Ragioniere e dal Segretario, insieme ad ogni altra che dovesse emergere, nell’assoluto rispetto delle leggi e nell’esclusivo interesse della comunità ebolitana. Qualunque altro papocchio non ci interessa, anzi ci vedrà irremovibili censori di ogni attività che non persegua queste finalità.
Il Popolo ha bisogno di capire, la Politica ha il dovere di fornire spiegazioni.
Ben venga, ovviamente, l’apertura di un dibattito in Città fra tutte le componenti politiche, esteso magari anche a tante componenti laboriose della società civile.
Dal punto di vista istituzionale, però, – conclude la sua nota Polito – ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità: la Maggioranza ha l’onere di trovare la soluzione alla crisi; l’Opposizione ha il dovere di controllare e, nel caso di manifesta incapacità, di proporre ogni possibile alternativa.
Eboli, 10 settembre 2012